DT del Lunedì 31/10/2016

DT del Lunedì 31/10/2016

DT del Lunedì 31/10/2016

Ultime gare dell’anno, cosa c’è di meglio di un 70.3 sotto un sole cocente nella splendida terra sarda?

Challenge Forte Village

partenza

Matteo Aperio
Un grandissimo Matteo in Sardegna chiude la stagione mettendo insieme i miglioramenti dell’annata, ne viene fuori una gara bomba.
Aperio 2.0 schianta la prestazione sul 70.3 di inizio anno a Lovere dove arrivò un pò sui gomiti, ora però ha il rank sulla distanza e questo sarà super con la strepitosa prestazione sfoggiata sul suolo sardo.
La mera cronaca recita 4:54:17, obbiettivo 5h centrato alla grandissima, ottimo il nuoto per i suoi standard in 35:54, sfodera una bici strepitosa 2:45:41 e poi gestisce la mezza con fare consumato in 1:30, che vale il 46esimo posto assoluto (con 27 pro in classifica) e la SESTA piazza nella categoria S3, ovvero l’ultimo posto utile per prendere la slot per il mondiale Challenge 70.3 di Samorin del 03/06/2017, la domanda ora è: “Matteo seguirà Enrico già qualificato al modiale?”
Voto: 10 Perfetto in tutto.
aperio
Alessandro Cristini
Gara tutto cuore per Ale, dove gestisce alla grande tre frazioni su tre, nessun punto debole tutto equilibrato e allo stesso livello, ottimo 32:31 in acqua 74o tempo assoluto, conduce la durissima frazione bike in 2:56 che vale la 109a piazza, e corre il 96o tempo assoluto a piedi in 1:41.
Al traguardo è provato, ma anche per lui è una grande prestazione rispetto a Lovere, 84o assoluto all’arrivo e 15o di categoria.
Voto: 8 Siamo sulla strada giusta.

Cristini

Ermes Meloni
Il podopirla si scontra con la dura realtà, il garone dell’anno scorso è una eccezione, la figura barbina in Sardegna è la regola, credeva di essere in forma, credeva di avere un livello tale da aspirare al podio di categoria, il problema è che lo credeva solo lui, nella sua testa era a quel livello, nella pratica ci finisce a -22 minuti, ovvero un abisso.
Quasi gli riesce l’impresa di peggiorare 3 frazioni su 3, si salva solo con il nuoto dove conferma il miglioramento fatto nel 2016, il resto è una valle di lacrime, ha il pregio di non ritirarsi DALLA gara ma è meglio se si ritira DALLE gare, nei CAMBI si distingue, secondo posto assoluto in T2, in virtù di questo è meglio se CAMBIA sport.
Voto: 4 Da podopirla non si va da nessuna parte meglio metterselo in testa.

ermes

Ervin Cinti
Ecco un altro che riesce a fare peggio dell’anno precedente, della versione splendente del dottor Jekyll mostratasi in quel di Pula non v’è traccia, in Sardegna si presenta il malvagio mister Hyde, il quale è perennemente in ritardo, quasi riesce nell’intento di perdere il volo d’andata, acciuffato per i capelli derubrica il rischio alla voce: “gli ottimisti arrivano in ritardo, gli ansiosi in orario”.
Al grido di questo motto prosegue la giornata di sabato, in ritardo a pranzo, in ritardo l’uscita in bici in ritardo la consegna della bici in T1, in ritardo alla cena.
Non va meglio la domenica mattina, quando accordatosi con il compagno di appartamento (un vero cretino a viaggiare con lui) di mettere la sveglia alle 5, la carica “in ritardo” alle 5:15, non contento con l’apertura della zona cambio fissata dalle 6:15 alle 7:15 decide di entrare in bagno alle 6:20 e fare una doccia, INCREDIILE.
Però come Houdini appare sulla linea di partenza alle 7:59:59, ovvero un secondo prima della sirena, li l’ottimismo finisce, perchè dal secondo dopo è solamente una valle di lacrime, 38 minuti per uscire dall’acqua, in ritardo rispetto all’anno prima di 4:20, l’unica cosa che fa meglio è la bicicletta, peggiorando di soli 4′ il tempo dell’anno procedente, ma questa ad onor di cronaca è più lunga di 8km, infine non contento riesce a peggiorare anche la frazione a piedi mettendoci più di 2h.
Voto: 4 Un’altra causa persa, meglio metterselo in testa.

Cinti

La redazione

DT del Lunedì 10/10/2016

DT del Lunedì 10/10/2016

DT del Lunedì 10/10/2016

Iroman World Championship – Kona Hawaii

Pastore

Il weekend storico dove il primo DT89 si schiera nella bolgia dei migliori IM sul pianeta, è arrivato ed è passato con il suo strascico di emozioni e feste.
Sappiamo già tutto di Enrico, l’abbiamo tifato ad Aprile quando parti in missione in South Africa per qualificarsi dopo un inverno a pedalare con i geloni ai piedi e alle mani.

pre

Sappiamo già tutto della gara di sabato, visto che tutti abbiamo passato la notte sognanti davanti a quello streaming proveniente dalle Hawaii per provare ad immedesimarci in lui e a sostenerlo con il karma.
Pastore c’era ed è stato immenso, raccontare la sua gara è difficile, si sprecherebbero termini come pazzesca, incredibile, solida, strepitosa ecc ecc…
L’aspettativa era alta, almeno quanto lo stress che ha dovuto sopportare in quei 10 giorni alle Hawaii da villeggiante in missione.
Ha dovuto adattarsi all’umidità e al caldo, rifinire la preparazione, sentire il peso della squadra che lo incitava, e se da una parte sicuramente lo caricava, dall’altra lo stressava, non si poteva fallire.
Dieci giorni con il suo rituale, in cui la storia si ripete da anni e il mito cresce, stress alla parata delle nazioni dove ha conosciuto il ristretto gruppo di eletti connazionali li con lui, stress mentre confidava: “sono tutti fortissimi”, stress nel villaggio quando passavano i campioni assoluti di ieri e di oggi, stress quando si imbatteva in Degaspari e gli dava qualche consiglio, stress alla “Underpants run” perchè non aveva la mutanda giusta.

parata delle nazioni

Stress quando si è accorto di pedalare a 220wat e trovarsi un Phon acceso in faccia che lo disidratata e gli regalava un bel 19km/h in pianura sullo schermetto del Garmin, bevendo qualcosa come 2 borracce dopo 30 minuti di pedalata.
Ma soprattutto conoscendolo stress da Pastore, perchè questo ragazzo è un animale da gara, e se tutti noi ci saremmo accontentati di esserci o al massimo di sperare di arrivare in fondo, lui no, lui voleva fare bene.
Per sua fortuna da agonista vero tutte queste pressioni sabato in acqua alle 6:30 del mattino, con una tartaruga gigante sotto i piedi della tonnara in attesa del colpo di cannone, si sono dissolte, e per una volta, forse la prima, si è goduto la SUA gara, vivendola intensamente e al massimo come solo lui sa fare.
Dicevamo commentarla è inutile basta il tempo finale: 9:45h, NOVE ORE E QUARANTACINQUE MINUTI.

gara

Enrico per la prima volta in vita sua sul rettilineo finale ha smesso di spingere, ha camminato, ha dato i five alle persone, ha cercato la sua Sara per baciarla e ringraziarla, se l’è goduta, per la prima volta non contava più il tempo e per un istante il guerriero ha trovato pace, la battaglia vinta, la soddisfazione che sovrasta la stanchezza, da buon capitano a passo lento con la maglia della squadra a moh di bandiera ha varcato la finish line ringraziando tutti noi che eravamo li con lui.

arrivo

Da oggi Kona, per tutti noi, è un mito ancora più grande, e per questo dobbiamo ringraziare solo una persona, se chiudiamo gli occhi si sente un coro in lontananza sempre più forte:
“C’è solo un capitano, un capitano”.

medaglia

La redazione

DT del Lunedì 03/10/2016

DT del Lunedì 03/10/2016

DT del Lunedì 03/10/2016

Grande weekend di triathlon per i campionati Italiani Sprint Individuale e Staffetta.

Triathlon Sprint Riccione CI

SprintF

Brighenti Valentina
Vale è in periodo di grazia, peccato la sua stagione termini con questo weekend, però è anche vero che meglio non poteva finire, le titubanze soprattutto nella corsa di inizio stagione sono sparite, nelle ultime uscite ci ritroviamo una triatleta completa, forte ed equilibrata in tutte le discipline, infatti il risultato arriva 66a assoluta e 5a di categoria S2 in una gara super competitiva.
Voto: 10 Salto di qualità stagionale portato a termine.

Montuori Miriam
Torna in gara anche Miriam, e occasione più ostica di un campionato Italiano non poteva scegliere, ma lei si destreggia alla grande, addirittura non mostra incertezze neppure nella prima frazione, solitamente suo punto debole ma dove stampa un ottimo tempo, pedala bene, e corre da par suo, chiude 6a di categoria S2 subito alle spalle dell’ottima Vale.
Voto: 9 L’aspettiamo l’anno prossimo per il salto di qualità.

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Finazzi Giuseppe
Le parole per squalo Beppe sono terminate, il finale di stagione da Forte dei Marmi in avanti è strepitoso, gli mancava solo un filo di continuità negli allenamenti per arrivare super brillante al gran finale, la prova è monster, 3 frazioni spettacolari da primo della classe, un martello per un 8o di categoria S3 ad un campionato Italiano, il rank 2’16 non mente, tra i primi 100 in italia nell’Olimpico, appena fuori nello Sprint, strepitoso.
Voto: 10 Classifiche alla mano il secondo miglior atleta della DT89.

Marini Massimiliano
Beep Beep ha vissuto una stagione tribolata, anche sul finale non può togliersi le soddisfazioni che merita, influenzato da Peschiera si trascina sino a Riccione, lui è solitamente esigente, a Peschiera aveva fatto un garone, però tornava a casa malato e scontento, perchè un perfezionista come lui vuole sempre di più, qui non si sà se sia ancora insoddisfatto della sua prova, ma la gara è oggettivamente eccellente, becca un solo minuto dallo squalo in acqua e di questo periodo è un lusso, poi fa gara alla pari con il stratosferico Beppe.
Voto: 9 Siamo certi che nel 2017 Beep Beep sano farà macelli.

Roman Giulio
Torna sulla distanza breve anche podioman, dopo la disastrosa trasferta di Pola in Croazia nel 70.3, piazza una buona gara nonostante per via della preparazione non possa avere i ritmi alti delle distanze brevi, Giulio è ancora focalizzato sul medio, avendo tra 2 mesi in calendario un nuovo appuntamento per rifarsi, però come detto fa bene, gara equilibrata dove spicca una gran terza frazione.
Voto: 8 Ti vogliamo così in Bahrain.

Giovanozzi Lorenzo
Lorenz dopo le difficoltà di tenuta sulla distanza Olimpica palesate a Peschiera si schiera in uno Sprint, e le cose vanno decisamente meglio, certo la gara con muta vietata e l’ondina bevibile gli complicano le cose in prima frazione, dove sta un pò litigando ultimamente con la sua testa, poi però emerso dalle acque spegne il cervello e apre il gas, in un attimo recupera il minuto di svantaggio sul farmacista e glie ne rifila un altro sul groppone.
Voto: 7 Voleva esserci ed ha avuto ragione.

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Swierczynski Andrea
Del cazzxxo triathleta di inizio stagione non c’è più traccia, le vacanze infinite hanno ammorbidito di testa e di fisico lo Swarza, adesso è un triatleta in ricostruzione, con tutti i balbettii tipici di una condizione traballante.
Voto: 5,5 Siamo a quel punto della stagione che con l’alunno non sappiamo se dargli 5 e rimandarlo o promuoverlo verso il 2017 con un calcio in culo e dargli 6.

Swarza

Triathlon Sprint Riccione Coppa Crono

Dal nostro inviato: Lorenz:
Lorenz la voleva fare!!!! Carico abbestia voleva fare questa gara e ha lanciato la sfida. All’appello hanno risposto: cuore e sregolatezza Gas, Giuseppe Alistar Verdi Swarzo, il giovane scudiero Romani e il cagionevole Max che alla fine ha dovuto passare il testimone a Got il grigio. La giornata non invogliava a gareggiare: un venticello freddo e teso aveva alzato una bella onda come il giorno prima e dal gruppo si era alzato un muezzin di lamenti: erano stati citati stiramenti, fascisti plantari, microfratture e perfino gli infortuni degli avi!!!! In questo delirio di parole al vento il Gas è pure riuscito a dire che si sarebbe voluto candidare come presidente DT89: questo particolare avrebbe cambiato il corso della giornata, ma torniamo alla cronaca.
Quasi 400 le squadre al via, intervallate di 30 secondi.
Swarzo e Romani ingaggiando una personale lotta a chi esce prima dalla acqua dimenticandosi della squadra mentre il restante terzetto procede unito.
Alla prima boa parte il Got con un sussulto di orgoglio mentre Gas procede sotto l’occhio vigile del boy scout Lorenz.
Ci aspettiamo tutti sulla battigia e voliamo verso la zona cambio.
Compatti si parte per la frazione ciclistica e qui succede l’imponderabile: il Gas, ormai nei panni del Rosa, parte a tuono e tira il gruppo come solo un aspirante presidente può fare.
Pochi cambi e menzione di merito al super Gas.
Dalla T2 esce un terzetto agguerrito mentre gli altri seguono poco dietro: il Got fa l’andatura, Lorenz da i tempi da dietro e prosciuttino Swarzo si fa impaninare.
E qui viene fuori il secondo eroe della giornata: pur avendo la gamba cotta dalla gara del giorno prima (e dalla cena), Alistar Swarzo non molla e permette al terzetto di volare a 4.14 di media verso un 132o posto che fa veramente onore ad un bellissimo gruppo che è riuscito in una grande giornata di sport a divertirsi superando i propri limiti, mantenendo il giusto compromesso tra goliardia ed agonismo.
Voto: 10 Perfetto spirito di squadra.

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Triathlon Sprint Staffetta 2+2

Negli anni c’è sempre stato un tentativo da parte della DT di organizzare una squadra alla domenica per ben figurare nella Coppa Crono o nella Staffetta, ma storicamente un pò per scarsa partecipazione o defezioni all’ultimo o sfortuna non ci si è mai riusciti nell’intento, ricordiamo la fortissima squadra Marini Premoli Finazzi Vitali che assaggiarono l’asfalto in bicicletta in coppa Crono 2014 mentre stavano andando alla grande.
Quest’anno si è provato con la staffetta 2+2, valida per i campionati Italiani, ergo livello altissimo, ma di assoluto livello anche il nostro quartetto al via: Montuori Finazzi Brighenti Marini.
Forse l’unico errore è stato schierare Miriam in prima batteria, con livello alto non mettere la miglior nuotatrice in partenza così da sfruttare un minimo di scia in acqua e stare con qualche d’una in bici poi si è un peccato veniale, Miriam paga un pò in prima frazione essendo il suo punto debole, uscita attardata ci mette il cuore per recuperare posizioni e purtroppo per eccesso di generosità cade in bici, fortunatamente riesce a terminare e dare il cambio a Beppe, da li in avanti è tutto un recuperare posizioni sino alla 29a posizione finale su circa 60 staffette partenti.
Voto: 8 La qualità c’è c’è da lavorarci sopra ragazzi.

La redazione

DT del Lunedì 26/09/2016

DT del Lunedì 26/09/2016

DT del Lunedì 26/09/2016

Garmin Trio Series

Alla fine l’ultimo appuntamento della stagione del circuito Garmin Trio Series è arrivato, la squadra risponde alla grande, scende in campo con il coltello tra i denti per difendere il secondo posto magnificamente conquistato a Forte dei Marmi.
Vale la pena ricordare l’andamento di queste 4 tappe, che dopo la prima a Sirmione ci vedeva in quarta posizione, 7700pt per 707, Hurricane secondi a 5550pt, Raschiani Pavese terzi a 5300pt ed infine noi quarti a 5288pt.

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Grande era stato il rammarico per aver gettato al vento circa 2000pt, con la vice presidente Paola (Voto: 9 imprescindibile) che dilapidava una prestazione super sbagliando il conteggio dei giri a piedi e finendo squalificata, ma ancora più grande il dispiacere per la caduta di Roby (Voto: 10 anche dall’ospedale non ha mai smesso di supportare la squadra)

Roby

che lo estrometteva per tutta la stagione dal macinare punti preziosi, per finire con il ritiro di Giulio (Voto: 0 come i punti portati alla causa).
Da quel tribolato quarto posto il più visionario di tutti ha capito che nonostante la sfortuna la squadra era attrezzata per fare corsa vera, che c’era la qualità e l’unione per puntare tutti assieme ad un risultato importante.
Così è nato il capitano: Enrico (Voto: 10 leader imprescindibile).
Da competitor vero ha iniziato a martellare per la trasferta di Senigallia.
Nonostante l’urlo del campione la squadra bucò l’appuntamento, così il capitano all’inizio si ritrovò circondato solo da pochi scudieri, pochi ma buoni vien da dire, due in particolare.
Valentina (Voto: 10 macchina da punti) e Squalo Beppe (Voto: 10 strepitoso nel finale di stagione), assieme ad Enrico si riveleranno il terzetto di punta nella corsa delle Series.

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Il sabato dell’Olimpico pare che la fortuna non arrida alla squadra, maltempo a Luglio, triathlon che diventa un duathlon, Enrico e Beppe che si ritrovano all’asciutto, ma fortunatamente arrivò un importante ed inaspettato contributo di podoprila Ermes (Voto: 9 soldatino) che a sorpresa piazza il garone, arriva prima di tutti e porta a casa 1000pt, in 7 ragazzi (0 ragazze) mettono assieme 3200pt, che valgono 8o posto di giornata, facciamo notare che solo 3 duri e puri hanno fatto e terminato tutte e 7 le tappe: Enrico, Beppe e Ermes.

Senigallia2

Peccato per le ragazze, perchè le nostre sono fortissime e ben 4 sono tra i primi 10 atleti ad aver portato più punti alle Series, e nessuna di queste ad eccezione della Vale che a Forte e Peschiera piazza il combo, lottano sia il sabato che la domenica.
La domenica si torna a nuotare, le ragazze danno una mano, sono solo 6 i partenti DT, ma con cuore la squadra mette insieme ben 4000pt, 5o posto di giornata, la trasferta recita 7200pt complessivi, incredibilmente un successo nonostante l’esiguo numero.

Senigallia

Alla fine del weekend 707 ci doppia 14000pt messi in cascina e ci stacca definitivamente di 9000pt abbondanti diventando leader incontrastati, Raschiani Pavese in gran numero balza dalla quarta alla seconda posizione superando Hurricane, quest’ultimi forse penalizzati dal coefficiente distanza (coefficiente nella tappa di Senigallia a nostro vantaggio perchè loro di Pescara) benchè in buon numero vengono passati di una manciata di punti anche dai nostri pochi eroi in trasferta, DT89 quindi terza.
Al ritorno a casa l’urlo del capitano si fa più forte, l’onda giallo nera monta, è il tempo del hashtag #tuttiaforte, addirittura il bomber Bonanomi (Voto: 0 come i punti portati) partecipa con entusiasmo, peccato sia entusiasmo solo social, fortunatamente gli altri seguono l’esempio del capitano e partecipano gareggiando.

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Desenzano si trasferisce in poche settimane in terra Toscana, l’occupazione è totale, 30 partenti il sabato e 30 la domenica, tra questi atleti fortissimi come il giovane virgulto Fracca (Voto: 9 macina punti che è uno spettacolo nelle ultime 4 tappe), o altri che si inventano traithleti come Sonia (Voto: 10 esempio), ma potremmo citarne a decine dal Got che si alza come lazzaro dal letto con la sciatica a Leo che arriva appesantito dalle vacanze, o Gas che si schiera dopo un matrimonio, o Mazzi al via con la febbre o il maggiore Daniele e Guido con problemi fisici, sino a Fabio Zampieri che chiude il gruppo, non importa quanti punti ogni singolo fa, conta solo la squadra, conta l’entusiasmo di ogni singolo atleta, conta il giallo e nero, TUTTI fanno gruppo, TUTTI mettono il cuore, TUTTI VINCONO!
La trasferta è un successo, 1o posto nella giornata di sabato e 3o posto in quella di domenica ma vicinissimi ai primi, la somma del weekend SCHIANTA gli avversari, addirittura 18000pt realizzati, 4000 in più dello squadrone 707, la classifica ci vede balzare dalla terza posizione alla seconda guadagnando sui primi della classe e staccando in modo considerevole i nuovi terzi che diventano quelli di Hurricane a -5000pt circa, Raschiani Pavese nonostante la solita ottima e nutrita partecipazione perde il podio e scivola in quarta posizione.

Forte

Il successo emotivo compattano talmente i ranghi che ancora di ritorno sull’autostrada della Cisa è già partito il nuovo tam tam, l’hashtag #tuttiapeschiera impazza, arriva la notizia del botto di punti, le iscrizioni fioccano, ormai ci si crede.

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E qui siamo ai giorni nostri, nonostante il coefficiente distanza ci penalizzi contro tutte le squadre, DT89 scende in campo con l’entusiasmo che forse non sapeva neppure di avere, la voglia di far squadra è ai massimi livelli, prendono parte alla lotta pesi massimi come Beep Beep Marini al via nonostante sia malato, e tanti tantissimi altri, tutti danno il meglio, i risultati fioccano sin da sabato, proseguono la domenica, il secondo posto non trema mai, anzi per un attimo il sabato sera è il primo posto di 707 a tremare, questi si rifaranno poi la domenica nello Sprint con nomi e punti pesanti anche nel femminile, ma poco importa, finisce 707 a 50410pt, DT89 SECONDI a 43531pt, 6879pt di differenza, esattamente lo scarto di 7000pt che abbiamo subito nella tappa di Senigallia, per tutte le altre tappe siamo rimasti attaccati come piattole ai primi della classe.

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Un ultimo dato, nelle Series un atleta tra tutti, tra uomini e donne, tra tutte le squadre, rema per il successo dei colori che indossa, non sono i pro della 707, da Fedriga a Mosso a Salini sino ad arrivare a Barnaby, non sono neppure le donne della 707 come la Grassi o la Bedorin, non è il fortissimo atleta del team Hurricane Di Silvio Pietro Felice che mette insieme la stratosferica cifra di 5700pt, e’ un IM, è qualificato per il mondiale di Kona, è un DT89, è leader emotivo di queste Series, è il nostro CAPITANO, 6523.74pt totalizzati, Enrico Pastore!

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Il triathlon è uno sport individuale, e spesso il compagno di allenamenti è il primo avversario, ma nello sport come nella vita è più bello condividere, queste Series ci danno tanto, più dei 2000 euro vinti, il ricordo delle grandi giornate di sport che abbiamo condiviso.

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DT89 Voto: 10 Se non ci fosse andrebbe inventata!

La redazione

DT del Lunedì 19/09/2016

DT del Lunedì 19/09/2016

DT del Lunedì 19/09/2016

Da un sabato soleggiato con in scena lo sprint di Bibione, ad una domenica sotto il diluvio universale per veri IM in un 70.3

Bibione Triathlon Sprint

Bibione

Fracca Roberto
A soli cinque giorni dalle ottime prestazioni inanellate a Forte dei Marmi, torna in gara il “Giovine Virgulto”, fare meglio era difficile, ma analizzando la prestazione si evince che ci sia riuscito.
Vero è che peggiora il pettorale, parte con l’11 e arriva 14o assoluto e terzo di categoria S2, ma la prestazione è di gran livello, basta un dato per capirlo, 1h secca per terminare la gara, contro i 55:30 che impiega Casadei per vincerla, gap da un professionista ridotto a 4:30.
Se si confrontano poi le frazioni, Casadei nuota in 9′, il nostro in 9:46, il vincitore pedala in 30 il nostro in 30:49, il resto del gap si consuma a piedi, dove Roby ferma il cronometro in 17:11 su 4,4km, passo 3:54, ovvero quello che gli si chiedeva, correre forte e lui non ha mai corso così forte.
Voto: 10 A Peschiera sarà uno dei favoriti.

fracca

IRONMAN 70.3 PULA

Ervin Maurizio Cinti

IMCinti

Ci voleva la fine del mondo, e più o meno è quello che è successo in Croazia, perchè “Ervin tutto e il contrario di tutto Cinti” potesse ambire ad sufficienza in pagella (forse la prima).
Ma partiamo dall’inizio, il Signore si stanca del genere umano chiamato “trathleta” e spedisce il nubifragio perfetto sulle teste dei 2000 partenti in quel di Pula, per fortuna del Cinti, in versione unicorno, il buon Dio gli permette di salire come esemplare unico (per nostra fortuna perchè questo non gli permetterà di riprodursi) sull’arca di Noè.
Così Cinti Love 2.0 benchè abbia tanto amore da dare, trovatosi spaiato si ricorda di essere triathleta e gareggia, galleggia alla grande in acqua tra onde e corrente emergendo in 39:38, 307o assoluto.
Dopo 8′ di T1 in cui siamo certi avrà cercato in qualche modo di accoppiarsi con qualche altra specie, vistosi rifiutato, torna a gareggiare, e piazza la prestazione, 2:47h fa paura, a sfregio di tutti quelli che lo pronosticavano piombato in bicicletta.
Dopo un’altra ridicola T2 dove sfiora i 7′ parte a piedi, è la sua giornata, come un cingolato per lui non c’è vento, acqua o freddo, e asfalta i compagni di viaggio, chiudendo la mezza in 1:46.
Sostiene da un anno, tra l’ilarità generale, di essere portato per le distanze lunghe, che abbia ragione lui? Gli avversari in Sardegna è meglio stiano in campana.
Voto: 10 della serie: Crederlo un Bluff andare in All IN sicuri e trovarsi in mutande.

Cinti

Agostino Lanzani

IMLanzani

Esordio bagnato, esordio fortunato? No non pare regga come detto per Ago, l’esordio è ottimo, ma è tutto fuorchè fortunato, alla partenza malaticcio, patisce la più classica delle sventure, il Maggiore lo pronostica vincitore sul Cinti, tanto basta per ritrovarsi febbricitante sotto il diluvio al via, quando mai il Maggiore ci prende con tutti i suoi calcoli sui tempi ad una gara?
Impasticcato esce dall’acqua benino, 42:39, cerca di limitare i danni in bici in 3:04 mancando l’obbiettivo dei 30km/h di media, non buono per lui che si spara infinite ore di rulli inflitte dal suo coach, anche se ad onor di cronaca il ragazzo buca al 20o km e viene salvato dal fast che gli permette di pedalare i restanti 70km anche se con lo svantaggio dell’anteriore mezza sgonfia.
Ma ciò che non ti uccide ti fortifica, così: malato, sfigato, e sotto il diluvio non molla di un centimetro, prosegue dritto verso il traguardo e corre benone in 1:49 per quello che è il suo primo traguardo di finisher in una distanza lunga.
Voto: 8 Quando la determinazione è più forte di tutto.

Agostino

Roman Giulio

IMRoman

C’è sempre un peggiore di giornata, e mai e poi mai avremmo pensato che Podioman finisse in questa scomoda situazione, dove c’era un Cinti ora c’è un Roman.
Giulio non ha scusanti, si prepara alla grande, l’obbiettivo benchè sussurrato è una slot, o almeno provare ad andarci vicino, chi si allena con lui nell’ultimo mese viene messo alla frusta dai ritmi che tiene.
Poi arriva il giorno della gara e con quella il diluvio e lui che fà?
Invece di tirare fuori le palle e la super preparazione per avvantaggiarsi nelle condizioni estreme, annega sin dalle prime bracciate, 38:12 è un tempo da Cinti che lo tallona ad un minuto, lo stacca in zona cambio ma non in bici dove marca 2:42, per gettare la spugna definitivamente al 12Km dove non stava correndo male (4:20 di passo), ma in quel momento era a 4:18h di gara, anche concludendo con quel ritmo difficilmente sarebbe andato sotto le 5h di gara, e la slot (quinto posto) è stata allocata in 4:46, lontana troppo lontana per lui.
Voto: 4 Un unico motto: Rifarsi in Sardegna.

La redazione

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