DT del Lunedì 15/06/2015

IRONMAN 70.3 Italy Pescara

Il titolo dice già tutto, un medio, una distanza importante che miete vittime in condizioni ideali, aggiungici una caldissima giornata di sole (33 gradi) con tanta umidità molto vento in bici ed ottieni una strage.
Oggi la cronaca riporta di 3 infarti e 150 persone soccorse, tanti i ritirati e purtroppo tanti anche tra i nostri.
Al via in sei eroi DT89, più o meno esperti della distanza e più o meno preparati.
Nella preferibile categoria di esperti-preparati al via l’ex-viver Lorenz e Jap, mentre si schieravano nella pur sempre buona categoria di neofiti-preparati un’altra coppia agguerrita Gianluca e Alice.
Infine l’inseparabile duo fatto dal Presidente e Max arrischiavano la partenza nella peggiore delle situazioni: esperti-allosbaraglio.
Finisce in un ecatombe, su 6 in 3 non vedranno il traguardo.
Il giorno prima Daniele su FB come un iettatore esperto manda un augurio ai sei partenti: “in bocca al lupo e godetevela! La crisi arriverà e poi se ne andrà, don’t give up”.
La crisi come pronosticata arriva, salta quasi subito Max, sin dalle prime bracciate in acqua marca un tempo che farà subito capire che proprio non era giornata, mentre il quotato Jap e il pazzo presidente (spalla lussata solo un mese fa) si trascinano sino alla terza frazione, ad essere onesti arrivano alla grande alla terza frazione, veramente notevole il tempo in acqua di Jap (31:27) ma incredibile anche quello del Pres se di considera la mancanza di nuoto, in bici i due non hanno bisogno di presentazioni e macinano una grande frazione, 33esimo tempo di categoria per Jap e 22esimo sempre di categoria per Andrea.
Jap dopo 5:16 minuti passati in T2, non si sa bene a fare cosa dopo che ne aveva spesi 7:11 in T1, vorremmo ricordarti che la “zona cambio” non è “zona franca” l’orologio scorre anche se stai li dentro a chattare su facebook, esce e si mette a correre, l'”augurio” di Daniele lo raggiunge subito, 2,5km in 17 minuti, crampo al polpaccio, ritiro, la squadra perde un pezzo grosso.
Stessa identica sorte per Andrea, il “simpatico” anatema di Daniele lo bracca nei primi 2,5km che correrà in 14 minuti, per azzannarlo definitivamente nei successivi 2,5km corsi in 17:26, morale dopo solo 5km la gara si trasforma in un calvario e il Pres allo sbaraglio decide, saggiamente, per il ritiro.
A questo punto le speranze si riversano sull’altro pezzo grosso della categoria esperti-preparati, Lorenz, che conduce la gara come ci ha abituati, ovvero alla grande, ottimo in acqua (32:39) all’uscita della T1 umilia Jap rifilandogli almeno 3 minuti in zona cambio, poi cala una frazione bike eccezionale con 41,66 km/h di media nei 34km finali.
Uscito dalla T2 velocemente (2:30) senza perdersi in quello che Jap crede sia un labirinto, inizia la mezza maratona pensando: “Daniele il tuo augurio non mi avrà”.
Sbagliato, la crisi arriva, in forma di cagotto, all’arrivo dichiara: “mezza in 2h 40 presa con calma, mandavo Marina a prendere le birre xke i rifornimenti erano troppo caldi e mi accentuavano il problema”. Morale la crisi non passa ma almeno segue l’ultima parte della sentenza: “don’t give up”.
Non molla Lorez, chiude disidratato e ubriaco in 5:57:23, un tempo che non rende giustizia all’atleta ma che esalta l’uomo Alpha che è e che non molla davanti a nulla.
Così arriva la sorpresa che non ti aspetti, il novellino Gianluca, alla suo primo medio, alla sua seconda gara ufficiale, è il miglior maschio DT, chiude la gara 5:42:50, una gara accorta e ben preparata, gestisce bene con fare esperto sia il nuoto, fatto senza forzare, così la bici, dove distribuisce le energie, alla sfida della mezza forse azzarda un pò troppo attaccandola a 4:43min/km di media, poi la benedizione di Daniele raggiunge inesorabile anche lui, verso il 16km trotterella un pò di km a 6:40 min/km, tiene duro, un pò la crisi passa, e lui non molla per un traguardo che siamo sicuri è pieno di sofferenza ma di altrettanta gioia, grandissima impresa Gianluca, la grandezza sta nei nomi che sono caduti o finiti alle spalle.
Ed in fine lei, l’altra novellina della distanza, schierata al via con il solito fare gentile e schivo, dentro era certamente la più cattiva, si perchè Alice Pescara l’ha preparata con anima e corpo, sudando e faticando mesi per questo giorno, la ricordiamo tutti a inizi Marzo stravolta all’arrivo alla mezza maratona di Brescia fare il suo personale con 80km di bicicletta nelle gambe dal giorno prima, un esempio di dedizione.
Lei è tosta, ed una gara così dura non può che premiarla, il triathlon soprattutto su distanze lunghe è democratico, tanto ci hai messo dentro tanto ci tiri fuori, e Ali ci tira fuori un capolavoro, ventesima assoluta in una gara internazionale, quinta di categoria, fa segnare il terzo tempo di categoria a nuoto, il quinto in bicicletta e il quinto a piedi, vola anche in transizione, sfatando il mito che le donne ci mettono una vita a cambiarsi, Jap dovrebbe osservarla per bene.
Insomma alla sua prima sfida sulla distanza serve un capolavoro, quasi conquista lo slot per il mondiale, è il miglior DT con il tempo di 5:26:50, ma lei al traguardo dichiara:
“E pensare che non sono soddisfattissima, ho sofferto tanto e in bici potevo fare meglio, ma non tutte le giornate sono perfette”.
E ancora:
“È stata durissssssimaaaaa ho pensato: mai più, ma ho già cambiato idea”.
E fortuna hai cambiato idea Ali.

Campionato Italiano triathlon olimpico cross country Revine

Paola

E come per Alice la fortuna della DT89 sta nelle nostre donne, al via nel duro olimpico Xterra Paola.
La nostra campionessa, e badate bene, termine oggi non può essere più che appropriato, fa valere tutte le sue qualità, dalla grande prestazione atletica all’abilità di guida della mountain bike, sino ad arrivare PRIMA di categoria M2 e laurearsi Campionessa Italiana.
Grandissima Paola, oggi niente pagelle ma per te voto 10 e LODE!!!

Triathlon Mondello Cup su distanza Sprint.

Daniele

Infine, esordio stagionale per il nostro capitano del 154° gruppo stormo Ghedi, che torna zitto zitto nella sua Palermo per schierarsi al via in un triathlon.
Purtroppo per lui, a differenza del tempone fatto segnare un mese fa in maratona, ieri doveva anche nuotare, sappiamo quanto questo risulti indigesto al nostro eroe, soprattutto dopo aver passato mesi nel deserto dove le uniche prove di scivolamento era quando verificava la tenuta delle infradito nelle docce.
Dopo 15 minuti in mare è partita la rimonta, praticamente solo in bici (al via in 160) piazza 36km/h di media per 22km e bava alla bocca arrivai in T2 per la sua specialità.
Correrà il terzo tempo assoluto per rimontare sino alla 33esima posizione e fare quinto di categoria S4.
All’arrivo dichiara: “Era l’esordio tanto per capire quanto piano andavo a nuoto e trovare un pò di ritmo gara”, poi la stoccata: “Almeno non ho preso la medaglia di legno”.
Ok Daniele, bravo, ma dalla regia mi dicono: “quarto è sempre meglio che quinto!”.

La redazione

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