DT del Lunedì 11/04/2016
E dopo tanto parlarne il 10/04/2016 è arrivato!
IM African Championship
Nell’autunno dell’emisfero australe 4 DT metto i piedi sul suolo Sud Africano con un sogno.
Erano in 4 ma è come se fossero stati in novanta, perchè l’intera DT era con lo spirito li con loro.
E loro ci hanno fatto sognare, quando eravamo ancora nel letto a dormire le ultime ore di sonno, loro facevano intorno alle 3 del mattino colazione e poi il check pregara.
Alle 6:30 la partenza, scaglionata come avviene ultimamente anche negli IM, il primo è la punta di diamante, Enrico divora la sua frazione 56:39 ed è tutto finito, un filo sopra il programma ma il mare è mosso e tenere la direzione risulta complicato, ad ogni modo tempo pauroso, 31o assoluto ovvero 3o di categoria, nel conteggio ci sono i pro inclusi e questo dice tutto.
Parte il secondo, il Maggiore Daniele, sappiamo tutti che per lui l’IM inizia in salita, e lui lotta, con il mare mosso, con la sua tecnica di nuotata, e con una medusa che gli lascia un simpatico ricordo, alla fine sono 1:21:32 di passione, 836o assoluto, 144o di categoria, in quella categoria S4 super competitiva che metterà in palio 10 slot per il mondiale a Kona, quel sogno che i nostri eroi inseguono.
1:21 è un filo sopra le previsioni, ma un IM è lungo e lui non si abbatte.
Ormai sono le prime ore della giornata per i mortali, colazione pre-allenamento con il cellulare in mano, whatsapp per la discussione di gruppo, anche noi siamo sul pezzo.
Ancora prima di lavarci i denti esce dall’acqua anche Paola, partita per terza, 1:16:13, 74o tempo assoluto tra le donne, 7o di categoria, la chat si infiamma, parte qualche ipotesi di sogno anche per lei, Paola in realtà ha deciso da pochi mesi di partecipare, ha preparato questo IM con la testa da vincente che ha, ma non con il tempo necessario per costruire vere ambizioni per un sogno.
Ma lei è forte e tutti lo sappiamo, pertanto dopo la frazione il brivido arriva puntuale e iniziamo a fantasticare su una giornata epocale, nonostante il sole sia appena sorto e la giornata e ancora molto lunga.
Parte per ultimo Bart, lui si li veramente per divertirsi, per vivere una grande giornata di sport, non esagera e gestisce, 1:25:41 ed è fuori dall’acqua, dai avanti così che l’arrivo è lontano e ci vogliono nervi saldi.
Nel frattempo i primi 2 marcano i primi split-time in bici, Enrico dopo una T1 da pro 2:53, vola i primi 43km in 1:14h, media di 34.5km/h, ci si chiede se non sia partito troppo piano, ultimamente un pò a tutti a turno è toccato prendere la ruota di Enrico in allenamento, un flagello per le nostre gambe ogni qual volta si piantava a 40km/h per km senza darci tregua, forse fa caldo, forse non è in giornata, qualche d’uno si preoccupa.
Corrono gli split e aumentano le preoccupazioni, perchè arrivano anche quelli del maggiore, sono spettacolari, a metà frazione lo split dei 90km Daniele ha recuperato diversi minuti a Enrico, paga 28minuti di gap, più o meno quelli persi in acqua e recuperati quelli gettati via in T1, cosa abbia fatto in 5:38 in zona cambio non è dato sapere, ma scommetto si sarà fatto la doccia per togliersi il sale di dosso povero bimbo.
Su Whatsapp arriva il messaggio: “Neanche youporn mi regala certe emozioni come Daniele in bici”.
Il resto del gruppo è preso da isteria, “Enrico ha qualcosa che non va…” “Sta amministrato tranquilli…” “Non vorrei stesse gestendo troppo”, tutto e il contrario di tutto.
Per Daniele stesso discorso, “E’ in giornata di grazia il ragazzo” “Sta spendendo troppo deve rallentare”, insomma siamo li in bici con loro.
Uguale per Paola, un martello, ai 47km praticamente ha fatto gara pari con Enrico e Daniele, ai 90km paga pochi minuti in più di loro, immensa, e per lei si continua a sognare, si Paola ha la classe per arrivare dove non ha costruito, e giù ancora messaggi sul sogno, la domanda ricorrente è: “Quante slot nella cat di Paola?”.
Bart da saggio parte per il suo obbiettivo, arrivare e divertirsi, è un attimo strafare e pagare un prezzo salatissimo all’entusiasmo, si assesta sui suoi standard e veleggia sicuro.
Passano le ore, alcuni di noi in bici a pedalare, altri vanno di combinati 30km + 2 candeline, altri corrono una mezza a Cellatica, tutti hanno la testa li in SudAfrica, e in tanti ci si trova a pranzo assieme ad aggiornare continuamente il cellulare e a fare calcoli.
Con gli antipasti arrivano i primi verdetti, 2 frazioni su 3 sono andate.
Enrico chiude in 5:22 andando via costante a 33.5km/h di media, ora è 143o assoluto, 23o della sua categoria, nel vedere il dato il presidente sbianca in faccia, da 5° a 23°, fuori parecchio dal sogno slot, il timore accennato in chat sulla troppa prudenza si materializza.
Fortuna a tavola uno aveva studiato le classifiche e rassicura tutti, 5:22 è il tempo che aveva in mente Enrico, è a 6:21h di gara, Enrico viaggia da cronometro sulla sua mostruosa tabella, questa prevede una maratona in 3:20h, in prospettiva lo porterà a chiudere la gara in 9:40h un tempo talmente pauroso che ha sempre dato una slot.
Ma i dubbi persistono: “magari gli anni scorsi, quest’anno il livello è più alto”, a nulla serve la calma olimpica di quell’uno che controbatte ricordando che nelle prime posizioni di un IM c’è sempre in tutte le gare gente in bici che fa spavento, praticamente dei professionisti che potrebbero fare qualche tappa del Giro d’Italia, ma il triathlon prevede anche la corsa e questi non corrono come corre il nostro, nulla, la preoccupazione è palpabile come le verdure pastellate sul tavolo.
Lui Enrico a km di distanza da quel tavolo di discorsi scende dalla bici concentrato ed ha un solo obbiettivo: “Non fare prigionieri”, anche la T2 vola via 2:22, e via a martello.
Daniele chiude la bici leggermente in calo, stampa praticamente lo stesso tempo di Enrico, è ampiamente in gara, nonostante si perda ancora in T2 3:57, siamo a 6:54h di gara, con una grande maratona può anche strappare all’ultimissimo la slot, il recupero è stato fenomenale da 144o di cat a 48o, 315o assoluto.
Paola rallenta a metà gara, si ritrova un pò di vento contrario che gli complica la vita dopo un primo giro al livello degli uomini, ma è 7a di categoria e 60a assoluta, il sogno continua.
Bart porta a casa i suoi 180 km con il tempo di 6:33:47, c’è stata una flessione evidente nella seconda parte di bici, si inizia a temere che abbia speso troppo all’inizio.
Arrivano i primi piatti per gli atleti della domenica, quelli veri stanno costruendo un capolavoro, Enrico è partito, ai 10.5 km sta viaggiando a media spaventosa, alcuni si spaventano nel leggere 3:59 di passo per 2km di split, inizia a farsi strada l’idea che la sta combinando grossa, e tanto prende forma quel sogno tanto sale la tensione e con quella la preoccupazione che stia esagerando, attimo di panico quando il suo passo si alza all’improvviso a 5:06 nel successivo split di 2km, torna un pò di calma solo dopo aver appurato che in quel tratto anche i pro hanno alzato il ritmo di molto.
E in quelle considerazioni si resta a bocca aperta, il raffronto è con Risti, scorrono gli split, per 10km Enrico corre più forte di un pro, Enrico c’è, non sta facendo prigionieri sta facendo un “M A S S A C R O!!!”.
Daniele ugualmente è una furia siano alla mezza, viaggia costante con split leggermente superiori a quelli di Enrico, passerà la mezza in 1:39 contro 1:33 di Pastore, poi però accusa un calo e fa temere il peggio a tutti per interminabili minuti, salvo tornare ai -10km in modo prorompente e chiudere la maratona in 3:37 24o di categoria 162o assoluto, ne ha passati più della metà di quelli che aveva davanti finita la bici, immenso, purtroppo non basta per il sogno, il suo IM finisce in 10:32, l’ultima slot disponibile va via al 10o posto di categoria 57o assoluto, in 9:46h.
Ma i fenomeni in squadra non sono finiti, arriva anche Paola, 4h in maratona, strepitosa, costante macina le avversarie recupera 20 posizioni assolute e 2 di categoria, chiude 5° di categoria e 42a assoluta, S P A V E N T O S A, non ci sono parole, e non era partita con quell’obbiettivo, ma con Paola in gara può veramente arrivare di tutto.
Paola è nuovamente IM in 11:28 immensa.
Bart arriva soffrendo con una maratona in calando, ma da duro stringe i denti, il traguardo è di quelli grandiosi, così la sua determinazione, 13:13h Bart you are a IM.
Ma Enrico? beh Enrico l’abbiamo lasciato li che corre bava alla bocca, e così farà sino alla fine senza tentennamenti, firma il capolavoro in 3:13h, si avete letto bene, 3 ore e 13 minuti per una maratona in un IM, secondo tempo di categoria, ha disintegrato chi gli stava davanti, chiude 51o assoluto, 5o di categoria, 9:37:47 totali per quello che è un capolavoro.
Enrico andrà alle Hawaii, al mondiale, dove gareggiano solo i più forti al mondo, dove vai solo se ti qualifichi, 1200 eletti, e quest’anno ad Ottobre uno di loro sarà un DT89, Enrico ha scritto un pezzo di storia della squadra.
Enrico:
“In poche parole, nel nuoto potevo andar meglio con la rotta ma alla fine ero nella media che mi aspettavo. La bici non son contento ma ho gestito per non morire in maratona visto il caldo e quello che mi aveva suggerito Daniele e il coach di non strafare. Quando vedevo che mi passavano in tanti mi son trattenuto ma quando son smontato dalla bici avevo il fuoco negli occhi. Saltavo tutti come birilli e più ne mettevo dietro e più mi caricavo. Ho fatto una bella maratona. Quando sono arrivato ti devo dire la verità son scoppiato in lacrime e ho abbracciato Sara in zona massaggi. Ho avuto la notizia ufficiale da Max e prima di saperlo ho detto:io una cosa così non la rifaccio mai più! Sono felice perché ho raggiunto quello che volevo ma sono ancora più felice perché voi avete reso tutto più bello. Un voto nuoto 8, bici 7,corsa 10 totale….non importa si va a KONA!”
Paola:
“Grazie a tutti del tifo,
Sono contenta ( di aver finito) ma nn tanto soddisfatta del tempo: ho fatto lo stesso tempo di klagen (11.28) e la stessa pos di categoria (5).
Sono andata meglio in maratona (4 ore), anche se vomitato tre volte e nn ho mangiato nulla se nn mezzo bicchiere di coca ogni 5 km, ma un po meno bene a nuoto ( onde ) e bici.
Nel primo giro da 90 avevo una previsione di 5 ore e 15, poi si è alzato il vento e ho finito in 6 ore.
Comunque ora ci aspetta una bistecca, dopo giorni di montagne di pasta!”
Triathlon Sprint Pinerolo
Restando nei nostri confini, 2 pezzi grossi DT89 scendono in gara in Piemonte, podioman e podiowoman, Giulio e Nadia sono due killer, la stagione è iniziata presto negli Emirati per Giulio e nei duathlon per Nadia, ma la musica non cambia nazione o sport che sia, questi gareggiano e vanno a podio.
Grandi ragazzi avanti così.
La redazione