Quattro moschettieri in gara agli italiani a difendere i colori sociali per il gran finale di stagione.
Campionati Italiani Assoluti Sprint – Lignano
Lorenzo Giovannozzi
Stagione super entusiasmante per l’ex atleta di cristallo, con l’età arriva l’esperienza e pare che il Lorenz 2.0 abbia imparato a gestirsi, dal pregevole esordio, dove non era affatto andato piano a Maggio all’Olimpico di Spesiano di Lovadina, è stato un crescendo di prestazioni, sino al botto finale, dove massacra la regola del pettorale, e non in una gara qualsiasi ma agli Italiani dove la concorrenza è più che mai agguerrita, parte con il 537 e vola a chiudere primo dei nostri alla posizione 381.
Voto: 10 Soprattutto alla stagione da incorniciare.
Matteo Romani
Un altro che massacra la regola del pettorale, da 622o disperso nelle infinite retrovie delle batterie secondarie, risale come un salmone con un ottima prova sino alla 434a posizione finale, Matteo è migliorato in tutto quest’anno infilando prestazioni convincenti per tutta la stagione, ed in qualche occasione ha pure regalato picchi di performance sublimi dove si è tolto lo sfizio di sverniciare veri e propri mostri sacri.
Voto: 9 Atteso ad un 2018 da prime posizioni
Guido Damiani
2017 da desaparecidos per il nostro T2Man, dopo l’esordio presto in stagione al gelato sprint di Manerba, sparisce dai radar, per tornare in gara solo a Luglio a Ledro, si pensava che da li in avanti ingranasse ed invece si ecclissa sino al gran finale degli Italiani, va così, la ruggine di mesi di inattività si fa sentire anche in uno sprint, nota comune delle sue 3 gare stagionali sono i miglioramenti nel nuoto, era il più quotato dei nostri al via con il pettorale 452, ma come un gambero è l’unico ahinoi che non migliora.
Voto: 6 Tornerà nel 2018?
Massimiliano Rovatti
E finalmente Max, per una volta non è con la radiolina in mano a correre dietro alle esigenze degli atleti, ma è un atleta che corre dietro agli altri atleti avversari, buona la prova, parte con il 773 e risale sino al 626, tutto sommato anche se ha potuto gareggiare poco qualche sfizio se l’è levato, 2017 da incorniciare con la perla in Portugal.
Voto: 7 come 70.3
Campionati Italiani Assoluti Coppa Crono – Lignano
Dal nostro inviato Lorenz il racconto dell’unica squadra al via tra le migliori squadre di triathlon italiane.
All’appello del Lorenz per la Coppa Crono del Campionati Italiani, ormai pilastro della stagione, rispondono con entusiasmo il giovane Matteo, i big Andrea e Max ed il fantasioso Gas, che però preso dai rimorsi e dai sensi di colpa, all’ultimo abdica ed al suo posto viene inserito l’ottimo Guido.
Lo squadrone appare subito affiatato ed ormai l’esperienza degli anni scorsi incide positivamente sulla pianificazione della gara.
Per la prima volta si parte compatti in acqua tirati dal giovane Matteo e magicamente si esce tutti insieme, segno che lo spirito di squadra è potente.
Nella frazione di bici salgono in cattedra Polpaccio Andrea e Coscia Guido che tirano il gruppo dove i ragazzi del ’69 (Lorenz e Max) seguono a ruota e Pisellino Matteo chiude un po’ affaticato.
Dalla T2 esce uno scatenato Lorenz subito richiamato all’ordine per poter mantenere il gruppo compatto, ma Polpaccio Andrea si attarda a causa del grande sforzo profuso in bici.
Il quartetto procede compatto ma dopo il primo giro di boa, il suo compagno di arto Coscia Guido propone la cosa migliore che mai si sia sentita in una gara di triathlon a squadre: aspettare l’attardato ed arrivare tutti insieme.
Polpaccio Andrea viene così reinserito nel gruppo e sospinto dai compagni che con gratitudine cercano di restituirgli in parte i favori ricevuti in bici.
Un bel gruppo compatto giunge al traguardo tenendosi per mano in modo commuovente, ma le facce stanche e soddisfatte indicano il grande impegno con cui si è battuto nelle tre discipline.
Ancora una bella esperienza in cui lo spirito di squadra ha prevalso sulle individualità, creando veri legami che solo lottare per un obiettivo comune può cementare.
Un solo messaggio per chi non c’era, pensateci bene l’anno prossimo prima di perdervi un’esperienza del genere!!!
Iniziamo a raccontarvi il weekend dalla sfida più estrema
Challenge 70.3 Iceland
Ervin Cinti
Tema principale da settimane alla trasmissione “Chi l’ha visto” stagione 2017, riappare che neanche te lo aspetti al 66° parallelo nord in Iceland, già il nome Iceland dice tutto, terra dei ghiacci.
Non so se vi rendente conto dove viene avvistato, stiamo parlando del circolo polare artico, uno dei cinque principali paralleli indicati sulle carte geografiche, il punto più meridionale di latitudine in cui sia possibile vedere il sole di mezzanotte a nord dell’equatore, il confine meridionale del giorno continuativo al solstizio di giugno e il perenne crepuscolo artico al solstizio di dicembre.
Stiamo parlando della fine del mondo, come Ushuaia lo è per l’emisfero Australe, così Reykjavík lo è per quello Boreale. Li sospesi tra la notte perenne e le luci del giorno risorge il triathleta Cinti, sicuramente non muore, ed non era scontato a quelle temperature, nelle “fredde” acque glaciali piazza un 25:15 in un nuoto più corto dei 1900mt previsti, proprio per le condizioni estreme, il nuoto in acque fredde vicino ai 12° può essere mortale, domenica la colonnina di mercurio segnava 10.5°.
Ci ha messo una T1 da 10 minuti, impiegando ogni secondo per scaldarsi dove lo immaginiamo accanto ad una stufetta prima di lanciarsi nei 90km di paesaggi sconfinati ai confini del mondo con la neve a bordo strada e spazzati dal vento gelido che domenica toccava anche i 40 kns.
Ciò nonostante vola a quasi 30Km/h di media e in 3:10h completa la frazione che resterà per sempre nella sua memoria.
Segue una T2 molto più veloce della prima, ormai il ragazzo è caldo e nessuno lo può fermare, scarpe da run ai piedi macina i 21km che lo sperano dal diventare il primo finisher della DT89 in un 70.3 estremo, la prova di run è sontuosa 1:40 in mezza, tanti di noi non corrono quel tempo in una mezza a secco, lui stesso non aveva mai corso così forte in un 70.3, ma domenica era invincibile e tutto gli riesce.
Voto: 10 Ervin Padre Triathleta è di una categoria superiore al Jackie e Mister Hyde del 2016, STREPITOSO.
Campionato Italiano Triathlon Cross Country
Da una prova estrema ai confini del mondo passiamo al triathlon off road.
Matteo Aperio
Torna in gara Matteo dopo l’ottima prova di Iseo, a differenza del lago Lombardo dove la muta fu facoltativa, nel laghetto Veneto viene vietata, così la frazione risulta un filo più lenta al passo di 1:50.
Nella seconda frazione viene penalizzato, la mtb che è una sua specialità si rivela disegnata su un tracciato per stradisti, due salite da 5 minuti in asfalto e discese ridicole.
La prestazione è ottima ma non gli permette il recupero mostrato per esempio al Lago Moro o l’anno precedente. Ad ogni modo corre benissimo e sul tempo finale chiude 13 minuti meno del 2016 anche se ad onor di cronaca con una frazione bike con una salita in meno e 1km più corta.
Voto: 9 Miglioramenti costanti.
Alessandro Cristini
Gran gara anche per Ale, molto solido in tutte e 3 le frazioni, dall’inizio alla fine veleggia intorno alla 55a posizione assoluta finale che varcata la linea d’arrivo conquista.
52o fuori dall’acqua, firma la 55a prestazione assoluta in bici e la 63a a piedi, insomma tiene alla grande anche alla fine dove di solito tende un filo a calare.
Voto: 8 Consistente
Triathlon Sprint Silca Cup
A Farra D’Alpago il giorno dopo gli italiani off road va in scena anche uno sprint.
Roberto Fracca
Torna in gara anche il giovane Virgulto dopo il garone di Iseo, e piazza un’altra super prestazione, finisce TERZO di categoria S3 e 21o assoluto, analizziamo la prestazione guardando il suo podio, sul gradino più alto sale Alberto Casadei (11o assoluto), che gli rifila meno di 1′ a nuoto, meno di 1′ in bici e 1:30 a piedi, insomma contiene i distacchi alla grande con una prova solida rispetto all’eccellenza, il secondo S3 Andrea De Stales (17o assoluto) esce dalla T2 attardato di 7″ rispetto al nostro, per infilzarlo di un minutino in terza frazione.
Voto: 9 per arrivare nell’olimpo bisogna levare 1′ a piedi.
Dino Dai Pra’
New entry in DT89, esordio per Dino, che si svela con una super prestazione, il nuovo atleta si rivela con qualche problemino in acqua 14:56, ma poi recupera alla grande avversari su avversari, ottima la bici in 33:44, ma strepitosa è la corsa in 19:54, insomma grande esordio per questo M2 che si mette subito in luce.
Voto: 9 Chi ben comincia…
Franco Dai Prà
Ed insieme a Dino esordio anche per Franco, i problemi a nuoto sono gli stessi, 14:53, avranno nuotato mano nella mano? Con 33:38 poi in bici fa meglio anche di Dino, ed escono dalla T2 assieme, qui però questo nuovo M3 cederà il passo al più giovane ma resta una gran prova.
Voto: 9 Si va in coppia
Triathlon Sprint Madonna di Campiglio
Lorenzo Giovannozzi
Nell’anno della rinascita il Lorenz si ricorda di un conto in sospeso e quindi torna nella ‘sua’ Madonna di Campiglio a vendicare la pessima figura rimediata l’anno scorso quando ha dovuto alzare bandiera bianca dopo solo 100m di nuoto, trascinato fuori dall’assistenza.
Si parte con una frazione di nuoto su un percorso a ‘pettine’ con inversioni ad ‘U’ sulle boe, leggi ‘botte da orbi’. L’acqua fredda e l’altitudine mettono a dura prova anche i nuotatori più esperti, ma il Lorenz resiste ai suoi demoni ed esce con dignità dall’acqua.
Poi si prosegue su un percorso multi(ssimi) lap (7) con continui strappi e salite su cui per l’organizzazione non è stato eliminare i dissuasori: attenzione a mille per i continui salti.
Poi via con una corsa molto suggestiva tra il parco ed il centro di ben 5750m.
Finisce 52 su 180, non ribadendo le ultime eccellenti prestazioni, ma con la consapevolezza di una raggiunta solidità in una gara in cui il rank non era la priorità. Vendetta compiuta.
Voto: 8 Giocava in casa.
Fabio Zampieri
Anche uno degli ultimi viver della squadra in gara a in quel di Campiglio, ovviamente chi poteva essere se non il Fabione nazionale, che passa dal mare di Senigallia alla località chic di montagna con la naturalezza che solo un buon gustaio come lui dispone, la gara come sempre è un optional, l’importante è esserci.
Voto: 7 Ma perchè ti han segnato M1 ora menti sull’età anche ai giudici oltre che con le donne?
Triathlon Sprint Monte Isola
E per finire ecco che domenica va in scena la prima edizione della gara di Monte Isola.
Giulio Roman
Torna in gara Giulio dopo Sirmione, ed è una versione 2.0 se non altro perchè è diventato doppiamente padre (congratulazioni!), ci racconta la gara:
“Molto bella . Ma non per passisti. Salita infermale con discesa molto tecnica e passaggio in 2 paesini su ciottolato e curva a gomito da fare 3 volte.
Organizzata bene. Con trasporti da e per Montisola con le bici da Sulzano. Nuoto molto bello con traversata Sulzano Montisola.
Corsa impegnativa, 1 lap ma con 1.5 km di salita con 50m da paura. Tanti camminavano.
Se resta cosi è molto bella a chi piace il genere, io preferisco le lunghe praterie del Tennessee”.
Voto: 8 Ottima prova dal commento si capisce quale sarà il suo appuntamento del 2017.
Alessandro Gazzoldi
Esordio stagionale per Ale, il quale litiga decisamente con la prima frazione, 21:49 per completare una frazione per nulla semplice e un pò più lunga dei 750 previsti, da li in avanti è in discesa e si mette a recuperare posizioni, buoni in bici e ancor meglio a piedi.
Voto: 7 Partiva con il 118 arriva 67o
Giovanni Pajola
Dopo l’Xgardaman torna in gara anche Giovanni, meglio di Ale in acqua, poi conduce una gara simile al compagno, ovvero in progressione, meglio in seconda frazione per dare il meglio alla fine in terza.
Voto: 7 #tuttiapeschiera
Mare agitato in quel di Senigallia nel weekend appena trascorso, il sabato va in scena regolarmente tra le onde l’Olimpico in programma, però le condizioni già difficili peggiorano e la domenica lo Sprint viene sostituito da un duathlon atipico, ma nessuno si sottrae al compito di racimolare punti per le Series.
Santini Trio Senigallia Olimpico e Duathlon Sprint
Andiamo a vedere cosa è successo nell’olimpico e partiamo dalle donne:
Beatrice Barba
Quanto mancano le prestazioni di Bibi nelle Series? Tanto, perchè quando c’è si sente, nell’olimpico è il DT che fa più punti con il suo super 8o posto assoluto nonché PRIMO di categoria S3.
Che sia lago piatto o mare con onda poco cambia, in T1 è sempre tra le primissime, ma novità di quest’anno in bici mena che è un piacere, perso il primissimo gruppetto va in modalità no draft per tutta la gara e non si scompone, sarà il 7o tempo assoluto in bici, per poi tenere con i denti a piedi.
Voto: 10 Grande prestazione.
Sara Zardo
Esordio olimpico per Sara, nessun problema, Senigallia gli porta fortuna, l’anno scorso fu esordio ufficiale nel mondo del triathlon su distanza sprint, sceglie la stessa location per portare a casa il doppio della distanza, come 365gg prima finisce in gloria, stesso gradino del podio, TERZA di categoria S3, prova in crescendo, 26a prestazione assoluta a nuoto e che nuoto tra le onde. In bici poi a differenza di Ledro in salita non si scompone e piazza il 19o tempo assoluto. Ma è a piedi dove completa la rimonta con un strepitoso 46′ che vale la 10a prestazione di corsa assoluta e si guadagna il 17o posto finale.
Voto: 10 Se al primo posto di punti portati alle Series c’è Enrico, al secondo c’è Sara.
Pastore Enrico
Il Capitano è tornato, solo 6 giorni dopo la prova incolore (per lui) di Iseo, piazza un garone tra le onde del mare, il sabato è veramente spettacolare, 13a prestazione assoluta a nuoto, dove alla prima boa era assieme a gente che è andata all’olimpiade, grazie alla bravura di andare in boa più dritto rispetto al drappello di professionisti in acqua davanti a lui.
Poi non si accontenta e firma l’8o tempo assoluto in bici e il 14o assoluto a piedi, il tempo finale fa paura, 12o assoluto SECONDO di categoria.
La domenica la danza non cambia, i ritmi restano forsennati, la gara solida, corre le 2 frazioni con la 20a e 19a prestazione assoluta e pedala con la 12a prestazione assoluta.
2923 punti portati alle Series senza quelli della crono, il 17% del totale ed è purtroppo mancato a Sirmione, il Capitano c’è.
Voto: 10 Macchina da guerra.
Ermes Meloni
Combo anche per il podopirla, numericamente meglio la domenica del sabato, 5o di categoria senza il nuoto contro 8o di categoria nel triathlon, però analizzando l’andamento della gara sabato piazza una buona prova, a nuoto esce fortissimo sotto i 23′, in bici la prova generale viene un pò compromessa perchè si trova in un buco fuori dall’acqua e praticamente pedala con il compagno Roby, sulla salita però lo stacca e da li all’arrivo se la spinge in no draft mode, poco male anche la corsa tiene dopo i disastri di Iseo.
La domenica invece dimostra che i pochi km appannano la terza frazione in gare sopra le 2h ma in gare brevi può spingere senza paura di saltare, pochi secondi (27″) da Enrico nei 2.6k iniziali, e poco più di un 1′ nei 5.2k finali, il podopirla sul breve c’è, 1550 punti nelle Series con le gare singole, circa il 10% del bottino totale.
Voto: 8 Weekend positivo.
Roberto Russo
Eccolo un’altro DT che con cuore non si sottrae al double per macinare punti nelle Series, il ragazzo è carico a molla, allo sparo sabato entra in acqua come una furia, dopo 100mt di corsa con l’acqua alle ginocchia assieme ai migliori mette la capa sotto e inizia a menare, 22:19 rifila 35″ di distacco al podopirla, poi però si perde un attimo in T1 e questo glie ne recupera 20″ nel balletto di chi si sfila la muta più velocemente, così si ritrovano in bici assieme, e per fortuna del podopirla, perchè sui primi km di falsopiano in salita è il ragazzo che mena e tiene alta l’andatura, peccato che ai piedi della salita si stacca e incrina la prestazione sino a quel punto ottima. Domenica invece è un filo sotto tono, sarà che parte in seconda batteria per un errore nell’iscrizione e la cosa lo demotiva, si ritrova costretto ad un gruppo bici più lento del potenziale, poco male una volta raggiunto Romani partito in prima batteria lo aiuta da buon compagno di squadra e arrivano assieme.
Voto: 7 Lo davamo in forma a Senigallia ci aspettavamo la prestazione da lode… arriverà…
Matteo Romani
Il quarto moschettiere che battaglia nella doppietta Olimpico-Sprint è un gradissimo Matteo, orfano del mentore Got getta il cuore oltre l’ostacolo e per la prima volta testa sulla sua pelle 2 gare consecutive, ricordiamo che Matteo si sta misurando su distanza Olimpica solo da quest’anno, e il test per ora è ancora un pò severo per lui, nuoto bene e così la corsa, la frazione su cui deve lavorare è la bici, infatti abbiamo la 142a prestazione a nuoto e la 117a a piedi, ma siamo sulla 300a prestazione in bici, ovvero 1 su 2 in gara pedalano più forte di lui, assolutamente inaccettabile con il buon livello mostrato nelle altre due frazioni. La domenica mattina alla sveglia capisce cosa vuol dire gareggiare due giorni di fila, non è semplice ma stringe i denti, parte pianino con una prima frazione podistica decisamente lenta, poi si stabilizza e chiude in crescendo.
Voto: 8 Esperienza accumulata e test sulla tenuta atletica superato brillantemente.
Adriano Bazzoli
C’è bisogno di punti e da buon presidente Adriano non si sottrae e si organizza all’ultimo per la trasferta. Si testa su distanza Olimpica, benino il nuoto, ottima la bici al livello del ben più giovane Matteo che in teoria era di molto avvantaggiato su un percorso così muscolare, ma la frazione migliore è quella run, alla fine il tempo è buono e così la posizione in classifica.
Voto: 8 Presidente in prima linea per la causa Series.
Carlo Bellotti
Se c’è il Pres c’è anche Carlo, che segue sempre l’amico, l’olimpico di Senigalia è un percorso duro, sicuramente più impegnativo di Sirmione, infatti tutti da Enrico in giù registrano tempi finali superiori a quelli timbrati sul Garda, tutti tranne uno, Carlo, il quale con un ottima prova impiega secondo più secondo meno pressoché lo stesso tempo per completare i due olimpici.
Voto: 8 Ultimo sforzo per Peschiera.
Un occhio ai partecipanti del solo duathlon domenicale
Ilario Antonioli
Ecco Ilario che dopo lo sprint di esordio a Milano torna in gara su distanza Sprint, e se ha Milano aveva litigato con la prima frazione, a Senigallia gli agevolano il compito, via il nuoto e dentro una frazione di corsa, non poteva chiedere di meglio, ed infatti si piazza sulla starting line della seconda batteria più agguerrito come mai, 9:34 dopo sta inforcando la bici, ottimo anche in bici 36:24, ritmo indiavolato anche nel 5000 finale 20:13.
Voto: 8 S2 che cresce bene.
Marco Valentino Bonatti
Può un M3 peccare di inesperienza? Se si chiama Marco Beep Beep Bonatti si, vince il premio di miglior scattista DT89 del 2017, parte la sirena e lui allarga i gomiti e scatta come se non ci fosse un domani, come se non ci fossero 2500mt da correre ma solo 250mt, corre forte, a tutta, corre con il diavolo dietro, corre sino al primo 1000 che passa in 3:20, poi l’acido lattico lo mummifica, può uno che gira così il primo 1000, chiudere poi in 10:01? Si può, è il tipico andamento del podopirla e per tanto tanto cuore lo amiamo incondizionatamente, nonostante la scelleratezza vola in bici in 36:45, poi però purtroppo cede nel finale con un 5000 in 22:06.
Voto: 7 la media tra Cuore 10 e Gestione gara 4
Gianluca Gabriele
Gestione esperta invece quella di Gianluca, 3 frazioni attorno alla 200a prestazione assoluta per la 194a posizione finale, bene dall’inizio alla fine. Ottima prova con punti vitali per le Series.
Voto: 7 Arruolatissimo per Peschiera
Marco Boschini
Per BriochesMan la trasformazione in triathleta è completata il problema è che la versione 1.0 del Boschini palesa problemini nella frazione di corsa, tanto funzionano bene le brioches come integratore in bici, spettacolare il 37:59 in seconda frazione, tanto lo appesantiscono durante la corsa, nei primi 2,5km porta a casa la pelle, ma nei 5000 finale ci resta secco.
Voto: 6 1/2 La media tra la bici 8 e la corsa 5
Marco Zampieri
Ottima prova di Marco, 2 frazioni di corsa gestite in modo solido e allo stesso livello senza cali sul finale, nella frazione centrale invece piazza una bella accellerata, 38:44 è un ottimo tempo partendo nelle batterie di retrovia.
Voto: 8 Avanti così.
Fabrizio Pitacco
Esordio per Fabrizio, carico a molla era pronto ad affrontare impavido il mare in burrasca, solo gli organizzatori lo limitano e lo costringono al duathlon, lui non fa una piega, parte con il pettorale 351 arriva 274o assoluto, insomma il suo lo fa e anche bene!
Voto: 8 Ottimo esordio.
Sebastiano Mazzi
Seba è un pò che fatica ad allenarsi per vari impegni, la poca preparazione si vede, ma lui tiene botta, la gara è equilibrata, tiene il gas aperto quel filo più forte del suo compagno Fabio e porta a casa il risultato.
Voto: 7 Hai 2 mesi per preparare un bel double per Peschiera.
Fabio Zampieri
Chiude la combriccola Fabio, ma se non ci fosse andrebbe inventato, probabilmente era più impegnato a guardare le donne che lo passavano partite in ultima batteria che a impegnarsi per arrivare più avanti possibile, poco importa sicuro si è molto divertito.
Voto: 7 Primo a far festa.
Sabato in una bellissima serata di Luglio si consuma la goliardica staffetta “atipica” sociale, chi ha vinto non ha importanza, l’importante è stato stare tutti insieme.
Campionati Italiani Age Group No Draf Iseo
Enrico Pastore
Dopo 2 anni anche Enrico torna sulla terra, intendiamoci, pure nella giornata storta è il più forte di tutti, però dopo tanto tempo firma una prestazione normale e non super come il suo solito.
Oggettivamente definire normale il 12o tempo assoluto a nuoto ad un campionato italiano a 1′ minuto dal migliore è follia pura, così come 1:19:53 in bici a quasi 30km/h di media è decisamente migliore di una prestazione normale, ma è nei pressi della T2 che perde la testa, una parola di troppo lo deconcentra, arriva tra pensieri imbambolato alla fine della bici senza essersi neppure tolto le scarpe, accortosi troppo tardi scende scarpe ai piedi e si ritrova nella corsia sbagliata vagheggiando per la zona cambio in cerca del suo posto.
Sarà il colpo definitivo, emotivamente stacca, si spegne la luce, corre fortissimo ugualmente 38:15 ma sicuramente almeno un 1′ più lento di quello che avrebbe fatto da motivato.
Voto: 8 La prestazione resta buona 38o assoluto agli italiani.
Roberto Fracca
Il giovane Virgulto spreca l’occasione della vita, quando mai gli ricapita di poter contare su una giornata storta del Capitano, prego ripassare tra 2 anni almeno, così finisce con una super gara 33 secondi dietro quello che è il suo riferimento, forse complice una settimana difficile dove un unghia incarnita per via di una caduta intenzionale in bici (non voleva fare la ripetuta successiva a piedi), l’ha debilitato quel pizzico da non fargli fare il passetto decisivo. P.S. Bici strepitosa 1:18:37.
Voto: 8 Come Enrico 7o nella sua categoria S3 agli italiani.
Matteo Aperio
Balza in testa alla classifica della “Piangina Cup 2017” Matteo Lazzaro Aperio, che moribondo sabato sera si sottrae alla gara sociale con le scuse più ignobili, finge anche uno svenimento, riesce a fare peggio di Fracca con i suoi graffi da caduta dal letto che perlomeno non si sottrae alla scampagnata sociale. Dopo aver lasciato la splendida festa DT89 trascinando per qualche metro la gamba destra e poi per qualche altro metro quella sinistra, magicamente la notte lo risuscita, non è ancora sorto il sole che lui è già a Iseo con Cristini ad aiutare quelli di Ecorace a montare la zona cambio, il piangina una volta raggiunto ore dopo sul campo di gara continua con la manfrina del: “stamattina dovevo stare nel letto”.
Il resto è storia, BOOM, 3 frazioni spettacolari.
Voto: 9 Pinocchio.
Daniele Lanza
Daniele dopo aver messo dietro a Sirmione per la prima volta Giulio non vedeva l’ora di piazzare la X anche sul podopirla, della serie: “amo i miei compagni di squadra”.
Si risparmia subdolamente il sabato sera alla gara sociale restando immobile eccezion fatta per lo sfregarsi le zampette mentre osserva il podopirla pregustando l’assalto del giorno seguente, a Iseo parte 4′ prima dell’avversario ma esce 20″ dietro, con il nuoto non ci siamo ancora, ma una volta raggiunto a metà della prima salita invece di salire costante, visto che il compagno si era accodato, prova in tutti i modi a scrollarselo con scatti e contro scatti dalla ruota, epico il momento in cui alla fine dell’ascesa nel vedere il podopirla in direzione rifornimento si butta dall’altra parte della strada, scala un dente e scatta fuori sella a tutta gridando: “dai amico andiamo in T2 assieme”. Purtroppo per lui uscirà dalla T2 dietro e si butta mai domo alla rincorsa che si completa al termine del 1km di corsa, sono 4 i minuti di svantaggio a quel punto da recuperare nei 9km scarsi rimanenti, lui ci crede e tiene il gas aperto, ogni qual volta che lo incrocia ai giri di boa gli fa capire un concetto di facile accettazione: “devi morire”, a forza di spingere piazza 37:19 a piedi, tempone strepitoso, e raggiunge meritatissimamente l’obbiettivo.
Voto: 10 Ora la X sulla schiena ce l’ha Aperio.
Ermes Meloni
Come valutiamo la gara del podopirla? Se dalle partecipazioni passate: 2013 2:41h, 2014 2:37h, 2017: 2:31h è un successo, se guardiamo il nuoto è un ottima prestazione a pochissimo da chi gli esce davanti e davanti anche di 1′ ad atleti che solitamente escono con lui, anche in bici va bene facendo -2′ rispetto al personale su questo percorso gara senza spingere a tutta, era consapevole che dopo doveva correre, da questi punti di vista è un ottima prova.
Ma qui viene il problema, la gara non termina in T2, dove scende assieme a un M1 che finirà 4o di categoria, ma finisce all’arrivo dove transita morente al 18o posto di categoria, insomma è un disastro ma lo era stato anche a Sirmione, solo che sul Garda il caldo aveva eliminato la concorrenza, qui invece tutti corrono come lepri e lui dopo le 2h di gara salta miseramente, 2 indizi fanno una prova.
Voto: 6 come la media tra il 9 sino alla T2 e il 3 per la passeggiata a piedi.
Roberto Russo
Eccolo qui il genio del male, l’istigatore, quello che no Iseo è troppo dura, e poi convince mezza squadra ad iscriversi, va dato atto che era il meno attrezzato per questo tipo di tracciato visto il cancello che deve spingere su per la salita, ed è proprio li che si arena la sua gara, dopo il solito ottimo nuoto 23:20, e i primi 20km di pianura che macina sfiorano la media dei 40km/h, infatti dietro ne il podopirla ne il Maggiore a pochi secondi di distanza rientrano. Poi però la strada si inerpica e lui si scioglie, beccandosi oltre i 5′ in frazione dai compagni davanti, ad aggravante non arriva neppure risparmiato in T2 perchè poi non corre neppure bene.
Voto: 6 atteso per una grande prestazione a Senigallia.
Alessandro Cristini
Così così anche la gara di Ale, che dopo la super prova del triathlon Off Road Lago Moroche della settimana scorsa, patisce un po di stanchezza, forse non aveva recuperato come il lazzaro Aperio, o forse non è buona cosa andare ad una gara all’alba quando la tua batteria parte alle 12, sta di fatto che nuota veramente forte 24:17, ma sui pedali da strada non replica l’ottima prova fatta in MTB di 7gg prima, per poi naufragare anche lui nella frazione di corsa.
Voto: 6 Un pò di riposo e via come nuovo.
Bartolomeo Russo
C’è sempre un peggiore di giornata, oggi è senza dubbio Bart, vi chiederete perchè?. Potremmo iniziare a spiegarlo raccontando una frazione natatoria dove riesce nel difficile compito di fare qualche secondo peggio di Lanza, ma la stroncatura arriva per come pedala la seconda frazione, 1:24:45 è un gran tempo su quel percorso, ma è come il Peggiore la mette insieme che ne da la caratura, nei pressi dell’ultima salita di giornata a meno di 1km dallo scollino vede arrivare il podopirla (partito 8′ dopo) ad uno degli ultimi tornati, gli si accende il cervello, da andatura “Sto in vacanza” passa per 500mt alla modalità “Pantani contro Tonkov” senza che ci sia il giro d’Italia in gioco, ovviamente quei 500mt sui pedali gli annebbiano il cervello e riesce pure a farsi staccare in discesa.
Voto: 4 Se fai il fenomeno fallo almeno per 10km.
Cristian Carini
Gara di sofferenza per Cristian, dove se la cava discretamente come suo solito nelle prime due frazioni, ma purtroppo il buon tempo in bici lo paga con gli interessi a piedi dove i 10km finali si trasformano in un calvario.
Voto: 6 Bravo a non mollare.
A quanto pare grande triathlon in Trentino questo weekend.
Ledroman
A differenza di Sirmione, dove purtroppo per la squadra e i punti delle Series la forte compagine femminile era assente in blocco, in blocco compatte invece si presenta a Ledro.
Beatrice Barba
Bibi torna alle gara, dopo aver saltato colpevolmente Sirmione (per i punti delle Series), e torna a dettar legge, 6 assoluta in acqua con un 10:53 che forse non è neppure una delle sue miglior prestazioni, ma è in bici dove si supera, piazza uno strepitoso 39:19, 19o tempo assoluto, in pratica lascia le briciole alle avversarie che devono recuperare su di lei, a piedi invece concede parecchio, si vede che le vacanze hanno lasciato il segno, ma porta a casa il “solito” (per lei) podio firmato con le prime due prestazioni, 17a assoluta TERZA di categoria S3.
Voto: 10- meno come le brioches che gli rifila Marco in vacanza, senza quelle poteva fare meglio, ovvero: “grasso che cola”.
Paola Goldoni
Un’altra certezza è la Paola, che battaglia alla grande anche sulle distanze brevi, nonostante una preparazione votata per le predilette long-distance, 48a assoluta e 4a di categoria dopo il nuoto con 14:53, non si avevano dubbi sul recupero in bici, 38:26 in seconda frazione, 12a prestazione assoluta, che le permette di uscire dalla T2 scarpe ai piedi prima di categoria, da li falcata dopo falcata sicura porta a casa il gradino più alto del podio nella categoria M3
Voto: 10 Certezza assoluta.
Valentina Brighenti
Vale appannata, probabilmente non ha smaltito la scoppola di Sirmione, o il camp estivo per il quale dovremmo fargli una statua di ringraziamento per l’ottimo lavoro con i ragazzi le ha portato via tempo e energie, sta il fatto che sin dalle prime bracciate non è il solito martello, 14:16 per lei è un tempo discreto nulla più, ma il 40:08 in bici certifica che non è lei, si riprende un pò sul finale con una discreta corsa, alla fine chiude 25a assoluta ma sesta di categoria, lei che è abituata a frequentare il podio ci resta un pò troppo lontana.
Voto: 6 1/2, La sua assenza sarà una grave perdita nella tappa di Senigallia.
Sara Zardo
Sara ha iniziato da poco ma ci ha abituato sin da subito bene con grandi prestazioni, quindi inevitabilmente per valutarla l’asticella è subito alta, brava a nuoto e ottima a piedi, lascia però perplessi il 43:59 in bici, 60a prestazione di giornata nella frazione, che stona con l’ottima 25a prestazione assoluta a piedi, forse si è risparmiata un pò troppo.
Voto: 7 Bene 2 su 3.
Silvia Aletto
In gara anche Silvia, che dopo qualche scorza ruvida si schiera al via di uno sprint per nulla semplice, percorsi nervosi sia in bici che a piedi, lei si destreggia come in una qualsiasi domenica mattina tra amici alla lega navale, 1:35 di fatiche ed è finisher con il sorriso.
Voto: 7 Avanti così.
Luisa Lupano
Anche l’inossidabile Lui lascia le amate scorze per una domenica e decide di attaccarsi chip e pettorale in una gara ufficiale, la prestazione è solidissima, 3 frazioni alla pari, 111a in acqua, 112a in bici e 113 a piedi, il problemino della copertina corta la Lui non sà neppure cosa sia.
Voto: 9 Podio SECONDA di categoria M4.
Diamo un occhiata ai maschietti.
Marco Turrina
Turbina è tornato, dopo la bambola nella graticola di Sirmione, il motore gira a pieni regimi nel laghetto di montagna del Trentino, 28o assoluto in acqua, 46o in bici, 259o a piedi, morale sul finire grippa sempre, ed è un peccato con due frazioni così, ma chiude ampiamente davanti a tutti con merito.
Voto: 8 Oltre non riusciamo andare senza un 4:15 di media a piedi.
Guido Damiani
Ehhhhhh finalmenteeeeee: GUIDO! Torna T2Man alle gare, anche se ormai è soprannominato Desaparecido, dopo una puntata su di lui a “Chi l’ha visto?”, appare dal nulla a Ledro, pare fosse nascoto sotto un sasso sulla riva del lago, pronti via e mena in acqua, ed il tempo è buono, il ragazzo si è allenato in inverno, bici non lo scopriamo oggi, 34:38 che vale il 34o tempo di frazione, e a piedi paga probabilmente l’inattività.
Voto: 7 Ben tornato ora non sparire.
Lorenzo Calini
Dopo Romani, che riesce a Simione a mettere dietro il maestro, pure Lorenzo senza rispetto prova il colpaccio su quello che per tutti è un vero riferimento, ma se Matteo svernicia il Got in versione moribondo, Lorenzo ha il grandissimo merito di battere (x 1 miserissimo secondo) una versione ben più performante del vecchietto terribile, dicevamo 1 secondo li separa dopo il nuoto, 13:21 per Lorenzo, 13:22 per Gottardi, quel secondo da li alla fine sarà la differenza tra i due, in mezzo una super prestazione in bici di Lorenzo dove stacca il rivale e una buona prestazione a piedi dove riesce per un battito di ciglia a non farsi passare dal ritorno imperioso del compagno di squadra.
Voto: 8 Lo stesso di Romani quando ha battuto Got.
Stefano Gottardi
Dopo aver zombeggiato per i parcheggi di Sirmione torna una versione competitiva del Gottardi che conosciamo, buono a nuoto, si difende in bici su quello che certamente non è il suo tracciato ideale e che lo avrà portato a spendere parecchio, ma finalmente scarpe ai piedi torna la furia che conosciamo, ed insegna a correre a tutti i compagni di squadra che sono davanti a lui, chiude nelle posizioni di prestigio a lui più consone, TERZO di categoria M4.
Voto: 8 Bastava un metro in più per fare un secondo in meno e ciao Lorenzo.
Lorenzo Giovannozzi
La versione Lorenz2017 continua ad imperversare, ed ogni volta che scende in gara la prestazione è migliore della precedente, il ragazzo è sano e sta bene ed in gara raccoglie i frutti degli allenamenti, come a sirmione la gara e solida nelle tre frazioni tutte fatte bene, buono a nuoto e in bici, ma a piedi riesce a migliorare ulteriormente, 21:02 è ottimo, secondo solo a Gottardi.
Voto: 8 Avanti così dovremo cambiare nome a Swarovski.
Marco Valentino Bonatti
Mhhh prestazione difficile di Marco, era in ferie ok, ma pronti via nuota alla grande, ed ormai non è una novità, la novità è la frazione in bici, che è discreta ma nulla di più, su un tracciato del genere ci si aspettava dalle sue gambe un tempo decisamente diverso, diciamo almeno 2 minuti minimo di meno, che su 20km pesano 2km/h abbondanti di media lasciata per strada, peccato perchè a piedi si difende meglio che nella sua specialità.
Voto: 6 1/2 Appannato.
Marco Boschini
Meno brioches più triathlon, il ragazzo è un fancazzista e lo sappiamo, nuoto ignobile con una fidanzata di tale calibro che non lo riesce a raddrizzare, la cosa super positiva è che la felice coppietta DT89 macina km in bici durante le vacanze, ed infatti, come la Bibi che spara una gran frazione, così BriochesMan vola sulle due ruote, per intenderci a 1′ da Bonatti, poi però quando scende a piedi i grassi saturi si fanno sentire e corre come in foto.
Voto: 7 Quello che non mangia le brioches è quello di destra, trova le differenze.
Triathlon Off Road Lago Moro
Grandissime prestazioni DT nel triathlon off-road con due tra i migliori specialisti della squadra al via.
Matteo Aperio
Un super Matteo sul lago Moro, dove replica il tempo dell’anno scorso con 1km di corsa in più, che sappiamo pesa svariati minuti, il miglioramento è su tutto, dal nuoto con un ottimo passo di 1:44 copre i 1200mt previsti in 20:02, ma è con la seconda frazione che ricama un capolavoro piazzando la 7a prestazione assoluta vola in 1:01:42 i 21km previsti con circa 1200D+, a qual fuori dalla T2 è 3o di categoria, e difende la posizione conquistata con un’ottima frazione podistica al pari della bici è la 7a prestazione assoluta e chiude 9 assoluto e TERZO di categoria S3.
Voto: 10 Prestazione spettacolare.
Alessandro Cristini
Ale non è da meno del compagno di merende, e migliora di 1′ minuto il tempo del 2016, come per Matteo essendoci 1km in più di corsa da il senso di una grande prestazione, a nuoto è spettacolare, rifila 1:30 al compagno e si difende alla grande in bici con la 20a prestazione assoluta, come per Matteo all’uscita della T2 è terzo di categoria, e spinge forte anche a piedi, dove nelle ultime gare solitamente calava, non questa volta, 16 assoluto e TERZO di categoria S4.
Voto: 10 Finalmente è arrivato il meritato podio.
“Sirmione fa rima con emozione”, scrive un DT89, e come dargli torto, anche quest’anno la gara di “casa” regala spettacolo in una giornata caldissima che è un pò tradizione di questa gara.
Oakley TriO Sirmione
Roberto Fracca
Boom! Prestazione super del giovane Virgulto che senza Capitano in gara si prende carico della squadra e traccia la linea da seguire: “menare”.
Prestazione super, parte con il 29 e arriva 12o assoluto TERZO di categoria, e già questo dice tutto, nel 2016 fu 89o assoluto e 12 di categoria, e se a Bardolino l’en plein non era riuscito per una zona cambio, a Sirmione è servito, il Fracca 2017 rifila secondi/minuti al Fracca 2016 in ogni parte della gara, T comprese, una frazione su tutte? Nuoto 2016 25:03, Nuoto 2017 19:42 insieme a Turrina da cui prese minuti nel 2016.
Voto: 10 Per tutti quelli che dicono che a nuoto si migliora lentamente.
Ermes Meloni
Finalmente una prestazione decente del podopirla, dopo la zoppicante nuotata di Milano e quella inguardabile di Bardolino si riscatta con un pregevole, per i suoi standard, 23:22, che gli permette di infilarsi in un buon gruppo di bici e arrivare in T2 nelle zone di classifica dove pascolava l’anno precedente, a differenza dell’anno scorso però non corre ancora e si salva con un buon risultato solo perchè davanti a lui cadono come mosche sfiniti dal caldo, ad ogni modo il nuoto migliore e la corsa peggiore rispetto al 2016 si compensano e finisce per chiudere con lo stesso tempo (+16″) dell’anno precedente.
Voto: 8 Si aspetta la gara con 3 frazioni su 3 fatte bene.
Roberto Russo
Dove eravamo rimasti? Ah si, all’arrivo 2016 e alla scoperta shock di Roberto in ospedale con un braccio rotto, il Roberto2017 è decisamente più fortunato e la vita gli ritorna quanto crudelmente tolto, parte con il pettorale 81, esattamente lo stesso numero che aveva nel 2016, e lui raccoglie tutta la forza che gli è servita nei mesi difficili che ha dovuto affrontare, mesi brutti per la riabilitazione e il dolore, ma anche magnifici per la sua trasformazione in padre.
Questo sabato per 2h dimette i panni del babbo è torna il triathleta agguerrito che si era smarrito nel fosso, sbrana in acqua il Roberto2016, 22:33 contro i 24:24, rifila altri secondi in T1, e pennella una frazione bike nettamente superiore a quella sciagurata e mai finita, posata la bici tutto è perfetto, talmente perfetto che la tensione si scioglie, l’incubo è finito, il cerchio chiuso, mentalmente stacca e si gode una frazione run ad un passo più alto di quello che ha nelle gambe, ma non importa per oggi è più che sufficiente e il risultato ugualmente strepitoso: 55o assoluto.
Voto: 10 Roby si può rompere ma l’animo non si piega.
Daniele Lanza
Quando abbiamo scritto del Maggiore nelle prime posizioni di un Olimpico? La risposta è facile: MAI, qui a Sirmione aveva infilato una serie di gare pessime, per ultima quella del 2016, 32:04 in acqua per coprire 1500mt con i braccioli, ma il Maggiore del 2017 è tutto un altro atleta, a partire dalla prima frazione, 27:35, e prosegue così sino alla corsa, rifilando distacco al Lanza2016 T comprese, il quale lo batte di miseri 20″ nell’ultima frazione, ma non è un disonore anzi, rallentare di pochi secondi in una giornata da 40° quando l’anno scorso ove correva sotto la pioggia è di per se strepitoso, 38:21 la frazione run, la 19a assoluta questo dice tutto.
Voto: 9 Grande prestazione.
Giulio Roman
Ecco la prima nota stonata della giornata, pettorale 58 chiude 122o assoluto, lontanissimo dai suoi standard, la gara di Sirmione per Podioman sta diventano un piccolo incubo, da un paio d’anni a questa parte non ci arriva in salute, ma se nel 2016 addirittura subisce l’onta del ritiro, quest’anno stringe stoicamente i denti e finisce, grande determinazione in quei 47′ per correre 9km finali, probabilmente è la sua peggior performance da quando corre.
Voto: 7 Perchè non molla e pensa ai punti delle Series.
Lorenzo Giovannozzi
Chi fa una grande gara senza se e senza ma è Lorenz, parte con il 192 arriva 170o assoluto, 22 posizione guadagnate, -4′ abbondanti sul Lorenzo2016, il Lorenz2017 è decisamente più sano del suo predecessore, infatti lo umilia in acqua, 27:52 contro i 33:07, ma soprattutto riesce a correre più forte che nel 2016, un minuto più forte con una giornata di calura allucinante dove TUTTI si sono peggiorati.
Voto: 8 Finalmente una gran gare in tutte e 3 le frazioni.
Lorenzo Calini
Zitto zitto arriva il giorno di Lorenzo, dopo aver mangiato polvere dal compagno Romani in quel di Bardolino, scatena i cavalli e sguazza leggiadro nella graticola della gara di sabato, riuscendo tra i pochi a migliorare il tempo del 2016 di più di un minuto e prendendosi il lusso di mettere dietro anche Bart già che c’era.
Voto: 8 Garone
Bartolomeo Russo
Sabato è il giorno del Russo, ma quello che fa Roberto di nome, perchè per il pilota Bart è una Caporetto, nel caldo del 2017 si scioglie peggiorando il crono 2016 di quasi 3 minuti, chiude 200o assoluto contro la 175a posizione dell’anno prima.
Voto: 6 sufficienza tirata solo perchè aveva il pettorale 208.
Matteo Romani
Nessun raffronto con il 2016 per Matteo perchè non era in gara, ma per lui conta solo confrontarsi con il Got, il suo mentore non è altro che il suo riferimento, e finalmente per la prima volta va in scena la più classica delle storie: “l’allievo supera il maestro”, come Cimabue a Giotto, quando il disegnatore del cerchio perfetto fu tanto bravo nel disegnare una mosca su tela talmente realista che il maestrò tentò di mandarla via, così Matteo disegna la gara che Got non può che guardare, prenderne atto e farsi s-verniciare.
Voto: 7 Perchè si mette dietro Got ma le prende da Lorenzo, ora il suo nuovo obbiettivo è Bart.
Stefano Gottardi
Il nostro Got abituato ai podi e ai complimenti per i garoni che sforna in continuità sparisce nella calura, eppure la giornata era iniziata come al solito, ottimo nuoto, solida bici e scarpe ai piedi era pronto a piazzare il suo pezzo forte per andare a caccia della classifica che conta, invece l’unica cosa che trova è una cotta colossale, barcolla ma non molla per interminabili 51 minuti dove deve cedere sofferente il passo alle nuove leve.
Voto: 5 aveva il 168 arriva 280o gambero di giornata.
Gianluca Bertuzzo
Dopo l’esordio nello sprint di Milano Gianluca saggia per la prima volta la distanza Olimpica, siamo certi se la ricorderà questa prima volta, soprattutto i 54:35 che gli servono per coprire la frazione finale, anche lui come Got tracolla sotto il sole, e come il Got è un peccato perchè in T2 era con un gran tempo dopo un buon nuoto e una super bici.
Voto: 6 Tutta esperienza.
Marco Bortolaso
Prova ottima per Marco, che dopo qualche gara in cui soffre terribilmente finisce più che dignitosamente nella graticola Sirmionese, sufficiente il nuoto per lui che nuotatore non è, sfodera una bici più veloce del solito, ahimè sappiamo benissimo che la copertina è corta e paga lo sforzo nella frazione a lui più congeniale, ma almeno non salta e arriva.
Voto: 7 Buona prova la migliore quest’anno
Cristian Carini
Solita prova anche per Cristian, sufficiente a nuoto e ottimo in bici, due frazioni a cui ci ha abituato bene, purtroppo costante ci ha abituato alla terza frazione in difficoltà, per un S4 come lui c’è tutto il tempo per sistemarla, ma 1:04:29 è di gan lunga il peggior tempo di giornata.
Voto: 5 1/2 correre correre correre
Adriano Bazzoli
Il press da l’esempio e non manca nella gara di casa, come al solito piazza una prestazione equilibrata e solida, quando si dice l’esperienza, e non naufraga neppure in una giornata così calda.
Voto: 7 Sangue freddo
Carlo Bellotti
Ottimo anche Carlo, pure lui stringe i denti e porta a casa un ottimo risultato, forse un pò in difficolta nell’ultima frazione ma la grinta non manca ed evita il ritiro.
Voto: 7 Esperienza
Marco Turrina
Vogliamo parlare del 19:41 in acqua? La miglior prestazione DT di giornata, o vogliamo parlare del 1:03:05 in bici anche questo ottimo, quando esce dalla T2 è nelle posizioni che contano, lanciatissimo verso una prestazione di prestigio, lui che fà? si ritira.
Voto: 4 Sciagurato
Miriam Chiarini
Ormai il cuore di Miriam lo conosciamo, dopo Lovere un’altra giornata dura da affrontare, ma può anche essere la giornata più calda dell’estate, Miriam ha gli attributi che al ex-Turbina mancano, lei c’è, lei è sempre finisher.
Voto: 8 Fino alla fine
Valentina Brighenti
La Vale si ritira, e son dolori per i punti squadra delle Series, purtroppo accusa un malore per il caldo ed è costretta al forfait.
Voto: S.V.
Idroman K113 e Olimpico
Lorenzo Maccabiani
Grandissimo Lorenzo, nell’inferno di una delle gare più dure dell’anno il K113 di Idro, flagellata da un temporale pazzesco che ne ritarda di un ora la partenza e rende problematica la già complicatissima frazione bike, durissima per l’altimetria e ora anche pericolosissima per le discese sul bagnato, lui ne esce Finisher.
E lo fa alla grande con 1:42h nella mezza finale, tantissima roba dopo oltre 2000D+ di dislivello.
Voto: 9 Gran gara
Alessandro Cristini
Non sappiamo cosa sia successo ad Ale che era alla partenza dell’Olimpico, ma è un gran peccato guardando i rilevamenti, nuota alla grandissima e sfodera una buona bici, conosciamo le sue doti di discesista e quindi il bagnato probabilmente per lui non è stato un problema, ma poi si ritira nella frazione a piedi.
Voto: S.V.