DT del Lunedì 19/09/2016

Da un sabato soleggiato con in scena lo sprint di Bibione, ad una domenica sotto il diluvio universale per veri IM in un 70.3

Bibione Triathlon Sprint

Bibione

Fracca Roberto
A soli cinque giorni dalle ottime prestazioni inanellate a Forte dei Marmi, torna in gara il “Giovine Virgulto”, fare meglio era difficile, ma analizzando la prestazione si evince che ci sia riuscito.
Vero è che peggiora il pettorale, parte con l’11 e arriva 14o assoluto e terzo di categoria S2, ma la prestazione è di gran livello, basta un dato per capirlo, 1h secca per terminare la gara, contro i 55:30 che impiega Casadei per vincerla, gap da un professionista ridotto a 4:30.
Se si confrontano poi le frazioni, Casadei nuota in 9′, il nostro in 9:46, il vincitore pedala in 30 il nostro in 30:49, il resto del gap si consuma a piedi, dove Roby ferma il cronometro in 17:11 su 4,4km, passo 3:54, ovvero quello che gli si chiedeva, correre forte e lui non ha mai corso così forte.
Voto: 10 A Peschiera sarà uno dei favoriti.

fracca

IRONMAN 70.3 PULA

Ervin Maurizio Cinti

IMCinti

Ci voleva la fine del mondo, e più o meno è quello che è successo in Croazia, perchè “Ervin tutto e il contrario di tutto Cinti” potesse ambire ad sufficienza in pagella (forse la prima).
Ma partiamo dall’inizio, il Signore si stanca del genere umano chiamato “trathleta” e spedisce il nubifragio perfetto sulle teste dei 2000 partenti in quel di Pula, per fortuna del Cinti, in versione unicorno, il buon Dio gli permette di salire come esemplare unico (per nostra fortuna perchè questo non gli permetterà di riprodursi) sull’arca di Noè.
Così Cinti Love 2.0 benchè abbia tanto amore da dare, trovatosi spaiato si ricorda di essere triathleta e gareggia, galleggia alla grande in acqua tra onde e corrente emergendo in 39:38, 307o assoluto.
Dopo 8′ di T1 in cui siamo certi avrà cercato in qualche modo di accoppiarsi con qualche altra specie, vistosi rifiutato, torna a gareggiare, e piazza la prestazione, 2:47h fa paura, a sfregio di tutti quelli che lo pronosticavano piombato in bicicletta.
Dopo un’altra ridicola T2 dove sfiora i 7′ parte a piedi, è la sua giornata, come un cingolato per lui non c’è vento, acqua o freddo, e asfalta i compagni di viaggio, chiudendo la mezza in 1:46.
Sostiene da un anno, tra l’ilarità generale, di essere portato per le distanze lunghe, che abbia ragione lui? Gli avversari in Sardegna è meglio stiano in campana.
Voto: 10 della serie: Crederlo un Bluff andare in All IN sicuri e trovarsi in mutande.

Cinti

Agostino Lanzani

IMLanzani

Esordio bagnato, esordio fortunato? No non pare regga come detto per Ago, l’esordio è ottimo, ma è tutto fuorchè fortunato, alla partenza malaticcio, patisce la più classica delle sventure, il Maggiore lo pronostica vincitore sul Cinti, tanto basta per ritrovarsi febbricitante sotto il diluvio al via, quando mai il Maggiore ci prende con tutti i suoi calcoli sui tempi ad una gara?
Impasticcato esce dall’acqua benino, 42:39, cerca di limitare i danni in bici in 3:04 mancando l’obbiettivo dei 30km/h di media, non buono per lui che si spara infinite ore di rulli inflitte dal suo coach, anche se ad onor di cronaca il ragazzo buca al 20o km e viene salvato dal fast che gli permette di pedalare i restanti 70km anche se con lo svantaggio dell’anteriore mezza sgonfia.
Ma ciò che non ti uccide ti fortifica, così: malato, sfigato, e sotto il diluvio non molla di un centimetro, prosegue dritto verso il traguardo e corre benone in 1:49 per quello che è il suo primo traguardo di finisher in una distanza lunga.
Voto: 8 Quando la determinazione è più forte di tutto.

Agostino

Roman Giulio

IMRoman

C’è sempre un peggiore di giornata, e mai e poi mai avremmo pensato che Podioman finisse in questa scomoda situazione, dove c’era un Cinti ora c’è un Roman.
Giulio non ha scusanti, si prepara alla grande, l’obbiettivo benchè sussurrato è una slot, o almeno provare ad andarci vicino, chi si allena con lui nell’ultimo mese viene messo alla frusta dai ritmi che tiene.
Poi arriva il giorno della gara e con quella il diluvio e lui che fà?
Invece di tirare fuori le palle e la super preparazione per avvantaggiarsi nelle condizioni estreme, annega sin dalle prime bracciate, 38:12 è un tempo da Cinti che lo tallona ad un minuto, lo stacca in zona cambio ma non in bici dove marca 2:42, per gettare la spugna definitivamente al 12Km dove non stava correndo male (4:20 di passo), ma in quel momento era a 4:18h di gara, anche concludendo con quel ritmo difficilmente sarebbe andato sotto le 5h di gara, e la slot (quinto posto) è stata allocata in 4:46, lontana troppo lontana per lui.
Voto: 4 Un unico motto: Rifarsi in Sardegna.

La redazione