da Ermes Meloni | Giu 29, 2015 | DT del Lunedì
DT del Lunedì 29/06/2015
Garmin Trio Sirmione
Sirmione è certamente la gara dell’anno per la nostra squadra, i complimenti innanzitutto non possono che andare agli organizzatori:
voto 10 e LODE, per una manifestazione impeccabile, ma 10 anche a tutti i compagni e amici che aiutano alla riuscita di un evento così ben fatto, dal “Direttore gara” ai bimbi allo spugnaggio.
Una grandissima festa a cui prendono parte ben 31 atleti della DT89.
Partiamo dalle donne che regalano le soddisfazioni migliori alla squadra con due podi di categoria.
Valentina Brighenti Voto 7
Come si fa a prendere 7 andando sul podio? beh perchè è la media tra il 9 del podio e il 5 della prestazione.
Lo ammettiamo la ragazza ci ha abituato bene, e proprio per quello ormai le aspettative su di lei sono alte, nuota malissimo per i suoi standard raddrizza la giornata da par suo in bici, ma poi corre male. Ciò nonostante resta fortissima e chiude 16esima assoluta e SECONDA di categoria.
Inespressa
Nicole Dolcera Voto 10
E’ nata una triathleta, il suo primo triathlon è un olimpico, gestisce l’emozione e l’ondina contraria in direzione prima boa, supera il panico e finisce, la ragazza è ora una triathleta, da adesso in avanti penserà alla prestazione, ma visto che la giornata è magica chiude 55esima assoluta ma che vale il PRIMO posto di categoria S1.
Giovani triathlete crescono
Teresa Hernandez Voto 7
Non conosciamo Teresa, ma il tempo in acqua è migliore di quello della Vale che ferma non è, poi paga in bici e a piedi qualcosa rispetto alle molto più giovani compagne, ma è finisher.
New Entry
Nutritissima batteria uomini DT89 al via, e tante sorprese.
Giuseppe Finazzi Squalo Voto 9
Lo squalo oggi è un pò meno sgusciante del solito e fa il terzo tempo in acqua della DT89, però la prestazione è strepitosa in tutte e 3 le frazioni cambi compresi, 24:38 in acqua, 1:02:11 in bici, 37:08 a piedi, per un 14esimo posto assoluto finale.
Il prototipo del triathleta completo.
Ermes Meloni Voto 4
Eccolo qui il peggiore della squadra, quando gli ricapita un olimpico senza Viking e Podioman (M1), lui studia i suoi avversari alla partenza, è il quinto M1 in gara dietro ai pettorali (12/19/27/30).
E’ confidente e ci crede di poterne mettere dietro almeno due e andare a podio, invece finisce quinto di categoria come è partito, a 22 secondi dal podio, con una prestazione a piedi orrenda, già a Bardolino aveva corso male, qui riesce a fare peggio (4:24 min/km di media), due indizi sono una prova.
Scarso
Massimo Ferrari Voto 10
Massimino è tornato, parte con il sontuoso pettorale numero 4 che echeggia il valore dell’atleta, ma oggi brilla l’uomo, il nostro ragazzo è al rientro, finalmente inizia a stare bene a sufficienza per finire una gara, da grande altruista, visto che la condizione è tutta da costruire anche se alcuni lampi già si intravedono in acqua e in bici, si mette al servizio di Cristian a piedi e lo scorta per tutta la frazione.
Gradito ritorno
Cristian Padova Voto 10
Se non è la gara perfetta poco ci manca, strepitoso in acqua 24:05, ottimo in bici dove memore degli errori della settimana prima a Bardolino si spende il giusto nei cambi e tiene il gruppo dei più forti, a piedi soffre per un 44:28 che è il tempo che vale, e chiude migliorando il pettorale.
Il Manzo è galvanizzato, vuole migliorarsi e lo sta facendo alla grande in questa stagione (-8 e ripetiamo OTTO minuti rispetto all’anno prima), resta solo l’ultimo tassello, mettersi a dieta.
Affamato
Nicola Cazzuli Voto 10
Conosciamo Nicola per la prima volta direttamente in acqua prima dello start, il ragazzo è fisicato, grande stazza asciutta, si capisce che è uno serio, ci racconta che era tiathleta 10 anni prima e Sirmione è una sorta di battesimo per il rientro alle competizioni dopo anni di inattività, parte 576esimo senza rank chiude 117esimo assoluto con un ottimo 2:16:42.
Grande rientro
Giuido Diamani Voto 8
Finalmente, dopo un bel pò di sfortuna Guido chiude una gara, niente forature, la chiude alla grande, si migliora di oltre un minuto rispetto allo scorso anno, dove aveva nuotato molto meglio di quest’anno, in bici fa esattamente lo stesso identico mostruoso tempo dell’anno precedente, però sabato corre esattamente 2 minuti più forte dell’anno prima, il ragazzo è giovane e va forte, i margini di miglioramento sono enormi, quando mettiamo a posto il nuoto?
Work in progress
Marco Turrina Voto 9
Eccolo qui il nostro Marco, lui l’aveva detto che Sirmione era un obbiettivo, ha penato e sofferto la mancanza di allenamento facendosi la “gamba” sulle salite dell’Elba, ma il lavoro ha pagato e sfodera una super prestazione, il tempo in acqua fa spavento 22:40, inutile dire che è a mani basse il migliore, gli permette un buon treno in bici, treno che questa volta ha la possibilità di tenere, per poi gestirsi a piedi.
Well done
Christian Abate Voto 9
L’avvocato prende i suoi primi 2 punti in classifica per la Piangina Cup, lamenta dolori ovunque prima della gara, la sera prima dichiara addirittura che è propenso al ritiro, poi però parte e sfodera la migliore gara della stagione, ma potremmo dire delle ultime stagioni, solido in tutte le frazioni, spicca una bici da paura 1:02:04 ad oltre 38km/h di media, poi riesce anche a correre forte.
La giuria ritiene l’imputato: Assolto, da ora in avanti questa performance legifererà sulle prestazioni future.
Ora sono cacchi tuoi
Marco Bonanomi Voto 8
Il nostro pilota conosce la velocità e sa come andare forte, dopo i primi 4 è quello che nuota meglio 26:35, bici grandiosa in 1:02:31, non prende 10 in pagella perchè corre in 45:03, decisamente troppo alto per chi è un atleta come lui, ma le prime due prestazioni sono ottime, se smette di correre con BellaVita e si mette a seguire Zag il futuro è assicurato.
Rivelazione
Stefano Gottardi Voto 7
Che fine ha fatto il Got versione 2015? è vero che va forte ma pare che ultimamente stia pagando un pò la bici, infatti nonostante migliori sia il nuoto che la corsa rispetto all’anno prima chiude esattamente con lo stesso tempo dell’anno precedente 2:20:14 nel 2014 2:20:38 nel 2015.
Attimo di calo
Daniele Lanza Voto 5
Ci dispiace affibbiare questo voto al Capitano ma come possiamo fare altrimenti? Nel 2014 2:16:43, quest’anno chiude 2:21:16, peggiorando tutte e 3 le frazioni, dove aggiunge 2 sanguinosi minuti in acqua e altri 2 in bici, non contento peggiora di un’altro minuto a piedi, si salva dal 4 di giornata solo perchè ne viene assegnato solo uno a competizione e c’è chi l’ha già preso.
Imbarazzante
Andrea Swierczynski Voto 10
BOOM, da dove viene questa prestazione non si capisce, forse dalla dichiarazione pre-gara: “se mi batte Gas mi ritiro”.
Andrea oggi è una macchina da guerra, seppellisce tutti i suoi avversari diretti, nuota pedala e corre solido, 3 frazioni perfette senza sbavature, -18 minuti rispetto al 2014, migliora il pettorale, cosa si può chiedere di più?
Chapeau
Gianluca Gabriele Voto 6
Solo 6? Si, perchè prima del via dichiara che va a prendere Swierczynski in bici, e non lo vede neppure dipinto, perchè a Pescara nuota un 1900mt in 37min mentre qui vede bene di metterci 35:31 min per coprire 400 mt in meno. Ok poi pedala e corre benino, ma i buoi sono ormai tutti scappati dal recinto, la sufficienza è fin troppo.
Leccarsi le dita e pedalare ehmmm nuotare….
Ervin Cinti Voto 9
BellaVita prima del via dichiara: “W la Fi.a” e “Finisco sotto le ore 2:30”, il ragazzo è di parola, passa la sera prima al Coco Beach sino alle 2 del mattino per onorare la prima dichiarazione, tanto la gara è alle 16, e chiude con il tempo di 2:26:52 mantenendo inaspettatamente anche la seconda promessa.
Da dove arrivi questa prestazione come per Swierczynski non ne abbiamo idea, di certo è che migliora di 32 minuti rispetto al 2014, in quella che di fatto è la sua prima gara dell’anno.
Se solo pensasse meno alla…. e più al triathlon…
Incompiuto
Davide Zaglio Voto 6
Il nostro coach dopo anni di stimato lavoro come responsabile della frazione run finalmente ha la possibilità di realizzare il suo sogno e prendere parte come atleta alla festa, sarà stata l’emozione o l’ondina “bevibile” ma combina un disastro nella frazione di nuoto, split talmente brutto a cui non possiamo dare più di 3, si difende in bici a 35km/h di media che gli vale un 6 in pagella, per poi sfoderare una frazione a piedi da 9, 38:45 il tempo finale che è il 35esimo assoluto, 3+6+9 = 6.
Il runner deve trovare modo di mettere le branchie
Matteo Treccani Voto 8
Analizzare la gara di Matteo è ardua, il ragazzo non si allena da una vita e praticamente si schiera allo sbaraglio, se poi confrontato al Matteo versione 2014 che prendeva il via agguerrito e ben allenato il paragone si fa impari. Infatti Matteo nuota 3 minuti più lento, lui che volava in acqua, stampa lo stesso identico tempo in bici, ma poi succede l’impensabile, il Matteo non allenato non stramazza a piedi e rifila minuti su minuti al suo alter ego nell’ultima frazione, chiudendo con addirittura 8 minuti meno dell’anno scorso, 8 minuti = 8 in pagella.
Inspiegabile
Andrea Gasparini Voto 8
Come sopra, un’altra prestazione inspiegabile, il neo papà ha abbandonato momentaneamente il triathlon per Filippo, e come dargli torto, si schiera al via per la compagnia infatti dichiara: “Gareggio ma è come fossi ritirato”, infatti rispetto al suo alter ego del 2014 nuota un minuto più lentamente, becca un altro minuto e mezzo in bicicletta, e li sul più bello quando ti aspetti che l’impreparato naufraghi si mette a correre e rifila minuti su minuti al Gas-2014, per chiudere con un miglioramento di 6 minuti abbondanti.
Inspiegabile
Matteo Falasconi Voto 8
La nostra scorza-169 è al suo debutto assoluto in una gara ufficiale e in un olimpico, dopo un solo inverno di allenamenti interrotti dal lavoro e da qualche acciacco di troppo, senza riuscire ad avere la necessaria continuità mette insieme una bella gara, tutta in progressione, dopo il nuoto migliora nella bici per poi dare il meglio a piedi, purtroppo all’arrivo non è contento del buon debutto perchè non appare in nessuna delle foto ufficiali della squadra, suo vero obbiettivo.
Photoshoppatelo
Andriano Bazzoli Voto 8
Gli anni passano per il nostro IM, ma lui fa le cose come sempre, ovvero bene, e stampa lo stesso tempo dell’anno precedente, senza un particolare allenamento, che vale il settimo posto di categoria, abbiamo idea che con qualche allenamento in più lo vedremmo tra le prime posizioni.
Inossidabile
Agostiano Lanzani Voto 6————
L’Ago ammirato a Bardolino è uno sbiadito ricordo, sarà per la stanchezza o perchè in settimana in pista invece di correre con il coach Zag si mette agli ordini di Swierczynski, ma firma una brutta gara, fa il suo a nuoto per poi naufragare miseramente in bici e trascinarsi a piedi, il 6 meno periodico è grasso che cola con una gara così.
Appannato
Davide Gogna Voto S.V
Il ragazzo si trascina a Sirmione l’infortunio rimediato a Bardolino 7 giorni prima che l’ha costretto al ritiro, limitandone la performance ad un tempo veramente anonimo.
Acciaccato
Renato Silvia Voto 6
Renaux che tanto ci ha fatto inorgoglire all’inizio della stagione sfiorando ripetutamente il podio ovunque si schierasse uscito dall’acqua dove ha nuotato alla grandissima 28:53, si è sciolto come un pupazzo di neve all’inferno sotto il sole cocente di Sirmione nella frazione bike, forse troppe gare, forse pensa già alle vacanze, ma il serbatoio è in riserva.
Palla di neve
Leonardo Trivella Voto 5
Come per il Capitano Leo è da votaccio, non ci sono scuse perchè dopo gli exploit dell’Elba e di Bardolino ormai si è fissata l’asticella di giudizio molto in alto, ma quello che mette in campo è un orrenda prestazione in acqua, si salva in bici per poi addirittura saltare a piedi.
Smarrito
Triathlon Olimpico di Segrate
Giorgia la Monaca Voto 10
Come a Sirmione le soddisfazioni arrivano dalle donne, Giorgia in quel di Segrate chiude sesta assoluta e PRIMA di categoria, abbiamo finito gli aggettivi per descriverla, di certo abbiamo imparato a conoscerla dopo questo inizio di stagione in cui ha stupito tutti facendo benissimo in tutte le gare dove si è schierata, siamo super felici del nuovo acquisto e speriamo di averla con noi alla gara sociale per dare spettacolo tra grandi atlete.
Certezza
La redazione
da Ermes Meloni | Giu 15, 2015 | DT del Lunedì
DT del Lunedì 15/06/2015
IRONMAN 70.3 Italy Pescara
Il titolo dice già tutto, un medio, una distanza importante che miete vittime in condizioni ideali, aggiungici una caldissima giornata di sole (33 gradi) con tanta umidità molto vento in bici ed ottieni una strage.
Oggi la cronaca riporta di 3 infarti e 150 persone soccorse, tanti i ritirati e purtroppo tanti anche tra i nostri.
Al via in sei eroi DT89, più o meno esperti della distanza e più o meno preparati.
Nella preferibile categoria di esperti-preparati al via l’ex-viver Lorenz e Jap, mentre si schieravano nella pur sempre buona categoria di neofiti-preparati un’altra coppia agguerrita Gianluca e Alice.
Infine l’inseparabile duo fatto dal Presidente e Max arrischiavano la partenza nella peggiore delle situazioni: esperti-allosbaraglio.
Finisce in un ecatombe, su 6 in 3 non vedranno il traguardo.
Il giorno prima Daniele su FB come un iettatore esperto manda un augurio ai sei partenti: “in bocca al lupo e godetevela! La crisi arriverà e poi se ne andrà, don’t give up”.
La crisi come pronosticata arriva, salta quasi subito Max, sin dalle prime bracciate in acqua marca un tempo che farà subito capire che proprio non era giornata, mentre il quotato Jap e il pazzo presidente (spalla lussata solo un mese fa) si trascinano sino alla terza frazione, ad essere onesti arrivano alla grande alla terza frazione, veramente notevole il tempo in acqua di Jap (31:27) ma incredibile anche quello del Pres se di considera la mancanza di nuoto, in bici i due non hanno bisogno di presentazioni e macinano una grande frazione, 33esimo tempo di categoria per Jap e 22esimo sempre di categoria per Andrea.
Jap dopo 5:16 minuti passati in T2, non si sa bene a fare cosa dopo che ne aveva spesi 7:11 in T1, vorremmo ricordarti che la “zona cambio” non è “zona franca” l’orologio scorre anche se stai li dentro a chattare su facebook, esce e si mette a correre, l'”augurio” di Daniele lo raggiunge subito, 2,5km in 17 minuti, crampo al polpaccio, ritiro, la squadra perde un pezzo grosso.
Stessa identica sorte per Andrea, il “simpatico” anatema di Daniele lo bracca nei primi 2,5km che correrà in 14 minuti, per azzannarlo definitivamente nei successivi 2,5km corsi in 17:26, morale dopo solo 5km la gara si trasforma in un calvario e il Pres allo sbaraglio decide, saggiamente, per il ritiro.
A questo punto le speranze si riversano sull’altro pezzo grosso della categoria esperti-preparati, Lorenz, che conduce la gara come ci ha abituati, ovvero alla grande, ottimo in acqua (32:39) all’uscita della T1 umilia Jap rifilandogli almeno 3 minuti in zona cambio, poi cala una frazione bike eccezionale con 41,66 km/h di media nei 34km finali.
Uscito dalla T2 velocemente (2:30) senza perdersi in quello che Jap crede sia un labirinto, inizia la mezza maratona pensando: “Daniele il tuo augurio non mi avrà”.
Sbagliato, la crisi arriva, in forma di cagotto, all’arrivo dichiara: “mezza in 2h 40 presa con calma, mandavo Marina a prendere le birre xke i rifornimenti erano troppo caldi e mi accentuavano il problema”. Morale la crisi non passa ma almeno segue l’ultima parte della sentenza: “don’t give up”.
Non molla Lorez, chiude disidratato e ubriaco in 5:57:23, un tempo che non rende giustizia all’atleta ma che esalta l’uomo Alpha che è e che non molla davanti a nulla.
Così arriva la sorpresa che non ti aspetti, il novellino Gianluca, alla suo primo medio, alla sua seconda gara ufficiale, è il miglior maschio DT, chiude la gara 5:42:50, una gara accorta e ben preparata, gestisce bene con fare esperto sia il nuoto, fatto senza forzare, così la bici, dove distribuisce le energie, alla sfida della mezza forse azzarda un pò troppo attaccandola a 4:43min/km di media, poi la benedizione di Daniele raggiunge inesorabile anche lui, verso il 16km trotterella un pò di km a 6:40 min/km, tiene duro, un pò la crisi passa, e lui non molla per un traguardo che siamo sicuri è pieno di sofferenza ma di altrettanta gioia, grandissima impresa Gianluca, la grandezza sta nei nomi che sono caduti o finiti alle spalle.
Ed in fine lei, l’altra novellina della distanza, schierata al via con il solito fare gentile e schivo, dentro era certamente la più cattiva, si perchè Alice Pescara l’ha preparata con anima e corpo, sudando e faticando mesi per questo giorno, la ricordiamo tutti a inizi Marzo stravolta all’arrivo alla mezza maratona di Brescia fare il suo personale con 80km di bicicletta nelle gambe dal giorno prima, un esempio di dedizione.
Lei è tosta, ed una gara così dura non può che premiarla, il triathlon soprattutto su distanze lunghe è democratico, tanto ci hai messo dentro tanto ci tiri fuori, e Ali ci tira fuori un capolavoro, ventesima assoluta in una gara internazionale, quinta di categoria, fa segnare il terzo tempo di categoria a nuoto, il quinto in bicicletta e il quinto a piedi, vola anche in transizione, sfatando il mito che le donne ci mettono una vita a cambiarsi, Jap dovrebbe osservarla per bene.
Insomma alla sua prima sfida sulla distanza serve un capolavoro, quasi conquista lo slot per il mondiale, è il miglior DT con il tempo di 5:26:50, ma lei al traguardo dichiara:
“E pensare che non sono soddisfattissima, ho sofferto tanto e in bici potevo fare meglio, ma non tutte le giornate sono perfette”.
E ancora:
“È stata durissssssimaaaaa ho pensato: mai più, ma ho già cambiato idea”.
E fortuna hai cambiato idea Ali.
Campionato Italiano triathlon olimpico cross country Revine
E come per Alice la fortuna della DT89 sta nelle nostre donne, al via nel duro olimpico Xterra Paola.
La nostra campionessa, e badate bene, termine oggi non può essere più che appropriato, fa valere tutte le sue qualità, dalla grande prestazione atletica all’abilità di guida della mountain bike, sino ad arrivare PRIMA di categoria M2 e laurearsi Campionessa Italiana.
Grandissima Paola, oggi niente pagelle ma per te voto 10 e LODE!!!
Triathlon Mondello Cup su distanza Sprint.
Infine, esordio stagionale per il nostro capitano del 154° gruppo stormo Ghedi, che torna zitto zitto nella sua Palermo per schierarsi al via in un triathlon.
Purtroppo per lui, a differenza del tempone fatto segnare un mese fa in maratona, ieri doveva anche nuotare, sappiamo quanto questo risulti indigesto al nostro eroe, soprattutto dopo aver passato mesi nel deserto dove le uniche prove di scivolamento era quando verificava la tenuta delle infradito nelle docce.
Dopo 15 minuti in mare è partita la rimonta, praticamente solo in bici (al via in 160) piazza 36km/h di media per 22km e bava alla bocca arrivai in T2 per la sua specialità.
Correrà il terzo tempo assoluto per rimontare sino alla 33esima posizione e fare quinto di categoria S4.
All’arrivo dichiara: “Era l’esordio tanto per capire quanto piano andavo a nuoto e trovare un pò di ritmo gara”, poi la stoccata: “Almeno non ho preso la medaglia di legno”.
Ok Daniele, bravo, ma dalla regia mi dicono: “quarto è sempre meglio che quinto!”.
La redazione
da Ermes Meloni | Giu 8, 2015 | DT del Lunedì
Ad eccezione del solito va in scena una lunga settimana di gare per la squadra, oltre al weekend con il triathlon olimpico di Nibbiano, DT89 parte numerosa per una campagna alla conquista dell’Elba, Irontour, cinque sprint in cinque giorni.
Martedì 02
La compagine si ritrova all’Elba, il morale è alto, qualche d’uno inizia a mangiare la foglia e a preoccuparsi di questi “semplicissimi” sprint, Leo Ipse dixit: “sbaglio o non c’è un metro di pianura?”.
Se ne accorgono tutti quando vanno a ritirare i pacchi gara, consegna a 5km dall’hotel, tutti in bici allegri, dopo pochi secondi tutti in silenzio sbuffanti con il rapportino su pendenze oltre il 15%, negli occhi di Marco si legge già il terrore. La giornata passa tutto sommato spensierata, più o meno tutti si buttano in acqua per tastare la temperatura e valutare l’uso o meno della muta nel giorno seguente.
Mercoledì 03 Lacona
La tappa è disegnata con T1 e T2 separate, si nuota nel golfo di Lacona, dalla T1 fuori dall’acqua è previsto un percorso a bastone di 5km, il classico mangia e bevi, da percorrere 3 volte, alla fine del terzo tratto una ascesa impegnativa di 3 rampe da 600/800 metri veramente dure, successivamente una discesa pericolosa per la pendenza e la ristrettezza delle strada, manto stradale reso infimo anche dalla presenza di tanta sabbia, sino a giungere alla T2 posizionata a Naregno presso l’hotel Acacie dove alloggia la squadra.
Al via 3 geni del male (Valientina, Marco e Ermes) scelgono di gareggiare senza muta, tutti gli altri saggiamente la indossano.
La scelta è sbagliata, non per la temperatura dell’acqua ma per il cronometro, succede che Cristian esce dall’acqua prima del più quotato compagno di squadra Marco, oppure che Ermes si ritrovi disperso nel mare tanto che quando riemerge praticamente tutti gli sono davanti e lo sbeffeggiano.
Durante la frazione di bici si segnala il canto del cigno di Luca, i compagni lo vedono bava alla bocca aggredire le salite a tutta come se non ci fosse un domani, o addirittura come se non ci fosse un giro di boa, al primo incrocio gli viene gridato/ricordato che ci sono cinque giorni di gare, ma Luca è un generoso e se ne frega, spinge e spinge perchè vuole lo scalpo di Andrea.
Al secondo incrocio raggiunge l’obbiettivo, recupera la Swarza, al terzo si stacca, le energie sono finite, una voce si alza in cielo: “Luca il tuo IronTour finisce qui” e siamo a metà della seconda frazione della prima tappa.
La frazione di corsa è un autentico massacro, 5km durissimi, dislivello pauroso, tanto sterrato, i nostri eroi cadono, in molti camminano, nonostante Luca (Voto 8 al coraggio) sia più morto che vivo si trascina al traguardo senza farsi prendere da Ago che chiude come peggiore di giornata (voto 4), ma che saggiamente ha pensato bene di gestire le forze in ottica settimana.
All’arrivo abbiamo anche Ermes da 4, perde il podio M1 per 26secondi prendendo minuti a nuoto da chi chiuderà terzo mutizzato, veramente furbo spendere un mese su internet per decidere la muta nuova e poi lasciarla in zona cambio.
Diverse sorprese in positivo, Cristian (voto 8) ricama una grandissima gara, leader di squadra praticamente sino in T2, e corre anche forte.
Voto 8 anche per Leo, che riesce ad arrivare all’arrivo con il Got, dato in formissima, per quello che sarà l’arrivo amarcord mano nella mano a braccia alzate sotto il traguardo.
Got (voto 10) domina la sua categoria, rifila minuti al secondo sventurato, Christian Zag e Andrea meritano 7 pieno con una gara accorta.
Voto 6 a Marco, sbaglia la scelta muta, si pianta in bici, dopo l’exploit di Asola dove aveva messo in riga tutti, fa intravedere che la mancanza di allenamento sulle due ruote in tracciati con così tanta salita non può essere camuffata dalla scia, ad ogni modo chiude a metà e si salva.
La nostra unica donna al via, Valentina, prende un 7 risicato, ok ha fatto podio, ma la scelta di non mettere la muta è grave, e dopo la prima pessima frazione fa seguire due discrete prestazioni ma nulla di veramente grande al livello che gli compete.
All’Elba ci sono anche Lara e Matteo, siete triathleti non vacanzieri, voto 3 i lavativi non gareggiano.
Giovedì 04 Rio Marciana
Rio Marciana Alta, l’aneddoto di giornata è questo: sulla cartina l’altimetria dice che la T2 è in cima ad un bel cucuzzolo, quindi conviene mettersi in strada di buon mattino, apre la carovana Davide e la strada sale, curve e controcurve elbane, e si sale, ad un certo punto Davide accosta, perplesso non si fida più del suo navigatore, questo indica di proseguire per la strada di montagna, siamo in mezzo al nulla e molto in alto. Prende l’onere di apri strada Leo che prosegue verso l’alto per un pò di km sino a raggiungere un paesino, a quel punto accosta e si ferma perplesso anche lui e fa passare chi c’è dietro, tocca al furgone proseguire in montagna, dopo altri km di salita si giunge a destinazione, Rio Marciana Alta potevano semplicemente chiamarla “Alta”.
Morale: la tappa prevede 20km di salita dalla T1 al livello del mare alla T2 li spersa tra i monti.
Questa volta al via tutti con la muta, Marco (voto 8) si riscatta alla grande, tiene a freno la forza bruta di Cristian e riesce ad uscire prima di tutti dall’acqua, ci si aspettava una sbandata dopo la prestazione del giorno prima in bici con tutta la salita prevista, invece non va alla deriva, gestisce bene la gara e ripristina le gerarchie, non riesce a tenersi dietro però uno scatenato Cristian (voto 9) dopo il giorno precedente un’altra ottima gara tutta sostanza.
Got (voto 10) prosegue a dominare la sua categoria, mette in fila Cristian e Leo ma soprattutto gestisce le forze da gran volpone limitandosi a marcare il più pericoloso dei suoi avversari in bici per poi fulminarlo a piedi.
Zag (voto 9) dopo essersi fermato a prestare assistenza meccanica ad un avversario che aveva bucato, vola in un strepitoso recupero.
Voto 7 per Ago che si riprende dopo la debacle da peggiore del giorno prima e lotta sulle salite.
Voto 7,5 per Andrea che si arriva dietro Ago ma sarà l’unico di giornata a chiudere in una posizione migliore rispetto al pettorale di partenza.
Luca (senza voto) già estromesso dalla lotta a metà gara, si ma quella del giorno precedente, praticamente riesce a sopravvivere a quella che si rivelerà la tappa più dura.
Vale (voto 7) sporca un ottima frazione in bici con una prestazione bruttina a piedi, dopo aver nuotato meglio del giorno prima.
Ermes (voto 6) ricama una strepitosa frazione ciclistica dove non solo raggiunge il terzo M1 del giorno precedente per poi sverniciarlo a piedi, ma prende e porta con se in T2 anche chi era arrivato secondo, in pratica colma un gap di oltre 1min, peccato che davanti ci sia un nuovo arrivato che si prende il primo gradino del podio e fa scalare tutti di una posizione, se questo non bastasse quello alla sua ruota lo svernicia in volata e finisce medaglia di legno nuovamente con 15 secondi di gap.
Venerdì 05 Marina di Campo
Al terzo giorno arriva una tappa umana, i primi due giorni di gara hanno già piegato qualche atleta, Luca infatti si ritira, il menù prevede solo una assolata salita di 4 km, mentre la corsa è disegnata su un bastone piatto da percorrere 4 volte, saranno gli unici metri di pianura di tutta la settimana.
Ermes (voto 4) la giornata precedente non gli ha insegnato nulla, invece di andare a tutta si gestisce sulla salita, ne combina di tutti i colori in T2, marca quelli che crede i suoi avversarsi e si fa così battere da una new entry di 14 secondi, resta quarto M1, i dubbi che non abbia le qualità per quel podio iniziano a sorgere un po’ a tutti.
Cristian (voto 8) prosegue imperterrito a macinare gare di sostanza come se la fatica non gli appartenesse, tra i primi a nuoto, vola a 36 km/h di media in bici e corre a i 4min/km, cosa chiedergli di più?
Leo (voto 8), prima di partire, Ipse dixit: “Got è di un’altra categoria me la giocherò con Christian”.
Il sospetto che stesse puntando la piangina cup era venuto che le due buone prestazioni iniziali, ma a Rio Marina piazza un vero garone, con una frazione di corsa monster dove si scrolla Got nel 1000 finale, e sappiamo tutti quanti cosa vuol dire avere Got in versione avvoltoio nell’ultimo km, praticamente una sentenza di essere sverniciati negli ultimi 200mt.
Got (voto 10), domina a mani basse la sua categoria, corre sotto i 3:50 al terzo giorno di gara, ormai è battaglia per la piangina cup tra lui e Leo, la sera tra le 8/9 portate che si mangia con regolarità snocciola frasi tipo: “domani non so se ce la faccio”, “domenica mi ritiro”, oltre ad avventarsi sul buffet sempre con la classica mossa del finto zoppo.
Voto 7 a Christian, gara solida, Zag che corre alla grande e Ago che evita l’ultima posizione sverniciando Andrea in netta difficoltà rispetto ai giorni precedenti.
Voto 4 a Marco, dopo la ripresa del secondo giorno buca pochi metri fuori la T2, il voto non è per la mancanza di attrezzi in bici con se, ma per il ghigno felice che sfodera quando capisce che non dovrà soffrire, c’è chi maligna che si sia nascosto nei cespugli ogni qualvolta che un compagno di squadra passava per non correre il rischio di essere soccorso.
Vale (voto 8) finalmente una bella gara della nostra donna, consistente in tutte e 3 le frazioni.
Sabato 06 Rio Marina Cavo
Il quarto giorno torna ad essere duro, il percorso prevede un bastone andata e ritorno tutto sali e scendi in bici, e una frazione di corsa con parecchio dislivello dentro una mulattiera senza praticamente appoggi stabili per le povere caviglie.
Leo (voto 9) infatti vola, letteralmente candendo in discesa a piedi, ma anche in senso figurato andando fortissimo a piedi e in generale in tutta la gara, talmente forte da arrivare a un minuto di Cristian (voto 8), che per la cronaca non molla di un centimetro e continua a firmare prestazioni notevoli giorno dopo giorno, la riprova è che in classifica generale e di categoria veleggia sempre nelle medesime posizioni.
Got (voto 10) non fa più notizia anche quando non si impegna e se ne frega dei nuovi M3 al via vince lasciandoli pure scappare in bicicletta.
Zag (voto 9) firma quella che probabilmente è la sua migliore gara.
Marco dopo il giorno salvato dalla foratura torna a soffrire in bici e chiude decisamente sotto le sue potenzialità.
Andrea (voto 8) stacca Ago peggiore di giornata nella loro personale battaglia ma i dubbi che sia aiutato da Crhistian (voto 39) non proprio sportivissimo permangono.
Ma è la nostra donna a regalare soddisfazioni, Vale (voto 10) fa quarta in generale riducendo notevolmente il gap dalle prime 3.
Ermes (voto 8) butta il cuore oltre l’ostacolo, dopo le mazzate decide di andare alla morte, prima della gara dichiara: “o terzo o salto”, riesce a fare entrambe le cose, finalmente coglie il podio di categoria e salta, gli va di culo che collassa a 50mt dal traguardo e mani ai fianchi ciondolante lo taglia stremato.
Domenica 07 Portoferraio
Ultimo giorno, lo chiameremo l’inferno, il traguardo è vicino, prima una tappa che prevede un doppio giro a nuoto che garantisce parecchi botte a tutti, una frazione di bici piena di salite e discese tecniche, per chiudere con un dislivello notevole a piedi per lo più fatto di gradoni a spasso per il castello che domina il porto.
Le energie dei nostri eroi al lumicino, lo si vede dalla partenza, praticamente sono talmente lenti a prepararsi che sistemano la bici in T2 a 3 minuti dalla chiusura.
Tutti replicano la prestazione tutta cuore del giorno prima, Ermes da tutto e si ritrova nuovamente a podio nonostante ormai offuscato durante la frazione di corsa si perde un indicazione e finisce in una zona remota del castello facendogli perdere un sacco di tempo, Leo vola, Cristian anche, Marco resuscita, Got domina, e via a seguire sino a Zag che decide di chiudere il gruppo con il compagno Ago.
Alle premiazioni vince la categoria la Vale e Got, terzo Ermes, e ci portiamo a casa anche il premio alla squadra più numerosa.
Voto 10 finale alla campagna DT89 all’Elba.
Va in scena sabato anche il duro olimpico di Nibbiano (Diga del Molato) Over Olimpico (1500-52-10).
Del DT presenti il Falasca e Giorgia La Monaca.
Inviata sul campo Claire Beaux ce la racconta:
La gara si prefiggeva dura: percorso difficile e temperatura atroce.
Giorgia si è ritirata durante la corsa o forse l’ha conclusa camminando (da verificare guardando classifica).
Il Falasca temeva la frazione a nuoto, mentre era sicuro sulla bici e la corsa.
Partenza sotto un sole cocente alle 12 in fila indiana lungo le boe, che andavano da una sponda all’altra del lago. Io ero all’arrivo e scorgevo solo teste bianche. Speravo che non fosse proprio tra gli ultimi e così in effetti non è stato: più o meno a metà del grupppone che usciva eccola lì, la Scorza che esce e corre verso la zona cambio. Sarà il tratto di corsa più veloce che farà (cit. Falasca). Io mi sdraio all’ombra, ombra si fa per dire…..e attendo, attendo, attendo. Dopo 2h riappare, di corsetta giù per il pendio bici alla mano verso zona cambio. E via di nuovo sotto il sole per la corsa. Lo attendo al primo giro di boa: oh mamma mi si ferma il ragazzo? No, per fortuna non fortuna non si ferma e dopo essersi lamentato (“E’ dura, oh quanto è dura!!!”) riparte. Attendo il secondo giro quando sento “Taglia il traguardo il 171!”. Ecco, me lo sono perso. Di corsa anche io…..lo raggiungo e mi felicito.
Percorso veramente duro: nuoto ben segnalato, Falasca molto soddisfatto della sua prestazione (26′), bici un po’ meno salita sotto il sole, un rifornimento in meno del previsto, corsa difficile con due salite di circa 1,5 km ciascuna e complicata la segnalazione del percorso stesso. Positive le doccette frequenti.
Voto 10 a Falasca per il suo primo Olimpico!
La redazione
da Ermes Meloni | Mag 25, 2015 | DT del Lunedì
DT del Lunedì 25/05/2015
Andiamo in ordine cronologico a raccontare le prestazioni della nostra amata squadra in questo weekend (umido) di triathlon.
A Verona, sabato 23 maggio va in scena:
2° TRIATHLON PROMOZIONALE VERONA – Supersprint e Kids
Presso la “Piscina Belvedere” si scatenano i più amati triathleti della nostra squadra, i ragazzi di Valentina.
Dal nostro inviato sul campo di gara Matteo Falasca alias Scorza 169 l’onore del racconto di ciò che è accaduto:
Gara d’esordio per i giovanissimi del DT.
Hanno partecipato: Gabriele Franzoni (supersprint cat. giovani), Gabriele Falasconi, Alessandro Callerio, Riccardo Benedetti e Matteo Bianchetti (cat. kids I ragazzi hanno gareggiato con un meteo decisamente avverso, fino alle 15 ha piovuto, asfalto bagnato e scivoloso.
Fortunatamente il tempo è stato clemente almeno durante la gara, non pioveva.
Gabriele (Franzoni) ha avuto qualche difficoltà in bici.
Ha gareggiato in MTB mentre gli avversari erano tutti in bici da strada.
La prossima gara si porta la bici da corsa e non ce ne sarà per nessuno!
I DT-Kids hanno fatto praticamente un “trenino”, sono arrivati al traguardo uno dietro l’altro … sembrava fatto apposta.
Alessandro è stato il primo ad uscire dalla vasca, bene anche Riki, poi Gabriele e dietro Matteo.
Falasca Junior ha risucchiato i primi due nella frazione in bici, ed è finito primo dei DT-Kids, poi Ale, Riki e Matteo a poca distanza l’uno dall’altro.
Complimenti ai ragazzi a cui va tutto il nostro incoraggiamento per le prossime gare.
Un super grazie a Valentina Brighenti che ha curato la preparazione dei nostri giovani atleti e li ha seguiti durante tutta la gara.
Archiviato il sabato di grandi emozioni per l’esordio della squadra giovanile, un progetto in cui il consiglio direttivo crede e sta ponendo ottime basi per il futuro, si è arrivati a Domenica con la campagna in Emilia per:
16° Triathlon Città di Piacenza
Qui i nostri eroi a differenza di tutti gli altri godono di una bellissima giornata di sole in uno dei classici appuntamenti di inizio stagione su distanza Sprint.
Giorgia La Monaca
Abbiamo imparato a conoscerla a Caldaro, a Piacenza conferma in meglio che la ragazza “viaggia”, nuota forte e stacca Valentina, si fa risucchiare in bici dalla stessa e gli si mette a ruota per poi sfoderare un ottima prestazione a piedi che gli vale la 9na posizione assoluta e la SECONDA di categoria S4.
Voto: 10 Grande acquisto
Valentina Brighenti
La nostra eroina sabato si congela incurante sotto l’acqua per seguire i suoi ragazzi all’esordio in quel di Verona, ma il giorno dopo con il mal di gola si schiera al via a Piacenza, è motivata, ha un conto da regolare con l’acqua dopo il ritiro di domenica scorsa a Manerba.
Nonostante l’acqua della piscina sia anche più fredda di Manerba e non stia benissimo getta il cuore oltre l’ostacolo, gestisce il nuoto come era giusto fare dopo la delusione, recupera in bici e da tutto quello che la giornata gli permette a piedi dove perde la compagna di squadra.
Ma contro tutto, testa e febbre, chiude 12esima assoluta e PRIMA di categoria S2. Grandissima Vale, i tuoi ragazzi devono prenderti ad esempio.
Voto: 10 Non si molla niente. Malata
Giuseppe Finazzi
Prendi uno squalo, mettilo in piscina con altri squali, prendi un bel tracciato piatto che lui gradisce tanto, ma soprattutto togli quel rompipalle di Fabio alias Viking che l’anno scorso lo pescò negli ultimi metri della corsa proprio qui a Piacenza, o di Giulio alias Podioman che ad inizio mese in quel di Asola lo sorprese sul rettilineo dell’arrivo, con tutti questi elementi lo squalo rende al meglio.
Senza pressioni consapevole di essere il numero uno sfoggia una gara da numero uno, lo squalo ha imparato la lezione, dopo aver annichilito pesce rosso Ermes in acqua lo controlla a dovere in bici e a piedi, basta farsi fregare sul rettilineo di arrivo perchè non si guarda alle spalle.
Ad Asola corre 18:42 rimontato sul traguardo da Giulio, l’anno scorso qui a Piacenza 18:48 (con tracciato più corto di quest’anno) quando beffato dal Viking, oggi non molla niente, spinge ogni passo per un grande 17:53 (quasi 1 minuto a piedi in meno su percorso più lungo), non lascia neanche le briciole al tentativo vano del pesce rosso di rientrare.
Voto: 9 Allo squalo son spuntati gli occhi sulla schiena.
Ermes Meloni
Il pesce rosso capisce subito che sarà pastura per gli squali, nel consueto accordo pre partenza sull’ordine del trenino da tenere in acqua i 7 atleti con cui condivide la corsia snocciolano le medie sui 100mt, tempi che vanno dal 1:15 a 1:25, quando è il suo turno riferire il tempo si limita ad un laconico “parto ultimo”.
Dopo essere stato doppiato “solo” da 2, il suo lo fa e va sotto i 12 in acqua che valgono un 13′ fuori dalla T1.
Rosicchia qualche decina di secondi allo squalo Beppe in bici, corre in 17:59 nel tentativo di rientrare e chiude in 1:00:16 a 22 secondi dal podio ed oltre 2′ meno del suo tempo dell’anno precedente (1:02:39) su percorso più corto.
Voto: 6,5 I secondi dal podio di categoria diminuiscono, della serie: Ci crede solo lui. Illuso
Stefano Gottardi
Pre gara piangina ha tutto sotto controllo, sa quanti M3 lo precedono a pettorale (4), ed ovviamente piange su quanto vanno forte, ma come al solito è pretattica, lui è in grande forma è motivato e ci crede.
Si presenta a bordo vasca con due mute, prova la nuova tirando un 200mt (in 3′) non contento la sfila e ritorna alla vecchia per altri 200mt, poi torna in zona cambio sgridato dal giudice per prendere una seconda cuffia, è agitato vuole il risultato e non lascia nulla al caso.
All’arrivo chi era li con lui all’esposizione dei risultati può chiaramente vedere la delusione sul suo volto, medaglia di legno, quarto di categoria a 45″ dal podio.
La verità è che stampa una grande gara, chiude 54esimo migliora di 10 posizioni il pettorale, vola in bici e corre fortissimo tanto da recuperare 1:15 su chi poi chiuderà terzo di categoria, questo però gli aveva rifilato 2′ in acqua, dove per dovere di cronaca poteva fare meglio.
Got non c’è nulla di cui essere delusi oggi il livello in piscina era altissimo, scorrendo sul foglio dei risultati a ritroso dalla sua 54esima posizione alla prima solo un pesce rosso nuota con tempi simili al suo, tutti gli altri sotto.
Voto: 8 Così si va lontano. Combattivo
Massimiliano Rovatti
Esordio per Max quest’anno, ha lavorato duro tutto l’inverno, soprattutto in bici, basta crisi respiratorie nella frazione sulle due ruote.
Motivato decide di scaldarsi proprio in bicicletta, pre partenza sfreccia su e giù per un paio di viali di Piacenza riuscendo a far cadere la catena.
Ovviamente riuscirà a replicare l’accaduto anche in gara, disastro, peccato perchè sfodera una buona gara che viene rovinata dal inconveniente meccanico.
Ma va bene così, era la prima, doveva ricalarsi nella parte del triathleta, parte che ha completamente scordato, infatti a fine gara arriva a gettare il pettorale nel cassonetto dimenticandosi che serve per ritirare la bici, l’avesse fatto un podopirla qualsiasi potevamo capirlo, ma uno dei migliori organizzatori di gare di triathlon del circuito no, voto: 4 per l’accaduto.
Voto: 5,5 Media tra il 4 di cui sopra e il 7 alla prestazione. Sbadato
Davide Zaglio
E’ la prima anche per Zag, e il ragazzo si fa trovare pronto, in acqua limita i danni talmente bene da riuscire ad uscire dalla T1 assieme al più quotato compagno di corsia nell’allenamento di gruppo del giovedì sera (Ago).
Nella frazione di bici il gruppetto non si risparmia, Zag stringe i denti e tiene la ruota alla morte con l’unico pensiero di scendere in T2 e correre, che per il mister del mercoledì sera vuol dire: correre forte.
Correrebbe anche forte se non fosse che decide di litigare con una transenna, non si capisce bene il motivo del diverbio, ma la transenna ha la meglio e lo getta a terra senza tanti complimenti, sanguinante arriva soddisfatto al traguardo, sostiene che anche lei, la transenna, si è fatta male, a noi esterrefatti non sembra.
Ad ogni modo la prova è buona, nonostante un mese di salute così così in cui non è riuscito ad allenarsi.
Voto: 7 Litigioso (con la transenna sbagliata)
Agostino Lanzani
C’è sempre un Andrea in tutti noi, una volta è Swarzo a Caldaro, un’altra Gas a Manerba, oggi il peggiore di giornata vuole esserlo Ago, litiga con la muta in T1 per togliersela azzerando il distacco inflitto in acqua a Zag, litiga con la sua Carrera al giro di boa e perde il gruppo e Zag, non contento litiga con i piedi nella frazione di corsa, pare che non ne volessero saperne di fare un passo dietro l’altro in modo rapido.
Oggi non è giornata ed infatti finisce che si ritrova la bici bucata da una delle varie “puntine da disegno” che qualche deficiente ha sparso sul percorso.
Voto: 5 Sarà meglio che il mercoledì vieni ad allenarti in pista.
Infine grandi atleti, veri IronMan sono al via a Rimini al:
Rimini ETU Challenge Middle Distance Triathlon European Championships
A differenza di Piacenza a Rimini condizioni difficili, dove il mare mosso, pioggia e vento la fanno da padroni.
Cinque eroi incuranti di tutto partono per il 70.3, qua non si scherza, e di sicuro non lo fà Enrico, lui è un treno e lo sappiamo tutti, e nonostante non riesca a nuotare dritto per la forte corrente ha un obbiettivo, andare sotto le 5 ore.
Purtroppo lo manca per 48 maledettissimi secondi, ci fosse stato il sole l’avrebbe disintegrato.
Dal campo di gara ci fa sapere:
“Per quanto mi riguarda sono abbastanza soddisfatto ma ho mancato l’obbiettivo di scendere sotto le 5 ore. disperso nel mare per 30 minuti, spremuto a dovere nei 93 di bici (percorso veramente tosto) e in corsa, beh c’é da lavorare! Se dovessi darmi un voto direi 7 (sono molto esigente)”.
Enrico tu sei esigente ma i voti li diamo noi e per noi sei stato da 9. Spettacolare
Sempre dal campo di gara ci giungono notizie da parte del neo papà Lorenz alias ex-viver:
“Primo approccio con acqua negativo, non riuscivo a nuotare, mi sono fermato calmato e poi sono ripartito e ho fatto bene, salto in bici Garmin scarico, dopo qualche km mi accorto che la ruota dietro è sgonfia, bucato! Nel mentre che guardo la ruota prendo una buca mi si stacca la borraccia che ho sulle protesi e perdo un cuscinetto di gel dove ti appoggi con i gomiti, arrivo in T2 e mi accorgo di avere perso il chip”…
Insomma è il racconto di una battaglia se non chiudesse con un grande sorriso e un:
“comunque sempre bello, e poi Mezza in 1,45 personal best”
Anche se ex viver il neo papà resta una garanzia, ha chiuso poco sopra le 5 ore, bersagliato dalla sfiga, ma con la sua vittoria più bella (Matilda) al traguardo.
Voto: 9 Certezza.
Sfigato na con ottimo tempo al traguardo anche per Paul, uno degli ultimi viver in circolazione, rompe il cambio della bici e marca un tempo non degno delle sue gambe, peccato perchè in acqua era andato benone, all’arrivo dichiara:
“partiti con mare mosso, nuotato tranquillo non ho strafatto, bici andavo abbastanza forte, cmq percorso durello preso acqua e freddo, poi a meta gara in bike ho rotto il cambio al 45esimo km, cosi ho pedalato solo con la corona piccola davanti. La corsa un pacco mortale correre sul lungo mare, però gestita e portata a casa, va bene cosi…”
Voto: 9
Voto 9 senza se e senza ma anche agli ultimi due eroi di giornata Lorenzo e Massimo che si laureano finisher in una gara così dura, purtroppo non abbiamo i commenti dal campo di gara ma siamo certi che sono più che soddisfatti dell’impresa.
La redazione
da Ermes Meloni | Mag 18, 2015 | DT del Lunedì
DT del Lunedì 18/05/2015
Sul nostro lago domenica si è gareggiato allo Sprint di Manerba.
Tra le donne al via Paola e Vale, pronte a replicare la grande prestazione e la battaglia serrata messa in scena un mese fa nel duathlon di Manerba con il medesimo percorso ciclistico.
Questa volta però si nuota anche, e Paola ha da riprendersi la rivincita nel sorpasso subito dalla giovane compagna nella precedente prova.
Paola Goldoni:
Passano gli anni ma Paola è sempre li a primeggiare, solo la sua usurata borsa del Desenzano Triathlon vecchia grafica ricorda che è in pista da parecchio, perchè in gara vola, 13esima assoluta, PRIMA di categoria M2, 12esima prestazione in bici e 9na a piedi, cosa vogliamo di più? Forse solo la borsa nuova, il resto splende.
Voto: 9 Inossidabile.
Valentina Brighenti:
La nostra coach dei ragazzi della scuola DT89 sin dal ritiro del pettorale è agitata, che ha l’argento vivo addosso lo sappiamo bene vedendola negli allenamenti, i progressi evidenti di questo inverno le hanno messo pressione addosso, le prestazioni di inizio anno nei duathlon battendo addirittura Paola l’hanno confermato.
Oggi si nuota, e lei ultimamente nelle calde acque della piscina di Desenzano ha mostrato di saperci fare, mette dietro tanti maschietti, tanto che in settimana stampa un crono sui 750 di tutto rispetto, ma non è soddisfatta, perchè lei vuole di più.
Insomma le premesse sono perfette per una grande gara, prima del via, vista troppo carica le viene suggerito di gestire il nuoto, di non farsi prendere dalla frenesia che gambe e braccia hanno la prestazione giusta da mettere in campo.
Lei prende troppo alla lettera il suggerimento, gestisce talmente tanto che si ritira, acqua fredda, agitazione, patatrac che non ti aspetti.
A fine gara ha il suo solito sorriso, ma basta guardarla bene per capire che le girano.
Voto: S.V. Pulcino bagnato (e infreddolito)
Sette i maschietti in gara, 3 debuttanti, di cui uno assoluto alla sua prima gara della vita.
Tra i sette Giulio lo stacanovista della compagnia, quarta gara dell’anno per lui, poi Andrea che sfrutta l’assenza del suo omonimo disperso a Caldaro e debutta con un ottimo pettorale di partenza che gli garantisce la prima batteria e la scia dei migliori.
Giulio Roman:
Quarta gara, quarto podio, parte con il 27, migliora sino ad arrivare 19vesimo assoluto, TERZO di categoria M1, prova solida in tutte e 3 le frazioni.
Giulio è padre da 15 mesi, e non è mai andato così forte, le scuse per avere una prole non reggono.
Voto: 9 Podioman
Ermes Meloni:
Cosa vogliamo scrivere di questo qui? Una foto di inizio gara lo ritrae a cambiarsi accanto al podio, sullo sfondo un cassonetto, la foto dice tutto, seconda gara stagionale, lui sogna il podio, ma è da cestinare per quel livello, gli manca sempre qualcosa, parte con il 36 e arriva 31esimo, almeno il pettorale lo migliora.
Voto: 6 Vorrei ma non posso
Guido Damiani:
Finalmente debutto anche per lui, parte nelle retrovie, il suo rank dell’anno precedente gli affibbia il pettorale 255, nonostante non possa avvantaggiarsi delle scie dei migliori, risale risale risale, sino a chiudere 117esimo, mostrando grandi miglioramenti in tutte le frazioni, eccetto la bici che già l’anno scorso andava fortissimo.
Voto: 7 Salmone di giornata
Gianluca Gabriele:
Parte accanto a Guido, pettorale 254, non è salmone puro ma sicuramente una bella trota salmonata, ed infatti risale sino alla 177esima posizione, conferma al suo primo anno di triathlon e alla sua terza gara assoluta grande determinazione, il ragazzo vola, ha un obbiettivo, Pescara, ed infatti il giorno prima si spara un centino di km in bici alla faccia dello scarico.
Esempio di dedizione negli allenamenti, “alcuni” compagni di squadra dovrebbero prendere esempio dall’ultimo arrivato.
Voto: 7 Lavoratore
Andrea Gasperini:
Esordio annuale del Gas, Gas di nome ma non di fatto, perchè il ragazzo il gas non lo apre mai, parte in prima batteria con i migliori, pettorale 136, chiude tristemente 247esimo.
Nei giorni prima mette le mani avanti:
-“Sono diventato padre”, lo rimandiamo al capitolo Roman.
-“Sono al mio esordio”, vedi Damiani.
Forse invece di allenarsi con il suo omonimo dovrebbe seguire l’esempio di Gianluca, che il giorno prima crepava alla ruota di treno Enrico in allenamento, ma lo svernicia senza pietà in gara.
Salva la faccia (ma neanche tanto) mettendosi dietro di un minutino Marco che era udite udite alla sua prima gara assoluta di triathlon.
Voto: Bisogna dare un voto a questa prestazione? In forma a gennaio fuori forma a maggio that’s all. Sfasato.
Marco Bertolaso:
Ecco il nostro nuovo compagno di squadra, da Ospitaletto, fresco iscritto e debuttante assoluto nella triplice, la prima gara non si scorda mai, e dalla faccia stravolta che aveva all’arrivo sono sicuro sarà così, ma dietro la stanchezza c’era un sorriso, inoltre quasi mette dietro uno che partiva in prima batteria.
Voto: 8 NewEntry
Renato Silvia:
Renaux oggi non c’è, anche lui stacanovista di inizio stagione, paga un pò di stanchezza, probabilmente Caldaro gli resta nelle gambe, e dopo le prime super prestazioni dove sfiora ripetutamente il podio, oggi arriva 9no di cat, oggettivamente una gara inferiore al suo potenziale.
Voto: 6 InAffanno
Lontano dai nostri lidi in Liguria va in scena uno dei più duri Olimpici della stagione, CITTA’ DI PIETRA LIGURE, al via due dei nostri.
Marco Vitali:
Che Marco va forte lo avevamo capito a Cannes, piazza una prestazione monstre, parte con il 330, probabilmente neppure in prima batteria, chiude 35esimo, si avete capito bene, con una prestazione in bici e a piedi spaventose, per farvi capire ci mette 1:23:45 in bici per macinare i 40km con quasi 1000mt di dislivello, 22esima prestazione assoluta, l’anno scorso il Viking chiuse con un crono superiore al 1:25, battete voi il Viking in bici, non contento dopo tanta salita spara un 10.000 sotto i 4 al km.
Voto: 8 Sontuoso
Ivan Olivieri:
Uno degli ultimi viver di razza della squadra, ha accompagnato il fidato amico nell’avventura, parte per sopravvivere, non siamo sicuri che ce l’abbia fatta nell’intento vedendo il tempo a piedi.
Non avendo notizie ne foto dal campo di gara, non siamo neppure sicuri che il crono sia influenzato dalla solita fermata al bar in paese per broccolare qualche fanciulla nel suo body attillato.
Voto: 6,5 Obbiettivo quasi raggiunto
In questa domenica ricca di triathlon però c’era anche la GranFondo Colnago, ma ragazzi, con una gara in casa cosa vi salta in testa di andare a pedalare, capaci tutti di fare una scampagnata con amici in gruppo, basta vedere la foto (mancava solo il pane e il salame):
Se proprio volevate pedalare potevate farlo sabato, ma domenica in acqua a Manerba, siamo o non siamo triathleti?
Ad ogni modo non possiamo esimerci dal segnalare la prestazione di un nuovo compagno di squadra, Alessandro Castrini, che sul percorso medio chiude 18esimo assoluto, SECONDO di categoria, a 1:11 dal vincitore di una gran fondo con 3000 partenti, Voto: 9 Super.
Dalla regia mi dicono che non nuota, tranquillo, secondo me basta che metti le mani avanti stile tavoletta e batti i piedi per 1500 metri con quelle gambette che ritrovi.
La redazione.
da Ermes Meloni | Mag 4, 2015 | DT del Lunedì
Ieri si è svolto in Piemonte il Triathlon Olimpico di Candia, alla partenza la nostra Alice.
Settima assoluta ed ennesimo podio di categoria, Alice abbiamo finito gli aggettivi, 3 gare, 3 prestazioni pesanti, Pescara incombe ma miglior avvicinamento non poteva essere fatto, siamo tutti con te.
In concomitanza si è svolto anche il tradizionale Triathlon Sprint di Asola, che vedeva al via ben 9 atleti DT89.
Esordio stagionale con il botto per Massi, che piazza veramente una prestazione monstre, solidissimo in tutte e 3 le discipline, una grande frazione natatoria a pochi secondi dallo squalo Beppe, strepitoso con il nono tempo assoluto in bici, chiude con la “solita” bellissima frazione di corsa che gli vale il 21esimo posto assoluto ma anche il terzo gradino del podio di categoria S3, come meglio si poteva iniziare?
Al via anche Giulio, lo stacanovista di questo inizio di stagione, con la terza gara dell’anno, che da vita ad una battaglia interna di squadra con un altro pezzo grosso ieri al suo esordio, Beppe squalo Finazzi, si piazzano trenta e trentunesimo finali a soli 4 secondi di distanza.
Beppe rifila un minutino in acqua a Giulio, macinano i 20km di bici praticamente nello stesso tempo a quasi 38km/h di media, all’uscita della T2 una 50ina di secondi li dividono.
Beppe corre un ottimo 18:42 a 3:44 min/km di media, ma Giulio piazza un capolavoro e chiude in 17:48 a 3:33 min/km di media, diciassettesima prestazione di corsa assoluta, prima tra i nostri, e con Massi in gara sappiamo tutti quanto questo abbia un valore.
Lo stacanovista alla sua terza gara finisce per la terza volta sul podio, terzo di categoria M1, si parla già di stagione sontuosa.
Lo squalo va a un pelo da emulare Giulio e Massi ed esordire con il podio, ma siamo sicuri avrà tempo e modo di farlo nelle prossime gare.
Alle spalle di queste 3 indemoniati si piazza la sorpresa di giornata, che sorpresa è solo se diamo retta alla sua modestia, Marco fa valere il suo passato di nuotatore, miglior tempo della combriccola in acqua per distacco, spettacolare frazione in bici a livello dei migliori, paga solo un filo nella corsa finale, ma con questi tempi, anche lui all’esordio, si toglierà grandi soddisfazioni.
Esordio anche per i miei due compagni di allenamento, Cristian e Got, che alla fine della giornata mi raccontano entrambi con un pò di amarezza la loro frazione ciclistica al disotto delle loro potenzialità.
Come sappiamo si vuole sempre andare più forte, ma hanno di che sorridere se valutano la prestazione nel complesso.
Cristian per la prima volta corre a 4 min/km in una gara di triathlon.
Got firma un capolavoro a piedi, peccato perchè fa quinto di categoria, il podio non è lontano.
Un altro esordiente che rischia il botto è Renato, va alla grande, ma timbra il quarto posto di categoria, medaglia di legno, vale quanto detto per gli altri, la stagione è lunga e siete li a un pelo, forza ragazzi.
Infine per l’ennesima volta mi tocca scrivere del ritiro di Massimino, gli infortuni purtroppo fanno parte del gioco, ma il suo si sta trascinando da molto, forza Massimo.
Last but not least, esordio anche Andrea S., senza lode ne infamia, sicuramente non ha dato il meglio di se mancano il suo avversario di riferimento, Andrea G., che invece di darsi al triathlon per un weekend ha pensato bene di diventare padre, i migliori auguri a Filippo futuro triathleta DT89.
La redazione