DT del Lunedì 06/07/2015

Grande weekend di gare internazionali e campionati Italiani age Group no draf, a guardare i risultati dei nostri ragazzi si resta a bocca aperta per la qualità degli atleti che militano nella DT89, è stata una domenica in cui più volte si è pensato alla fortuna di allenarsi ogni tanto con questi campioni.
Per una volta partiamo dagli uomini per raccontare l’impresa di un IM.

IM Francoforte European Championship

Enrico Pastore, una parola: IMPRESSIONANTE.
C’è una doppia gara da raccontare, quella vissuta nell’emozione dei compagni di squadra il sabato in bicicletta in attesa dell’evento, quella del tifo sfrenato sulle chat di gruppo in Whatsapp o Facebook la domenica, e quella in prima persona dell’atleta dentro l’evento.
Tutte conducono al medesimo risultato, Enrico chiude in 10:03:22 di pura emozione, nuotano: 54:08 pedalando: 5:18:37 e correndo: 3:45:02, che valgono la 32esimo di categoria, 142esimo assoluto.
Dieci ore in cui Enrico in un caldo massacrante martella come un fabbro una prestazione spaventosa, vicina alla slot per il mondiale IM a Kona, il sogno di ogni triathleta.
Il giorno prima mentre un allegro gruppo pedalava ma soprattutto cazzeggiava tra una foratura e l’altra in Valvestino, il pensiero costante era a Francoforte, dalle chiacchiere emergeva: a) sarà dura dura, b) Enrico è veramente ben preparato, c) grande ammirazione.
Nessuno osava nominare la SLOT anche se nell’aria un pò la si sognava.
Domenica mattina la squadra si sveglia sui social network e scoppia il putiferio, Enrico esce dall’acqua 29evesimo assoluto, ma soprattutto 7imo di categoria che vale il pass per Kona, Francoforte aveva 75 slot, una per ogni categoria, il resto distribuite alle varie categorie in base alla percentuale di presenze, essendo la categoria 35-39 tra le più numerose, 425 partecipanti su 2582 totali, erano ben 10 i pass assegnati per il mondiale.
Come detto il ragazzo ha nuotato in 54:08 e questa foto dell’ingresso in acqua spiega chiaramente la determinazione con cui è partito.

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Le ore passano, metà mattinata, alcuni sono in preparazione alle proprie gare, altri si alzano dal letto, altri ancora si apprestano ad allenarsi, Enrico dopo un cambio talmente veloce che neppure in un Olimpico, sta menando di brutto in sella, Frodeno che chiuderà primo con il record a Francoforte e con il miglior split in bici aveva affrontato la prima salita a 29km/h di media, il nostro portacolori a 25km/h, 60esimo km ed è ufficiale Enrico c’è e sta lottando.
Passano le ore e arriva mezzogiorno, tutti chiedono notizie, altri aggiornano l’athlete tracker, il nostro eroe è li sotto il sole e continua nell’unica cosa per cui si è allenato: menare.
140esimo km e lui vola, tutti iniziano a crederci, si fanno calcoli, in chat si legge: “avanti così con una maratona poco sopra le 3:30 chiude in 9:40, a fine giornata potrebbe essere che un DT89 andrà a Kona, vengono i brividi solo a pensarci”.
Arriva il pomeriggio, c’è chi fa il bagno al lago, chi il briefing a Tarzo e sta per partire per il Campionato Italiano, chi termina il proprio Olimpico con una prestazione mostruosa a Parigi sotto la Tour Eiffel, chi si sveglia dopo una nottata con BellaVita, ma soprattutto c’è un uomo in Germania che dopo aver rallentato negli ultimi 40km ha posato la sua bici in zona cambio ed esce dalla T2, 47esimo di categoria, la SLOT si allontana, non ci è dato sapere cosa sia successo e perchè abbia rallentato, forse è stanco ed ha osato troppo, nelle chiacchiere in chat serpeggia un filo di delusione, com’è possibile che con 33.99km/h di media sia sceso così in classifica, alcuni suppongono che essendo campionato Europeo inevitabilmente lo ha portato a confrontarsi con un parterre di avversari di grande livello, con quella media 7 giorni prima in Austria(stessa altimetria) era ancora in zona Kona.
Altri semplicemente temono il peggio, c’è la maratona in un caldo insopportabile che fa paura, un IM finisher in chat scrive: “ha rallentato per tirare il fiato prima di correre”.
Per sperare ci si attacca al tempo in T2, anche se in bici ha rallentato perchè stanco sicuramente di testa non ha mollato, come ore prima dopo il nuoto cambia in T2 in un lampo, Enrico lotta, Enrico ci sta credendo.
Passano i minuti e le ore, da Tarzo arrivano voci di un DT a podio nel campionato Italiano, sentiamo uno dei partecipanti, Giulio che racconta di un caldo inaudito, che si sentiva svenire, che non riusciva a correre, che il tempo è alto ma non poteva essere altrimenti, ed allora si pensa all’omino nero e giallo in “tedeschia”, ha macinato 20km spettacolari, costante, lui oggi è il nostro eroe, lui corre km dopo km come se fosse appena partito.
Tutti aggiorniamo sempre più frequentemente l’athlete tracker, e tremiamo, proprio alla mezza maratona dal 21.1 km al 22.5 km sbanda, la media si alza improvvisamente di un minuto, bruttissimo segno, è finita.
Ma l’omino giallo e nero in “tedeschia” non è daccordo con la chat, dopo solo 1,5km siamo 24esimo la media torna sotto di oltre un minuto, boato, non si sà cosa è successo, 28esimo km altri 4km tritati ancora più forte, 31esimo km altri 3 km superati ancora più forte, Pastore ha accelerato, tutti a bocca aperta, nessuno dice più nulla, resta solo da seguire la cavalcata.
La cavalcata si chiude come detto in 10:03, il tempo è grandissimo, il nostro DT89 è pluri-finisher, un polacco Rafal Herman davanti a lui ha chiuso in 9:42, decimo con l’ultimo pass per le Hawaii, Enrico dista 19 minuti, su 603 minuti di gara sono una differenza del 3% di prestazione, ci è andato veramente vicino.
In serata arriva il racconto dell’atleta che svela perchè ha rallentato in bici sul finale e quella sbandata a piedi al 21km, Enrico:
“Frazione di nuoto con passaggio televisivo per lo sponsor, in bici ho beccato una penalità di 5 minuti ma da buon italiano ho depositato il ricorso perché eravamo in 4 a 8 m uno dall’altro in sali e scendi e hanno fermato solo me è uno spagnolo (i 2 tedeschi niente) ci stavamo tirando abbastanza bene ma amen con i se non si fa niente. Corsa a parte il vomito per i 37 gradi verso la mezza poi ho corso in progressione, forse potevo osare di più. Risultato 32esimo di categoria se non mi accettano il reclamo in 10 h e 3 min altrimenti 9 h e 58 (che mi piace di più). Ovviamente non sono completamente contento perché l’obbiettivo era un altro. Ma vuoi il morale dopo la penalità, vuoi i 37 gradi….insomma é andata cosi é inutile pensarci troppo. Ovviamente visto che la slot é a 15 minuti da me io ci provo di nuovo! Grazie a tutti ragazzi.”
No Enrico grazie a te!

Tarzo Campionato Italiano Age Group no draf

Ravine

Sentiamo il Viking il giorno prima, per una volta non vuole punti alla Piangina Cup ed esamina la gara obbiettivamente, il livello è altissimo, non può che essere così, l’evento è campionato Italiano e tutti gli Age Group sognano la magliettina bianca di campione della federazione italiana triathlon.
Fabio non parte con le scaramantiche frasi tipo: “speriamo di finirla”, ma si sente bene ed è confidente, sa di avere trascurato il nuoto ultimamente e di essere il 15esimo M1 in gara, ma anche di valere qualche posizione migliore nel rank visto gli enormi miglioramenti invernali, certo 14 avversari davanti di quel livello sono veramente troppi per ambire anche solo al podio.
Finisce come sempre, quando scende in gara il nostro amato bestione sono mazzate per tutti, il podio arriva, 2:24h 33esimo assoluto e TERZO di categoria con una bici (e come poteva essere altrimenti) da fantascienza.
L’analisi era perfetta il neo campione Italiano lo batte di solo 2min, esattamente il distacco che infligge al nostro eroe in acqua, dove non si sentiva completamente a posto, per la cronaca Fabio vola anche in acqua, il risulato è strepitoso.

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In gara c’era anche Podioman, come accennato prima Giulio racconta di un caldo insopportabile, nonostante portato al limite e in una gara no draf che non gli si addice perfettamente chiude 20esimo di categoria, partiva 22esimo, quindi migliorandosi.
Nel femminile si difende alla grande anche la nostra Giorgia, come per il maschile l’alto livello dei partecipanti dopo un filotto di podi nelle ultime gare deve accontentarsi di non salire sugli ambiti gradini e chiude con un ottimo 13esimo di categoria.

Parigi: Garmintriathlondeparis

Alice

Alice torna in Francia a fare danni, dopo la campagna di Cannes, vola alla conquista di Parigi, da Pescara alla capitale francese nulla cambia, le prestazioni ormai viaggiano sempre a livelli assoluti, si perchè anche oggi non siamo qui a raccontare di posizioni di categoria ma di classifiche assolute, Aly chiude sesta assoluta tra le donne, 191esima assoluta tra tutti, e leggete bene il dato, 191esima su 2272 finischer o ancora su più di 2500 partenti, un massacro.

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La redazione

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