da Ermes Meloni | Ott 6, 2015 | Blog, DT del Lunedì, News
DT del Lunedì 05/10/2015
E’ stato il weekend dei campionati italiani di Sprint, purtroppo per impegni vari pochi partecipanti dei nostri al via, nella gara individuale 5 atleti con il rank e 4 senza rank, 2 squadre nella coppa crono e nessuna staffetta mista 2+2.
Riccione Campionato Italiano Sprint
Tra gli atleti con il rank al via 3 mostri sacri dello sprint, Squalo Beppe, Beep Beep Massi e il Redivivo Massimino, più Andrea e Max per i quali la stagione di triathlon è appena iniziata.
Dall’acqua come da pronostico, lo Squalo rifila 35 secondi a Massimino, e quasi un minutino a Massi che nuota alla grande, più indietro Andrea in forma spaziale, anche se privo del suo riferimento Leo spazzola Max.
La gara entra nel vivo nella seconda frazione dove Massimino fa un grandissimo numero, torna sotto Beppe e lo stacca dandogli quasi un minuto nell’arco della frazione, Massi uscito attardato dall’acqua non prende un buon gruppo e paga un ritardo ulteriore di 1:20 sui compagni, così come Andrea da pronostico martella una prestazione ciclistica 33:31 pari a quella di Massi 33:02 e scava un solco su Max che chiude la bici in 35:13.
Si arriva così alla corsa, vanno tutti come indemoniati, alla fine la spunta il Redivivo che firma una prestazione monstre, Massimino chiude in 1:06:00 che gli vale il TERZO posto di categoria M2, correndo in 17:57 e tenendo a bada il tentativo di rientro di Beppe 18:23 secondo, terzo Massi che come previsto corre più forte di tutti 17:46.
Quello che non ti aspetti arriva dalle retrovie, Andrea chiude i 5km in 21:01 su Max 21:28, ormai è assodato Andrea sa correre fortissimo!
Tra i partenti senza rank finisce in battaglia serrata tra Guido e Paolo con Alexandre e Matteo mai in partita, il nostro Jap ormai è triathleta fatto è finito nuota più forte di tutti uno spettacolare 14:38, rifilando più di un minuto a Guido 15:43 e a Alexandre 15:48, staccatissimo uno stanco Matteo 18:56 non certo sui suoi standard.
In bici Jap non smette di martellare la sua super prestazione e vola in 32:40 tempone tra i migliori, accumulando un altro minuti di vantaggio su Guido 33:47, che a sua volta fuori dalla T1 stacca Alexandre che chiuderà in 35:23, 36:11 per Matteo.
Si decide tutto nella terza frazione, dove Guido parte a tutta per la rimonta correndo in 20:25 e chiudendo in 1:12:58, ma non è sufficiente perchè 3 secondi gli sono fatali, Paolo non va alla deriva stringe i denti corre in 22:24 e chiude in 1:12:55, finiscono distanti Alexandre 1:16:21 e Matteo 1:18:55 il peggiore di tutti che però corre alla grandissima 19:52.
Campionato Italiano Coppa Crono
Due staffette al via, la squadra A con i migliori: Massimino Beppe e Massi in rigoroso ordine di arrivo nella gara individuale, e la meno probabile squadra B con Alexandre Andrea Guido Max e Paolo.
Purtroppo la squadra A si ritrova contata per le defezioni del Viking e Enrico che dovranno offrire come minimo da bere ai compagni per il lavoro extra a cui li hanno costretti.
Purtroppo spremuti dal giorno prima da una gara tutta di testa, i nostri eroi non chiudono secondo le loro potenzialità finendo in 1:11:26 ovvero un tempo peggiore di quanto fatto da tutti e 3 nella prova singola, la motivazione pare essere un incomprensione con un giudice che durante la frazione di bici espone il cartellino rosso ai nostri, i quali si rialzano e smettono di tirare alla morte badando solo ad arrivare infondo e scoprendo sconcertati all’arrivo che in realtà non sono stati squalificati, insomma non era la loro giornata.
La squadra B chiude con un ottimo 1:15:31, nuotano raggruppati ma poco serve perchè dopo pochi km il forcing dei 3 ciclisti Paolo, Guido e Andrea miete vittime e gli altri 2 si staccano, sono loro 3 che danno l’anima sino alla fine, lo spirito di squadra ne esalta le prestazioni, tutti corrono più forte del giorno prima, grandi ragazzi.
La redazione
da Ermes Meloni | Set 11, 2015 | DT del Lunedì
DT del Lunedì 07/09/2015
Grande weekend di triathlon/duathlon tra Forte Dei Marmi e Grado
Garmin Trio Forte Dei Marmi Duathlon K50 (5+40+5 KM)
Ermes Meloni: Voto 9
Il podoprila per un giorno va in paradiso, parte spacciato da pronostico, tanti compagni più forti a piedi già pregustano di tritarlo, lui fa il suo correndo a limitare i danni nella prima frazione dove becca un minuto da mostri come Massi e Daniele, poi però sfodera un grande numero in bici e rientra (SENZA SPINTE) nel gruppo dei migliori, e visto che la dea bendata oggi ha occhi solo per lui finisce che corre il 5000 finale più forte di tutti, non prende dieci perchè nello sprint finale si fa soffiare il primo posto di categoria da un avversario, ad ogni modo chiude 13 assoluto e secondo di categoria M1. Miracolato.
Massimiliano Marini: Voto 8
Come si fa a dare solo 8 a Massi, dopo aver aperto le danze con uno spaventoso 17:17, chiudere 16esimo assoluto e TERZO di categoria S3?
Semplicemente perchè si fa trascinare dall’entusiasmo e gira i primi km dietro a Fabian e compagnia, spendendo tantissimo e finendo in riserva, fosse partito più regolare aveva tranquillamente lo stesso tempo nelle gambe ma avrebbe speso meno e si sarebbe trovato nella condizione ideale nel 5000 finale di fulminare tutti. Sfrontato.
Massimino Ferrari: Voto 8
Finalmente il Massimino che conosciamo si materializza per 2/3 di gara, vola nelle prime due frazioni, in bici si danna nel gruppo dei migliori tirando spesso per svariati km, forse l’eccesso di generosità, visto le infinite vicissitudini che l’hanno colpito in questa stagione, gli presentano il conto nella terza frazione, dove parte fortissimo per un km per poi però finire in riserva e chiudere in evidente difficoltà, ciò non gli impedisce di fare 30esimo assoluto e TERZO di categoria M2. Massimino is almost back!
Nicola Cazzuli: Voto 8
Ecco il compagno che non ti aspetti, i più non lo conoscevano, solo Ermes se l’era trovato accanto alla gara del Bellagio e sapeva di che pasta era fatto, ora lo conoscono tutti, anche se solo di schiena, perchè è quella che farà vedere loro per tutta la durata delle gara. Grande prestazione!
Daniele Lanza: Voto 8
Doveva essere uno dei pretendenti alla vittoria interna di squadra, finisce staccatissimo, grande la prima frazione a piedi a 3:31 km/h di media corsa in modo regolare dal primo all’ultimo metro, poi purtroppo buca in bici, e qui gli vale il voto di giornata, partire con aspettative e trovarsi appiedati avrebbe fatto ritirare molti, lui invece ripara la ruota e riparte, pare anche grazie al fondamentale aiuto psicologico di BellaVita che lo incita a non mollare, ad ogni modo rientra in gara con la testa e corre fortissimo il finale, chissà cosa sarebbe successo senza foratura. Sfortunato.
Matteo Falasconi: Voto 8
La Scorza per eccellenza si piazza nelle primissime posizioni, gara pazzesca, corre sotto i 4 min al km la prima frazione, vola in bici, ed ha ancora la forza di sprintare sul 5000 finale, finisce che bastona tanti amici che di solito lo regolano nelle retrovie alle ScorzeRuvide. Fuori casa da il meglio.
Cristian Padova: Voto 7
Il ragazzo latita/cazzeggia da tempo, l’atleta di inizio stagione non c’è più, la dolce metà le vacanze trentine e romane gli fanno dimenticare il verbo faticare, lui ci crede e affronta la gara come abituato, all’attacco, corre alla grande, ma la preparazione precaria gli presenta il conto e finisce sulle ginocchia, a fine gara dichiara: “domani non gareggio”, sul viso ha 3 anni di vita di meno. Quasi morto.
Gianluca Gabriele: Voto 7
Un altro triathleta corrotto dalle sirene delle ferie, si schiera al via impreparato, e come Cristian finisce devastato, ma per entrambi la prova è buona quindi vale il 7 in pagella anche se a scuola direbbero: “si applica ma potrebbe dare di più”.
Davide Zaglio: Voto 7
Ecco il terzo della combriccola delle 2:08:XX secondi, come Cristian e Gianluca prende 7, arrivano tutti e 3 staccati di qualche secondo, tutti e 3 cazzeggiano da tempo in allenamento, per Davide le carenze sono in bici, infatti corre alla grande ma passeggia nella seconda frazione, il sospetto è che la dolce metà con cui fa gite fuori porta a Borghetto sulla ciclabile con la Graziella non aiutino a nutrire la gamba. Occasione persa.
Leonardo Trivella: Voto 6
Che fine a fatto il Leo di inizio stagione? In realtà non fa neppure male a piedi, anzi, però in bici non ci siamo proprio, forse la sbandata di Lavarone mina ancora il suo morale e parte condizionato al risparmio per non saltare. Conservativo.
Adriano Bazzoli: Voto 7
Dicono che l’ing non si alleni, se è vero il nostro M4 è inossidabile, corre e pedala fortissimo, molto più forte di tanti compagni più giovani, incredibilmente veloce senza allenamento. Certezza.
Andrea Gasparini: Voto 6
Ok arriva con un tempo che non gli compete e dargli 6 è un pò tirato, ma non si allena da tempo, la pancetta fa capolino dal body, però tutto sommato corre 21:20, pedala 1:24:52 e corre nuovamente 23:41, non è male per nulla. In ripresa.
Lorenzo Maccabiani: Voto 6
Parte con il pettorale 321, chiude 317esimo assoluto su poco meno di 900 partenti, il suo lo fà, Gas è già nel mirino.
Chirstian Abate: Voto 5
Ecco un altro che ha dimenticato cosa voglia dire sudare, però ad eccezione degli altri compagni di squadra abbindolati dalle ferie, il nostro avvocato è un ex-triathleta in vacanza a Forte dei marmi, è venuto per il luogo non per gareggiare. Disastroso
Ervin Cinti: Voto 4
C’è stato un tempo in cui BellaVita ha fatto il gallo nel pollaio, a Senigalia mise tutti in fila, il testa coda è clamoroso, in due mesi da primo arriva ultimo, dalle stelle alle stalle, corre il 5000 finale in 32:12, se strisciava ci metteva meno, arrivato accampa scuse che gli valgono +6 punti alla Piangina Cup, se consideriamo infine che l'”atleta” dovrebbe essere in rifinitura della sua preparazione per il 70.3 di fine stagione, con questi tempi, si prevede una giornata da incubo. Disastroso.
Garmin Trio Forte Dei Marmi Duathlon SPRINT (5K+20K+2,5K)
Giuseppe Finazzi: Voto 9
Lo squalo oggi parte svantaggiato, gli levano l’acqua e si ritrova asciutto in un duathlon, la premessa non era delle migliori, e lui piange a tutto vantaggio della classifica in Piangina Cup.
Ad ogni modo lo squalo è atleta completo e quindi sfodera una gara solida, l’impressione è che corra con grande intelligenza, forza il necessario nella prima frazione per garantirsi un posto nel secondo gruppo in bici (quello degli umani) dove sono tutti, in bici da prima si nasconde in scia in mezzo al gruppo, rischiando di finire a terra come un birillo nella carambola innescata da Daniele, che ai piedi della salita prova ad eliminare i suoi avversari cercando di farlo cadere assieme ad Ermes, poi una volta spronato in salita dallo scatto di Ermes fa vedere che in realtà i cavalli motore erano al minimo.
Una volta spaccato il gruppo e rientrati su un drappello di ciclisti davanti, accampa la scusa dei crampi e riabbassa i giri motore, restando l’unico dei 6 a non dare cambi, la tattica paga, sornione in scia arriva in T2 scortato senza che alle spalle rientri nessuno, nell’ultima frazione marca per 2km Ermes correndogli qualche metro alle spalle, poi nei 500mt finali si accontenta di sverniciarlo di 4 secondi. Furbone.
Ermes Meloni: Voto 8
Il podopirla ci ha preso gusto, e dopo exploit del giorno precedente ci riprova, corre il 5000 iniziale addirittura più forte del giorno prima, questo gli permette di non doversi spendere nella rincorsa dei migliori in bici come accaduto sabato, ma di essere li con loro fuori dalla T1, scampato il pericolo caduta teso da Daniele, sulla salita ci prova e forza l’andatura, Massimino Daniele e tanti altri a piedi sono più forti e lo sà, la sfrontatezza però paga, l’unico che si accoda è lo squalo, gli altri si staccano, lavora duro in pianura con i compagni di fuga per non farli rientrare riuscendoci.
Uscito dalla T2 mette sul piatto tutto quello che resta, ed è anche un gran bel tempo, però 4 secondi più lento di Beppe. Indomito.
Massimino Ferrari: Voto 8
Che era tornato il Massimino dominante lo avevamo capito per 2/3 di gara sabato, nello sprint regge per tutta la gara, corre alla grandissima la prima frazione, peccato gli sfuggano in salita Beppe e Ermes in bicicletta, perchè nella frazione finale corre meglio di tutti, con 500 metri in più di gara sarebbe stato imprendibile. Freccia.
Daniele Lanza: Voto 7
Se sabato era tra i favoriti, domenica era: “Il favorito” senza Massi ai nastri di partenza, inoltre era voglioso di rifarsi dalle sfortune del giorno prima.
Come sabato vola nella prima frazione alla media di 3:31 min al km, in bici quasi combina la frittata sbandando in gruppo e rischiando di atterrare in un colpo solo Beppe e Ermes, quando inizia la salita è consapevole che li in quei 2km c’è la sua gara, e cosa fa? si stacca. Rimandato.
Leonardo Trivella: Voto 7
Che la sua dimensione quest’anno fossero gli sprint ne avevamo avuto il sentore dopo le buone prove dell’Elba, domenica dopo un sabato così così lo conferma, stimolato da un avversario (Got) da il meglio, corre alla grande, lo regola in bici e lo fulmina di un secondo sul finale, all’arrivo dichiara: “Non sapevo di Got dietro altrimenti saremmo arrivati assieme”. Pinocchio.
Stefano Gottardi: Voto 7
Got non si allena con intensità a nuoto e in bici da parecchio, ha deciso di chiudere la sua stagione ancora a Luglio, Poseidone gli leva l’acqua, così si ritrova duplicata l’amata corsa mai abbandonata, questo gli semplifica la vita, con una bici decente avrebbe fatto meglio. Incompleto.
Cristian Padova: Voto 6
La prestazione è orrenda, il voto però è di stima, dopo il quasi infarto di sabato ha il coraggio di schierarsi anche la domenica. Cuor di leone.
Matteo Falasconi: Voto 6
Dopo la super prestazione del sabato, un fisiologico calo, del resto non ci sono mai due ScorzeRuvide consecutive. Stanco
Triathlon Olimpico No draf Grado
Giulio Roman: Voto 9
A differenza di tutti gli altri Podioman opta per la sponda adriatica e si reca in quel di Grado per il tradizionale olimpico No draf.
Scelta motivata dalla necessita di allenarsi con bici da crono in modalità senza scia, per meglio prepararsi al 70.3 che affronterà in ottobre in Brasile.
Se le premesse sono quelle di questa gara si prevede una grande prestazione ad ottobre, Giulio vola, nuota benino un pò condizionato dalla corrente che lo porta a nuotare più metri e a perdere la direzione, poi però stampa una prestazione in bici di altissimo livello ad oltre 40km/h e non contento corre fortissimo coprendo i 10.000mt finali in 37:55.
Non prende 10 solo perchè gli sfugge il podio per un minutino, rispetto ai primissimi ha solo il nuoto da sistemare.
La gambetta c’è, promette faville a Peschiera. Quasi pronto.
La redazione
da Ermes Meloni | Ago 31, 2015 | DT del Lunedì
DT del Lunedì 31/08/2015
God save our gracious Queen!
Long live our noble Queen,
God save the Queen!
Send her victorious,
happy and glorious,
long to reign over us,
God save the Queen!
Scritto tra il 1736 e il 1740 ed entrato in uso il 28 settembre 1745, è l’inno più antico al mondo, oggi lo usurpiamo agli inglesi per celebrare la nostra regina!
TRIWEEK LAVARONE OLIMPICO
Alice spacca in Trentino, prestazione monstre per la nostra portacolori, in 26:24 esce terza assoluta dall’acqua, all’ingresso in T2 è quarta dopo 1:28:26 in bici che vale il quinto tempo assoluto di giornata, il cambio è velocissimo 53 secondi ma ciò nonostante perde una posizione ed esce dalla zona cambio sesta, corre in 48:05 la quinta prestazione assoluta e chiude QUARTA assoluta nonché SECONDA di categoria S3 in una gara tutta condotta in testa a 1:37 dal podio assoluto.
Voto? beh facile 10 e LODE!
Grandissima Ali!
I sudditi della regina in trentino sono il presidente e lo scudiero Leo, la plebe porta avanti con fierezza la personale campagna: ‘I triatleti possono anche non avere gli addominali definiti’.
Andrea asfalta Leo sin dalle prime bracciate, uscendo sorprendentemente davanti dall’acqua, scommettiamo che c’era l’uso della muta, galvanizzato vola in T1 in 55 secondi e non lascia neppure l’ombra della scia in bici al povero scudiero, finisce così che Leo viene tritato nella seconda frazione 1:20:50 per Andrea, 1:34:38 per Leo.
In stato di grazia il presidente non si accontenta, cambia in T2 in modo superbo, 52 secondi, rifilando altro distacco al malcapitato e incredibilmente aggiunge il carico da novanta anche a piedi, 51:14 per Andrea, 54:31 per Leo.
Andrea voto 8, chiude 10 di categoria 62esimo assoluto.
Leo voto 4, non abbiamo notizie dal campo di gara, probabilmente si è trattato della più classica giornata no, ad ogni modo prende minuti dal suo riferimento ovunque, anche sotto la doccia e al pasta party, troppo brutto per essere vero.
La redazione
da Ermes Meloni | Ago 24, 2015 | DT del Lunedì
DT del Lunedì 24/08/2015
Campionati italiani di medio Lovere
Appuntamento importante in una domenica uggiosa, il campionato Italiano di Medio quest’anno è il 70.3 di Lovere, e due portacolori con diverse ambizioni si schierano al via, DT89 c’è!!!
Per Fabio alias Viking è la gara dell’anno, quella cerchiata con il circoletto rosso sul calendario, quella per la quale ha finalizzato la sua preparazione quest’anno.
Per Massimino invece è un regalo, come lui stesso ci confida, dopo un anno tribolato l’unico intento è finirla possibilmente divertendosi.
Le premesse al via erano ottime, Fabio aveva dichiarato: “speriamo di finirla”, vero mantra portafortuna, Massimino era riuscito ad allenarsi per 3 settimane consecutive senza cadere in problemi fisici, praticamente un miracolo in questo 2015.
Fabio arrivava da Arona, dove aveva scaldato i muscoli in vista dell’appuntamento, e quello messo in mostra era un motore terrificante, andate a rileggervi la prestazione monstre del DT Del Lunedì del 27/07/2015.
Massimino arrivava dall’ennesimo episodio sfortunato, l’Olimpico di Iseo, che gli era cosato una rovinosa caduta in bici, e costretto ad una gara in sofferenza.
Così il nostro Viking carico al punto giusto era pronto ad aggredire la corsa, Massimino a non farsi male e divertirsi, e se il primo si era attrezzato per gestire ogni aspetto della gara, zone cambio, alimentazione, watt e battiti cardiaci da esprimere, il secondo cambiava totalmente la sua routine per assicurarsi il suo obbiettivo: finire e divertirsi, infatti a differenza del solito Massimino per la prima volta si portava in bici il kit di attrezzi in caso di foratura, oppure tre paia di calze da mettersi per le vesciche, o ancora una inusuale scorta di viveri, per lui che mangia sempre pochissimo anche nei 70.3.
Pronti via è battaglia, grande prestazione per Massimino che in 30:55 esce forte dall’acqua, subito dietro Fabio in 32:09.
In T1 volano entrambi e si mettono a randellare in bici.
Fabio nei primi km sfodera il potenziale in bici recupera posizioni e rientra su Massimino, vanno via assieme, rispettando il no-draf sino alla prima salita, li saggiamente Massimino decide di gestire visto la sua breve preparazione in linea con il suo obbiettivo, il Viking accelera non è programmato per rallentare ma per fare selezione.
Verso 2/3 della gara, all’inizio della seconda salita, la più dura, quando era in ottima posizione e pienamente in gara di gambe e di testa, Fabio scivola e cade, allunga la mano per cambiare sulle prolunghe mentre era in piedi in fase di rilancio, errore, perde il manubrio gli mancano gli appoggi e vola per terra picchiando il ginocchio.
Una distrazione, un attimo fatale, che gli costa la gara tanto minuziosamente preparata, li per li si rialza, si ritrova dolorante ma soprattutto con il deragliatore che non scala sugli ultimi rapporti, 5km di ascesa con pendenze importanti e al massimo a disposizione un 39X21 come rapporto agile, e 39X21 spingerà per tutti i km di salita, a 40 RPM sbuffando e tirando con la schiena, sino a toccare wattaggi non previsti nella sua programmazione e inevitabilmente consumandosi le gambe.
All’arrivo in T2, nonostante tutto questo, il tempo è spettacolare, 2:34:36, tempo che valeva tra i primi 20 assoluti, Massimino chiude con l’82esimo tempo di frazione in 2:41:15, e molto felice, tutto è filato liscio, niente cadute ne forature, immaginiamo cosa gli sia passato per la testa quando ha visto parecchia gente cadere in discesa sull’asfalto bagnato, oggi però la sfiga non l’ha perso di mira.
Sempre cambi velocissimi per entrambi in T2 e via a piedi, purtroppo per Fabio saranno gli ultimi 6km della sua gara, 6km che gira a 3:59 min/km, come fece ad Arona per tutta la mezza, ma questa volta è segnato, soffre, il ginocchio gli fa male, la schiena anche, le motivazioni minate dalla caduta, così decide per il ritiro, ha problemi a quel ginocchio e non è il caso di sollecitarlo rischiando un lungo stop.
Massimino invece corre, come al suo solito, forte, risultati alla mano meno forte del suo solito, ma a corto di preparazione, con solo 3 settimane di allenamento 1:28:53, 53esimo tempo assoluto nella mezza con qualche vescica ai piedi negli ultimi km che lo rallentano, è oggettivamente andare forte, chiude 52esimo assoluto QUARTO di categoria M2, grandissimo, si è fatto il regalone che sperava.
Grandi ragazzi, orgogliosi di voi.
La redazione
da Ermes Meloni | Ago 12, 2015 | DT del Lunedì
DT del Lunedì 10/08/2015
E dopo il grande Enrico che ci ha fatto sognare ai campionati europei di IM, un duo replica le emozioni agli europei di IM70.3, della serie: Agli appuntamenti importanti DT89 c’è!
IRONMAN 70.3 European Championship, Wiesbaden
L’obbiettivo era di quelli ambiziosi, il capitano del 154° gruppo stormo Ghedi sfruttava una possibilità messagli a disposizione della sua condizione di militare, erano infatti presenti a Wiesbaden ben 3 slot per il mondiale IM per i primi 3 militari, ed ovviamente essendo abituato a volare alto, Daniele puntava al bersaglio grosso: KONA!
Con una preparazione raffazzonata in fretta e furia, disturbata per non dire rovinata dal nuovo status estivo del capitano, che viene soprannominato dai viver BlueTornado (nome più brutto non potevano inventarsi i compari IMHO), status che lo vede re incontrastato del Coco Beach estate 2015 in ogni serata, surclassando per ore piccole e bevute l’ex viver BellaVita.
Ciò nonostante l’atleta c’è, finche non si tratta di nuotare, quindi il ragazzo dopo qualche Serle e Maddalena si schiera per andare a tutta.
Ed infatti parte a tutta, nella sua testa, nella pratica, parte male, con la nuova procedura di ingresso in acqua a mini batterie messa in atto dall’organizzazione Ironman, dichiara un tempo ambizioso fuori dalla sua portata (30 minuti), e pochi metri dopo si ritrova picchiato e affogato dall’orda alle sue spalle, riemerge dall’amata prima frazione dopo 39:48.
Ad ogni modo nessun problema, Daniele è un militare, sa gestire le difficoltà ed è soprattutto realista, quindi era consapevole che appena uscito dall’acqua lo attendeva una gara tutta rincorsa grinta e cuore.
Infatti decide di prendersi un mojito in T1, giusto per darsi la carica come nei sabati sera sulla pista da ballo, o perlomeno crediamo abbia preso un moijto, altrimenti non ci spieghiamo i 6:30 in zona cambio per uno che deve rincorrere.
A questo punto è 140esimo di categoria e 889vesimo assoluto, i compagni di squadra che lo seguono con il cellulare durante le ScorzeRuvide del domenica mattina si chiedono se si stia risparmiando per la domenica sera in tedeschia, ho sentito uno domandare: “esiste un Coco Beach anche in Germania?”.
Mai dare per morto un pilota di caccia, soprattutto se soprannominato BlueTornado (mamma miaaaa), l’aereoplanino-celestino prende piano piano quota ed inizia a martellare una consistente frazione bike, con 1500mt di dislivello, su asfalto bagnato, purtroppo ancora l’elemento “acqua” manda in crisi il nostro eroe, che alla velocità è abituato e si butta senza ritegno in picchiata sulla umida discesa, riuscendo a toccare 87.6 km/h (come da foto direttamente dal suo Garmin).
Peccato però che in una curva alla fine di una discesa vede delle balle di fieno, e si chiede, povero tapiano, il motivo per il quale fossero sistemate li, 5 secondi dopo ci atterrerà dentro.
Fortunatamente si rialza senza conseguenze, ciuccia un gel alla vodka e riparte a razzo in una prestazione in crescendo.
Marca 3:43h in sella a 30.4 di media, ottima ricordando i 1500mt di dislivello e la pioggia, infatti recupera tantissime posizioni, transitano 83esimo di categoria e 465esimo assoluto.
Questa volta è “cuore” veramente, basta bighellonare, vola in T2 (1:29) e parte a piedi con la bava alla bocca, grandissima la frazione dove in vari 1000 per tutti i 21km va spesso sotto i 4min/km.
Chiude 39evisimo di categoria e 285esimo assoluto.
Ma soprattutto chiude SESTO tra i 37 militari al via, a 11 secondi dal quinto e a circa 10 minuti dal terzo che vale il pass per Kona.
Peccato perchè 4 minuti poteva benissimo recuperarli lasciando stare il moijto in T1, gli altri 6 andando in piscina invece che all’aperitivo serale.
Ad ogni modo la prova è super ed infatti arriva il pass per il modiale IM 70.3 in Australia.
Dopo la gara dichiara:
“Sono stra contento: nuoto in 39′, 1500+ in bici con vento e pioggia a 30 di media, a piedi con crisi 1.30h. Maglia DT rotta in t1 (dove tenevo gel e barrette) con 1-2′ persi a sistemare, volo da comica in bici sulle balle di fieno. Però slot per il mondiale 70.3 presa. Prossimo obiettivo sverniciarti a Forte!”
Scommetto che dopo questa recensione sarai anche più motivato sul tuo prossimo obbiettivo, ad ogni modo mi sento di dichiarare:
“Se mi svernicia uno che si fa chiamare BlueTornado per favore giustiziatemi!”.
Daniele Voto 10
Ma Dany non era l’unico ai nastri di partenza, anche il nostro nuovo compagno di squadra Bartolomeo si schiera coraggiosamente al via, qualcuno deve spiegargli però che fermarsi a dare baci alle ragazze o tirare bicchieri d’acqua ai ristori, sempre alle ragazze, non fa parte del 70.3, ad ogni modo esperienza vissuta con grande allegria da vero viver che chiude in 5.45h al suo primo medio.
Bartolomeo Voto 10
Con affetto aspettando BlueTornado (non riesco a smettere di ridere) allo sprint di Forte dei Marmi, un saluto.
Ops… forse Dany intendevi il 70.3 al Forte Village?
La redazione