DT del Lunedì 03/04/2017

DT del Lunedì 03/04/2017

DT del Lunedì 03/04/2017

No signori nessun pesce d’Aprile, il primo di Aprile si è aperta ufficialmente la stagione di triathlon della DT89.
E dopo anni, l’inaugurazione della stagione non è opera del buon Roman che ci deliziava salendo sui podi in qualche 70.3 in terra araba o sprint sconosciuti in terra piemontese.
Passaggio di consegne non poteva che essere più degno, l’apertura ha il suono assordante di un caccia bombardiere in missione in Cina.
Ma prima, i migliori auguri di pronta guarigione al buon Giulio per l’interventino al menisco che sappiamo lo terrà fermo più o meno 3 giorni, ma soprattutto allo sfortunato e in formissima Falasca, che purtroppo in settimana in una rovinosa caduta in bici si è seriamente infortunato alla spalla, ci vorrà qualche mese per rivedere il nostro eroe.

IM 70.3 Liuzhou

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Il caccia bombardiere in missione non poteva che essere pilotato dal Maggiore, Lanza sbriciola la concorrenza con temponi impressionanti, e fissa un paletto psicologico difficilmente eguagliabile sulla distanza del medio per tutta la squadra, 4:22h, QUATTRO ORE E VENTIDUE MINUTI.
Si lo sappiamo che le gare non sono confrontabili e che questa presentava buone condizioni per andare veloci e staccare un tempo di rispetto, ma 4:22h bisogna ugualmente farle, e per tutti 90km a 38Km/h di media in bici e una mezza a seguire sotto i 4 al km di passo sono tempi che non vengono neppure in discesa.

Dany insegue il sogno hawaiano, ed eccezionalmente visto che il marchio IM è stato acquistato l’anno scorso dai cinesi, i nuovi proprietari avevano predisposto 3 gare promozionali in Cina su distanza 70.3 con slot per Kona.
Ai primi due eventi sul finire del 2016 non ha potuto parteciparvi per problemi fisici, ma la terza occasione è stata quella giusta per provarci.
Partiamo dalla fine, non ce l’ha fatta, staccano il biglietto per il mondiale IM i primi 4 arrivati della categoria 35-39.

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Daniele 7o di categoria manca il sogno per circa 8 minuti, che paiono tanti ma che probabilmente sanno di beffa, perchè purtroppo per lui si ritrova a battagliare in una gara con un livello spettacolare, con i tempi che segna al primo appuntamento di ottobre (simile per tracciato pianeggiante) avrebbe preso la slot a mani basse, in questo ultimo e terzo appuntamento si ritrova per esempio tra avversari anche un professionista mascherato da Age Group più volte a Kona.

Riavvolgiamo il nastro e partiamo dall’inizio, la trasferta è di quelle importanti, un altro continente, in Cina a Liuzhou che per sabato 1 Aprile presenta condizioni di freddo simili al Febbraio-Marzo italiano in cui Daniele si è allenato, eccezion fatta per un grado molto maggiore di umidità.
La seconda complicanza è che si nuota in un fiume con temperatura di 13,5 gradi.
Il nuoto in acque gelide per fortuna è di 1800mt e per la maggior parte di questi a favore di corrente.
Il maggiore gestisce tutto con meticolosità, compreso la prova del percorso nei giorni precedenti, immedesimandosi in una bustina di Thè verde tanto caro ai Cinesi e puciandosi ripetutamente nel fiume.
Con le dovute precauzioni, doppia cuffia e un buon riscaldamento-raffreddamento pre-gara piazza un eccellente 29 in prima frazione, agevolato sicuramente dalla corrente ma ad ogni modo di spessore perchè lo piazza non molto distante dai primi della classe, infatti i primi 4 che vanno a slot escono tra i 23 e 25 minuti.
Così alle 2 del mattino ora italiana emerge 29o di categoria distante tra i 4 e i 6 minuti dai migliori, vicino come non lo era mai stato prima, la caccia ha inizio.
All’uscita dell’acqua gli atleti si ritrovano a dover scattare levandosi la muta mentre zompettano su 80 gradini, preludio a una zona cambio lunga ben 800mt.

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Il maggiore si comporta bene, 5′ in T1, ovvero a 5 minuti al km di passo si spara 80 gradini si toglie la muta, corre quasi 1km, ed infilato il casco inizia a martellare in bici.

La bici è un piattone, un bastone di 45km da fare 2 volte, fortunatamente la giornata è coperta ma non piove, il tracciato presenta nei 10km iniziali e pertanto nel successivo passaggio tra i 45 e 55 un pò di vento contro, ma per il resto vi sono le condizioni ottimali per spingere a fondo.
Ed infatti Dany spinge, la bici è supersonica, 2:22 per coprire 90km, costantemente a 38km/h di media, 250watt sui pedali, martello.
Quando scende da 29o e passato 14o, 15 fuggitivi recuperati e passati, sotto a caccia dei restanti.
La T2 è sempre al livello dei migliori, 3′ e ha le scarpe ai piedi, siamo a quasi 3h’ di gara, sono le 5 del mattino italiano, alcuni tifosi sono già operativi sulla chat di WhatsApp, la gara perfetta si sta materializzando, ci si crede, un boato al primo rilevamento, 19:46 per coprire 5.3km, 3:43 al km, il maggiore c’è, è a tutta, il sogno è li davanti a lui e correre per andare a prenderlo.
Getta tutto dentro l’1:23:45 con cui copre la mezza, talento, sofferenza, cuore e anche i mesi di fermo dell’anno precedente, il salmone è risalito sino al 7o posto di categoria, altri 7 avversari spazzati, come sappiamo non è bastato, ma l’atleta è soddisfatto lui per primo sa che ha dato tutto, da buon sportivo non accampa scuse, si complimenta con gli avversari, ma l’agonista ancora agonizzante a terra dopo la finish line sta già pensando che ci riproverà, e per sua fortuna accanto a se una Santa che lo aiuta a rimettersi in piedi.

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Ora iniziano le vacanze, in attesa di rivederlo sulle strade di casa a sgommare a tutta.

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Daniele Lanza – 4:22h – Voto: 10

Ever tried. Ever failed. No matter. Try again. Fail again. Fail better!

La redazione

Bazzoli New DT89 President!

Bazzoli New DT89 President!

Il nuovo consiglio DT89 ha deciso di nominare alla Presidenza della Desenzano Triathlon un componente storico! Un grosso in bocca al lupo ad Adriano Bazzoli!
Nella foto il passaggio di consegna!newpres
Nuovo Consiglio DT:
Presidente: Adriano Bazzoli
Vice Presidente: Paola Goldoni
Consiglieri: Valentina Brighenti, Andrea Gasparini, Andrea Swierczynski, Massimiliano Rovatti, Andrea Rosa

DT del Lunedì 31/10/2016

DT del Lunedì 31/10/2016

DT del Lunedì 31/10/2016

Ultime gare dell’anno, cosa c’è di meglio di un 70.3 sotto un sole cocente nella splendida terra sarda?

Challenge Forte Village

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Matteo Aperio
Un grandissimo Matteo in Sardegna chiude la stagione mettendo insieme i miglioramenti dell’annata, ne viene fuori una gara bomba.
Aperio 2.0 schianta la prestazione sul 70.3 di inizio anno a Lovere dove arrivò un pò sui gomiti, ora però ha il rank sulla distanza e questo sarà super con la strepitosa prestazione sfoggiata sul suolo sardo.
La mera cronaca recita 4:54:17, obbiettivo 5h centrato alla grandissima, ottimo il nuoto per i suoi standard in 35:54, sfodera una bici strepitosa 2:45:41 e poi gestisce la mezza con fare consumato in 1:30, che vale il 46esimo posto assoluto (con 27 pro in classifica) e la SESTA piazza nella categoria S3, ovvero l’ultimo posto utile per prendere la slot per il mondiale Challenge 70.3 di Samorin del 03/06/2017, la domanda ora è: “Matteo seguirà Enrico già qualificato al modiale?”
Voto: 10 Perfetto in tutto.
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Alessandro Cristini
Gara tutto cuore per Ale, dove gestisce alla grande tre frazioni su tre, nessun punto debole tutto equilibrato e allo stesso livello, ottimo 32:31 in acqua 74o tempo assoluto, conduce la durissima frazione bike in 2:56 che vale la 109a piazza, e corre il 96o tempo assoluto a piedi in 1:41.
Al traguardo è provato, ma anche per lui è una grande prestazione rispetto a Lovere, 84o assoluto all’arrivo e 15o di categoria.
Voto: 8 Siamo sulla strada giusta.

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Ermes Meloni
Il podopirla si scontra con la dura realtà, il garone dell’anno scorso è una eccezione, la figura barbina in Sardegna è la regola, credeva di essere in forma, credeva di avere un livello tale da aspirare al podio di categoria, il problema è che lo credeva solo lui, nella sua testa era a quel livello, nella pratica ci finisce a -22 minuti, ovvero un abisso.
Quasi gli riesce l’impresa di peggiorare 3 frazioni su 3, si salva solo con il nuoto dove conferma il miglioramento fatto nel 2016, il resto è una valle di lacrime, ha il pregio di non ritirarsi DALLA gara ma è meglio se si ritira DALLE gare, nei CAMBI si distingue, secondo posto assoluto in T2, in virtù di questo è meglio se CAMBIA sport.
Voto: 4 Da podopirla non si va da nessuna parte meglio metterselo in testa.

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Ervin Cinti
Ecco un altro che riesce a fare peggio dell’anno precedente, della versione splendente del dottor Jekyll mostratasi in quel di Pula non v’è traccia, in Sardegna si presenta il malvagio mister Hyde, il quale è perennemente in ritardo, quasi riesce nell’intento di perdere il volo d’andata, acciuffato per i capelli derubrica il rischio alla voce: “gli ottimisti arrivano in ritardo, gli ansiosi in orario”.
Al grido di questo motto prosegue la giornata di sabato, in ritardo a pranzo, in ritardo l’uscita in bici in ritardo la consegna della bici in T1, in ritardo alla cena.
Non va meglio la domenica mattina, quando accordatosi con il compagno di appartamento (un vero cretino a viaggiare con lui) di mettere la sveglia alle 5, la carica “in ritardo” alle 5:15, non contento con l’apertura della zona cambio fissata dalle 6:15 alle 7:15 decide di entrare in bagno alle 6:20 e fare una doccia, INCREDIILE.
Però come Houdini appare sulla linea di partenza alle 7:59:59, ovvero un secondo prima della sirena, li l’ottimismo finisce, perchè dal secondo dopo è solamente una valle di lacrime, 38 minuti per uscire dall’acqua, in ritardo rispetto all’anno prima di 4:20, l’unica cosa che fa meglio è la bicicletta, peggiorando di soli 4′ il tempo dell’anno procedente, ma questa ad onor di cronaca è più lunga di 8km, infine non contento riesce a peggiorare anche la frazione a piedi mettendoci più di 2h.
Voto: 4 Un’altra causa persa, meglio metterselo in testa.

Cinti

La redazione

DT del Lunedì 10/10/2016

DT del Lunedì 10/10/2016

DT del Lunedì 10/10/2016

Iroman World Championship – Kona Hawaii

Pastore

Il weekend storico dove il primo DT89 si schiera nella bolgia dei migliori IM sul pianeta, è arrivato ed è passato con il suo strascico di emozioni e feste.
Sappiamo già tutto di Enrico, l’abbiamo tifato ad Aprile quando parti in missione in South Africa per qualificarsi dopo un inverno a pedalare con i geloni ai piedi e alle mani.

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Sappiamo già tutto della gara di sabato, visto che tutti abbiamo passato la notte sognanti davanti a quello streaming proveniente dalle Hawaii per provare ad immedesimarci in lui e a sostenerlo con il karma.
Pastore c’era ed è stato immenso, raccontare la sua gara è difficile, si sprecherebbero termini come pazzesca, incredibile, solida, strepitosa ecc ecc…
L’aspettativa era alta, almeno quanto lo stress che ha dovuto sopportare in quei 10 giorni alle Hawaii da villeggiante in missione.
Ha dovuto adattarsi all’umidità e al caldo, rifinire la preparazione, sentire il peso della squadra che lo incitava, e se da una parte sicuramente lo caricava, dall’altra lo stressava, non si poteva fallire.
Dieci giorni con il suo rituale, in cui la storia si ripete da anni e il mito cresce, stress alla parata delle nazioni dove ha conosciuto il ristretto gruppo di eletti connazionali li con lui, stress mentre confidava: “sono tutti fortissimi”, stress nel villaggio quando passavano i campioni assoluti di ieri e di oggi, stress quando si imbatteva in Degaspari e gli dava qualche consiglio, stress alla “Underpants run” perchè non aveva la mutanda giusta.

parata delle nazioni

Stress quando si è accorto di pedalare a 220wat e trovarsi un Phon acceso in faccia che lo disidratata e gli regalava un bel 19km/h in pianura sullo schermetto del Garmin, bevendo qualcosa come 2 borracce dopo 30 minuti di pedalata.
Ma soprattutto conoscendolo stress da Pastore, perchè questo ragazzo è un animale da gara, e se tutti noi ci saremmo accontentati di esserci o al massimo di sperare di arrivare in fondo, lui no, lui voleva fare bene.
Per sua fortuna da agonista vero tutte queste pressioni sabato in acqua alle 6:30 del mattino, con una tartaruga gigante sotto i piedi della tonnara in attesa del colpo di cannone, si sono dissolte, e per una volta, forse la prima, si è goduto la SUA gara, vivendola intensamente e al massimo come solo lui sa fare.
Dicevamo commentarla è inutile basta il tempo finale: 9:45h, NOVE ORE E QUARANTACINQUE MINUTI.

gara

Enrico per la prima volta in vita sua sul rettilineo finale ha smesso di spingere, ha camminato, ha dato i five alle persone, ha cercato la sua Sara per baciarla e ringraziarla, se l’è goduta, per la prima volta non contava più il tempo e per un istante il guerriero ha trovato pace, la battaglia vinta, la soddisfazione che sovrasta la stanchezza, da buon capitano a passo lento con la maglia della squadra a moh di bandiera ha varcato la finish line ringraziando tutti noi che eravamo li con lui.

arrivo

Da oggi Kona, per tutti noi, è un mito ancora più grande, e per questo dobbiamo ringraziare solo una persona, se chiudiamo gli occhi si sente un coro in lontananza sempre più forte:
“C’è solo un capitano, un capitano”.

medaglia

La redazione

DT del Lunedì 03/10/2016

DT del Lunedì 03/10/2016

DT del Lunedì 03/10/2016

Grande weekend di triathlon per i campionati Italiani Sprint Individuale e Staffetta.

Triathlon Sprint Riccione CI

SprintF

Brighenti Valentina
Vale è in periodo di grazia, peccato la sua stagione termini con questo weekend, però è anche vero che meglio non poteva finire, le titubanze soprattutto nella corsa di inizio stagione sono sparite, nelle ultime uscite ci ritroviamo una triatleta completa, forte ed equilibrata in tutte le discipline, infatti il risultato arriva 66a assoluta e 5a di categoria S2 in una gara super competitiva.
Voto: 10 Salto di qualità stagionale portato a termine.

Montuori Miriam
Torna in gara anche Miriam, e occasione più ostica di un campionato Italiano non poteva scegliere, ma lei si destreggia alla grande, addirittura non mostra incertezze neppure nella prima frazione, solitamente suo punto debole ma dove stampa un ottimo tempo, pedala bene, e corre da par suo, chiude 6a di categoria S2 subito alle spalle dell’ottima Vale.
Voto: 9 L’aspettiamo l’anno prossimo per il salto di qualità.

SprintM

Finazzi Giuseppe
Le parole per squalo Beppe sono terminate, il finale di stagione da Forte dei Marmi in avanti è strepitoso, gli mancava solo un filo di continuità negli allenamenti per arrivare super brillante al gran finale, la prova è monster, 3 frazioni spettacolari da primo della classe, un martello per un 8o di categoria S3 ad un campionato Italiano, il rank 2’16 non mente, tra i primi 100 in italia nell’Olimpico, appena fuori nello Sprint, strepitoso.
Voto: 10 Classifiche alla mano il secondo miglior atleta della DT89.

Marini Massimiliano
Beep Beep ha vissuto una stagione tribolata, anche sul finale non può togliersi le soddisfazioni che merita, influenzato da Peschiera si trascina sino a Riccione, lui è solitamente esigente, a Peschiera aveva fatto un garone, però tornava a casa malato e scontento, perchè un perfezionista come lui vuole sempre di più, qui non si sà se sia ancora insoddisfatto della sua prova, ma la gara è oggettivamente eccellente, becca un solo minuto dallo squalo in acqua e di questo periodo è un lusso, poi fa gara alla pari con il stratosferico Beppe.
Voto: 9 Siamo certi che nel 2017 Beep Beep sano farà macelli.

Roman Giulio
Torna sulla distanza breve anche podioman, dopo la disastrosa trasferta di Pola in Croazia nel 70.3, piazza una buona gara nonostante per via della preparazione non possa avere i ritmi alti delle distanze brevi, Giulio è ancora focalizzato sul medio, avendo tra 2 mesi in calendario un nuovo appuntamento per rifarsi, però come detto fa bene, gara equilibrata dove spicca una gran terza frazione.
Voto: 8 Ti vogliamo così in Bahrain.

Giovanozzi Lorenzo
Lorenz dopo le difficoltà di tenuta sulla distanza Olimpica palesate a Peschiera si schiera in uno Sprint, e le cose vanno decisamente meglio, certo la gara con muta vietata e l’ondina bevibile gli complicano le cose in prima frazione, dove sta un pò litigando ultimamente con la sua testa, poi però emerso dalle acque spegne il cervello e apre il gas, in un attimo recupera il minuto di svantaggio sul farmacista e glie ne rifila un altro sul groppone.
Voto: 7 Voleva esserci ed ha avuto ragione.

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Swierczynski Andrea
Del cazzxxo triathleta di inizio stagione non c’è più traccia, le vacanze infinite hanno ammorbidito di testa e di fisico lo Swarza, adesso è un triatleta in ricostruzione, con tutti i balbettii tipici di una condizione traballante.
Voto: 5,5 Siamo a quel punto della stagione che con l’alunno non sappiamo se dargli 5 e rimandarlo o promuoverlo verso il 2017 con un calcio in culo e dargli 6.

Swarza

Triathlon Sprint Riccione Coppa Crono

Dal nostro inviato: Lorenz:
Lorenz la voleva fare!!!! Carico abbestia voleva fare questa gara e ha lanciato la sfida. All’appello hanno risposto: cuore e sregolatezza Gas, Giuseppe Alistar Verdi Swarzo, il giovane scudiero Romani e il cagionevole Max che alla fine ha dovuto passare il testimone a Got il grigio. La giornata non invogliava a gareggiare: un venticello freddo e teso aveva alzato una bella onda come il giorno prima e dal gruppo si era alzato un muezzin di lamenti: erano stati citati stiramenti, fascisti plantari, microfratture e perfino gli infortuni degli avi!!!! In questo delirio di parole al vento il Gas è pure riuscito a dire che si sarebbe voluto candidare come presidente DT89: questo particolare avrebbe cambiato il corso della giornata, ma torniamo alla cronaca.
Quasi 400 le squadre al via, intervallate di 30 secondi.
Swarzo e Romani ingaggiando una personale lotta a chi esce prima dalla acqua dimenticandosi della squadra mentre il restante terzetto procede unito.
Alla prima boa parte il Got con un sussulto di orgoglio mentre Gas procede sotto l’occhio vigile del boy scout Lorenz.
Ci aspettiamo tutti sulla battigia e voliamo verso la zona cambio.
Compatti si parte per la frazione ciclistica e qui succede l’imponderabile: il Gas, ormai nei panni del Rosa, parte a tuono e tira il gruppo come solo un aspirante presidente può fare.
Pochi cambi e menzione di merito al super Gas.
Dalla T2 esce un terzetto agguerrito mentre gli altri seguono poco dietro: il Got fa l’andatura, Lorenz da i tempi da dietro e prosciuttino Swarzo si fa impaninare.
E qui viene fuori il secondo eroe della giornata: pur avendo la gamba cotta dalla gara del giorno prima (e dalla cena), Alistar Swarzo non molla e permette al terzetto di volare a 4.14 di media verso un 132o posto che fa veramente onore ad un bellissimo gruppo che è riuscito in una grande giornata di sport a divertirsi superando i propri limiti, mantenendo il giusto compromesso tra goliardia ed agonismo.
Voto: 10 Perfetto spirito di squadra.

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Triathlon Sprint Staffetta 2+2

Negli anni c’è sempre stato un tentativo da parte della DT di organizzare una squadra alla domenica per ben figurare nella Coppa Crono o nella Staffetta, ma storicamente un pò per scarsa partecipazione o defezioni all’ultimo o sfortuna non ci si è mai riusciti nell’intento, ricordiamo la fortissima squadra Marini Premoli Finazzi Vitali che assaggiarono l’asfalto in bicicletta in coppa Crono 2014 mentre stavano andando alla grande.
Quest’anno si è provato con la staffetta 2+2, valida per i campionati Italiani, ergo livello altissimo, ma di assoluto livello anche il nostro quartetto al via: Montuori Finazzi Brighenti Marini.
Forse l’unico errore è stato schierare Miriam in prima batteria, con livello alto non mettere la miglior nuotatrice in partenza così da sfruttare un minimo di scia in acqua e stare con qualche d’una in bici poi si è un peccato veniale, Miriam paga un pò in prima frazione essendo il suo punto debole, uscita attardata ci mette il cuore per recuperare posizioni e purtroppo per eccesso di generosità cade in bici, fortunatamente riesce a terminare e dare il cambio a Beppe, da li in avanti è tutto un recuperare posizioni sino alla 29a posizione finale su circa 60 staffette partenti.
Voto: 8 La qualità c’è c’è da lavorarci sopra ragazzi.

La redazione